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Erdoğan ha ufficialmente dichiarato una guerra civile

 

 

19 dicembre 2016


Erdoğan prima ha detto “attaccate con lo spirto di mobilitazione.” Poi ha detto “dobbiamo essere spietati perché stiamo combattendo la seconda guerra di indipendenza.” Erdoğan prima ha detto “attaccate con lo spirito di mobilitazione.” Poi ha detto “dobbiamo essere spietati perché stiamo combattendo la seconda guerra di indipendenza.” E poi ha detto “Faccio appello a tutti perché partecipino al nostro spirito di mobilitazione e guerra di indipendenza. Coloro che non si uniscono saranno considerati come appartenenti a FETÖ e perseguiti nei nostri tribunali indipendenti.”

Negli ultimi due giorni, negozi di curdi vengono bruciati …

Organizzazioni non governative di curdi vengono incenerite …

Case, città villaggi e negozi di curdi vengono dati alle fiamme …

Politici, parlamentari e sindaci curdi vengono arrestati …

Donne curde vengono colpite da spari, uccise, arrestate e trascinate per terra senza i loro vestiti indosso …

Giovani curdi vengono massacrati …

Bambini curdi vengono lasciati senza genitori, una casa, cibo e acqua in un modo che distrugge il futuro di un popolo …

Montagne, pianure e foreste dei curdi vengono bombardate, bruciate e avvelenate con armi chimiche …

Mentre scrivo queste frasi, edifici dell’HDP vengono inceneriti e bombardati. Fumo sale dalla quasi totalità degli edifici dell’HDP in tutta la Turchia.

E tutti questi assassini, incendiari, razzisti e fascisti si mettono in posa davanti alle telecamere prima, durante e dopo aver dato alle fiamme edifici dell’HDP.

“Andiamo agli edifici dell’HDP, li bruceremo fino a raderli al suolo. Spareremo e uccideremo tutti quelli che troviamo sul nostro cammino. Metteremo in pratica l’ordine del nostro Stato, Ministro degli Interni e Presidente.” Alcuni di loro sorridono e altri scoppiano in risate mentre pronunciano queste parole. I loro occhi, le bocche e le loro anime trasudano odio. Molti di questi mostri che dicono “Ucciderò e distruggerò” dichiarano anche i loro nomi e cognomi, i loro indirizzi e le zone in cui vivono.

Sì, il genocidio curdo è ufficialmente iniziato dopo l’ordine di Erdoğan. Ma la guerra civile non è iniziata. Questo non dipende dal fatto che i seguaci di Erdoğan sono “bravi ragazzi,” ma dal fatto che i curdi non sono ancora ricorsi alla violenza. Nonostante abbiano il coltello alla gola, i curdi continuano a restare calmi. Ma per quanto tempo lo faranno? Erdoğan e lo Stato turco stanno giocando un gioco molto pericoloso. È pericoloso giocare con il fuoco ma Erdoğan sembra aver dimenticato questo modo di dire. Tuttavia davvero non si dovrebbe giocare con il fuoco. Le fiamme non riconosceranno chi le ha accese e bruceranno tutti e tutto.

Erdoğan lo sa questo? Non ne siamo sicuri, ma pensiamo che non lo sappia. Se fosse così, avrebbe portato il suo Paese sull’orlo di una guerra civile? Un altro passo oltre è una guerra civile, in cui nessuno vince. Sì, tutti perdono. Le guerre civili non sono campagne militari o battaglie in cui si scontrano due eserciti. È una guerra sporca di inimicizia in cui eserciti di popoli, donne, giovani prendono le armi e si uccidono l’un l’altro.

Alla fine perderete queste guerre, non importa quanto minacciate, vi arrabbiate o usate il vostro esercito e la vostra posizione dittatoriale. Questo perché non ci sono vincitori di genocidio e guerra civile, in cui le persone si strangolano a vicenda. Non vincerete guerre del genere se uccidete tutti gli ‘altri.’ Al contrario, perderete di più.

Erdoğan lo sa questo? Non ne siamo sicuri. Ma se non lo sa, dovrebbe raggiungere questa consapevolezza, e se lo sa, dovrebbe rinunciare a questa sporca guerra che porterà la fine di tutti. Non vincerà, perderà soltanto. Ogni persona ragionevole non prenderebbe in considerazione questo crimine e non parteciperebbe a una guerra nella quale c’è solo da perdere.

Se Erdoğan pensa di poter spezzare la volontà del popolo curdo, deve rinunciare a questo pensiero perché è semplicemente sbagliato. Dovrebbe smettere di pensare “Prenderò in ostaggio la volontà dei curdi al nord e distruggerò il PKK. Starò al fianco della tribù nel sud e con questo garantirò Shengal, Mosul e perfino Kirkuk. Con il sostegno di Barzani, conquisterò il Rojava.” Questo pensiero non è altro che un sogno, un’utopia nella quale credono solo funzionari razzisti dello Stato turco.

A questo punto, eliminare il PKK, spezzare la volontà del popolo curdo, conquistare il Rojava con il sostegno di Barzani, interferire a Mosul e Kirkuk attraverso l’alleanza con ISIS e inseguire il sogno di Raqqa non è possibile. Questo è quello che Erdoğan e lo Stato turco ignorano. Nessuno sosterrà la risurrezione dell’ottomanesimo nella regione.

Per questo Erdoğan dovrebbe pensare al destino di politici come Enver, Cemal e Talat pascià che anche loro inseguivano le proprie ambizioni. Come amante degli ottomani, dovrebbe conoscere molto bene la storia di questi tre pascià e sapere che hanno fallito quando si sono entrati in un’avventura ambiziosa. Solo per metterlo in guardia, i pascià hanno causato la caduta dell’Impero Ottomano quando hanno cercato di estendere l’impero al resto del mondo …

ANF – FUAT KAV

 

da retekurdistan.it


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