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Colombia: Massacro a Cali nell’ambito dello Sciopero Nazionale

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Le mobilitazioni che da questo mercoledì vengono portate avanti a Cali, capitale del Valle del Cauca, sono state brutalmente represse dalla forza pubblica.

Questa notte le organizzazioni dei Diritti Umani della regione hanno convocato un’urgente conferenza stampa a seguito della complessa situazione dei Diritti Umani che si è presentata durante la giornata di oggi nell’ambito delle proteste.

La conferenza stampa è stata convocata dopo che nelle reti sono circolati video e informazioni su persone che sarebbero state assassinate a Cali durante il pomeriggio e la notte di oggi. Questi fatti sarebbero avvenuti durante le manifestazioni relative allo Sciopero Nazionale convocato dalla cittadinanza da mercoledì 28 aprile.

Così, alle 9.00 p.m. difensori dei Diritti Umani della città di Cali hanno presentato i rapporti sulle conseguenze che hanno avuto le azioni della violenza poliziesca scatenata da mercoledì.

– 84 persone condotte nelle stazioni di polizia. Di alcune non si hanno informazioni su dove stiano.

– Tre persone scomparse.

– 28 persone ferite, molte di loro gravemente e con ferite d’arma da fuoco.

– Tre persone avrebbero perso l’occhio.

– Una donna abusata sessualmente da un agente dell’ESMAD.

– Otto persone morte e altre sei senza conferma nei quartieri El Calipso ed El Diamante.

Hanno anche denunciato che la polizia ha negato informazioni ai difensori dei Diritti Umani sulle persone detenute che, inoltre, starebbero torturando. “Il comune denominatore tanto dei Gruppi Operativi Speciali di Sicurezza (GOES) come dell’esercito e della polizia è stato l’abuso”, hanno affermato nella trasmissione.

Queste azioni avvengono dopo che il Ministro della Difesa, Diego Molano, avrebbe affermato nella notte di giovedì 29 aprile che avrebbe inviato 700 agenti della polizia incluso lo Squadrone Mobile Antisommossa (ESMAD) e 300 soldati dell’Esercito.

A quest’ora nella città continua una situazione complessa. Terminando la conferenza stampa, i difensori hanno confermato che nella zona di Puerto Resistencia sono ora stati riportati degli spari con armi da fuoco da parte della forza pubblica. “La comunità non sta chiedendo più forza pubblica, la comunità sta chiedendo che questo finisca. Non vogliamo altri morti a Cali”, dicono.

Allo stesso tempo, dei manifestanti a Pasto, Medellín e Bogotá denunciano in ciascuna di queste città abusi da parte della forza pubblica contro le mobilitazioni.

Notizia in sviluppo

30 aprile 2021

Colombia Informa

Da Comitato Carlos Fonseca

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