InfoAut
Immagine di copertina per il post

Chiapas, accelera la guerra di frammentazione territoriale

||||

Mentre la Gira Zapatista volge al suo termine, previsto per il 6 dicembre a Madrid, momento in cui la delegazione denominata Estemporanea riprenderà il volo verso il Messico, continua ad inasprirsi la situazione di conflitto diffuso in Chiapas, come già annunciato dal comunicato del 19 settembre 2021 dell’EZLN “Chiapas sull’orlo della guerra civile”.

Di seguito pubblichiamo un comunicato del collettivo Nodo Solidale in cui si contestualizzano le aggressioni alle comunità zapatiste, nel contesto di guerra permanente nei confronti dei popoli indigeni, volta a distruggere l’autonomia e a facilitare l’ingresso delle grandi multinazionali in Chiapas come nel Messico intero.
Diffondiamo inoltre l’appello alla realizzazione di azione diffuse nei giorni del 27 e 28 novembre 2021 per esigere: la fine delle ostilità nei confronti delle comunità zapatiste e la società civile in Chiapas; l’intervento del governo messicano nei confronti dell’ORCAO; la presa di responsabilità del governatore del Chiapas, Rutilio Escandón, di fronte agli scenari di conflitto interni al paese; il rispetto del diritto all’autonomia delle comunità zapatiste e la loro libera autodeterminazione.

Condividi le tue azioni e usa gli hashtag:
#LxsZapatistxsNoEstanSolxs
#ChiapasSinParamilitares
#ApoyoTotalEZLN
Invia i materiali (foto, video, etc..) delle azioni a info@viajezapatista.eu

Ancora una volta si susseguono le notizie di attacchi armati in questa regione del sud-est del paese; solo nelle ultime ore abbiamo saputo dell’aggressione armata contro l’ejido Esquipulas Guayabal, in territorio Zoque, dove un gruppo di persone con fucili d’assalto ha occupato la suddetta comunità, provocando lo sfollamento della maggior parte delle famiglie adesso accampate in condizioni precarie a Chapultenango. Al momento si è a conoscenza di varie case date alle fiamme e risultano alcuni desaparecidos, tra cui alcuni appartenenti alle autorità [tradizionali locali] dell’ejido. Rammentiamo che la violenza si origina per un conflitto agrario irrisolto, da quasi 20 anni, per l’imposizione del programma governativo PROCEDE risalente al 2002.

Contemporaneamente abbiamo saputo, attraverso una denuncia della Red Ajmaq, che il gruppo di stampo paramilitare dell’ORCAO (Organización Regional de Cafeticultores de Ocosingo) ha nuovamente attaccato la comunità autonoma zapatista di Moisés y Gandhi sparando contro alcune abitazioni e incendiando completamente le installazioni della Escuela Secundaria Autónoma, costruita dalle basi d’appoggio dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN). Negli ultimi mesi le aggressioni nei confronti della comunità di Moisés y Gandhi si sono ripetute frequentemente : tra queste l’incendio e il saccheggio del negozio-cooperativa a Cuxuljá, due sequestri di tre zapatisti e differenti attacchi armati. L’impunità permette agli aggressori di agire indisturbati, essendo alcuni dirigenti dell’ORCAO funzionari politici di alto livello nel Municipio di Ocosingo.

Questi attacchi più recenti si inseriscono nel contesto di frammentazione sociale e politica, degenerando in molteplici scontri armati in differenti punti della regione, così come ha segnalato l’EZLN nel suo comunicato del 19 settembre “Chiapas sull’orlo della Guerra Civile”.
Gli interessi dei signori della terra locali, abituati all’impunità e alla protezione dei loro padrini della politica parlamentare, si sono fatti più ambiziosi alleandosi con numerosi gruppi criminali armati, eredi del processo di paramilitarizzazione degli anni ’90 e ad oggi mai smantellati, rafforzati dalla loro partecipazione attiva nel traffico di droga, migranti e tratta di donne. Il contubernio tra politici, narcotrafficanti e paramilitari mentre sta generando immense ricchezze illecite per loro sta frammentando lo stato del Chiapas per mezzo di micro-conflitti territoriali, che si percepiscono come isolati ma sempre più violenti in termini di volume di fuoco, dove -nel migliore dei casi- la stessa popolazione è costretta ad armarsi per far fronte ai criminali, come nel caso di Pantelhó e del suo gruppo di autodifesa El Machete, nel luglio di questo anno.

Di fronte agli scenari di abusi costanti e di violenza armata, come nel caso di Aldama o nei casi meno conosciuti che si danno quotidianamente nella regione de Los Altos de Chiapas (San Cristóbal de Las Casas inclusa) o lungo la frontiera sud con il Guatemala nella zona di Comalapa, le possibilità di sopravvivenza del popolo si stanno riducendo al minimo, considerando che le Forze Armate messicane sono complici degli interessi mafiosi, per omissione o per coinvolgimento diretto nei loro infami affari. Per i popoli rimangono solo poche possibilità: la fuga, la sottomissione, la narco-dittatura o l’insurrezione.

Occorre menzionare, in fine, che il Governo Federale, seguendo i passi del manuale militare della NATO sulle guerre asimmetriche, alimenta la frammentazione (e il saccehggio) del territorio senza esporsi come attore militare attivo, omettendo e ignorando le possibilità di soluzione pacifica dei differenti conflitti e fomentando la formazione di gruppi civili armati contrapposti. Questa frammentazione del territorio, dove ognuno sta cercando di sopravvivere o di salvare il suo pezzetto di mondo, prepara il campo e facilita notevolmente l’ingresso di progetti transnazionali, come quelli minerari, e l’imposizione di megaprogetti spinti dal Governo Federale, come il (mal chiamato) Tren Maya.

Tutto questo non ci sorprende perché a nessuno “lì sopra” conviene che ci sia pace in un territorio che, con molteplici voci e il cui megafono più grande è l’EZLN, reclama autonomia, terra e liberta, anelando dichiaratamente la fine del capitalismo e delle sue aberrazioni, in Chiapas come in tutto il mondo. Il prezzo dell’autonomia e della ribellione, nella storia, è sempre stato lo stesso: la guerra, tale e quale a quella che vivono nel Kurdistan Occidentale i popoli riuniti nell’esperimento socialista e femminista dell’Amministrazione Autonoma della Siria del Nord-Est, adesso sotto il tiro incrociato dell’esercito turco e dei paramilitari Jihādisti.

L’autonomia è vita, la sottomissione è morte!
Basta alla guerra contro i popoli!

Collettivo Nodo Solidale, Messico/Italia – 22 novembre 2021

WhatsApp Image 2021 11 26 at 10.03.41

 

 

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

chiapasEZLNGIRA ZAPATISTA

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Levante: il Giappone oggi ad 80 anni dalle bombe nucleari USA su Hiroshima e Nagasaki

Nella puntata odierna andiamo in Giappone, facendo il punto sulla politica domestica del Paese nipponico e sugli scenari internazionali del quadrante asiatico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“I popoli sostengono la causa palestinese. Potenti e governi voltano le spalle”. Corrispondenza dalla Cisgiordania occupata

Il ministro israeliano della Difesa Katz ha dichiarato oggi, mercoledì 16 aprile 2025, che “Israele non ha alcuna intenzione di permettere l’ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Armarsi per salvare il capitalismo finanziario! La lezione di Rosa Luxemburg, Kalecki, Baran e Sweezy

Per quanto grande sia una Nazione, se ama la guerra perirà; per quanto pacifico sia il mondo, se dimentica la guerra sarà in pericolo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Dati trapelati rivelano una massiccia campagna israeliana per la rimozione di post pro-Palestina da Facebook e Instagram

Una repressione radicale dei post su Instagram e Facebook critici nei confronti di Israele, o anche solo vagamente a sostegno dei palestinesi, è stata orchestrata direttamente dal governo israeliano

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

NATO incontra Palantir: un’analisi critica del sistema di guerra basato su IA della NATO

È notizia di oggi che il 25 marzo 2025, la NATO ha finalizzato l’acquisizione del Maven Smart System NATO (MSS NATO), una piattaforma di guerra basata su intelligenza artificiale integrata sviluppata in collaborazione con Palantir Technologies. Acclamato come un passo avanti nelle capacità decisionali operative, il MSS NATO rappresenta l’ennesimo esempio dell’integrazione dell’IA nella sfera […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Fermiamo la macchina bellica. Palestina libera!”: la diretta dalla manifestazione nazionale di Milano

“Fermiamo la macchina bellica. Palestina libera!”. Decine di migliaia di persone – circa 50mila per le realtà organizzatrici – sabato 12 aprile a Milano per la manifestazione nazionale per la Palestina, sottoposta a 77 anni di occupazione e a un anno e mezzo di genocidio per mano dello Stato israeliano. La piattaforma rivendicativa ribadisce le motivazioni della giornata di lotta: “NO al genocidio […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Come gli europei vanno incontro all’era complessa

Continuiamo la pubblicazione di contributi in vista della terza edizione del Festival Altri Mondi / Altri Modi che si terrà dal 10 al 13 aprile a Torino. Di seguito potete trovare un interessante articolo di Pierluigi Fagan sulla congiuntura europea. Fagan parteciperà al dibattito di sabato 12 aprile alle 16 dal titolo “Scenari della guerra globale“. L’articolo è apparso […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“No alla prima fabbrica di armi per REARM Europe”: comunicato stampa della “Rete Mamme da Nord a Sud”

La Rete Mamme da Nord a Sud lancia un appello all’adesione e alla mobilitazione contro la nuova fabbrica di esplosivi nel Lazio e contro la militarizzazione dell’Europa. Le fabbriche di morte finanziate con fondi pubblici dalla Commissione europea rischiano di diventare presto realtà: apprendiamo con sgomento che la ex Simmel Difesa, oggi Knds (gruppo franco-tedesco, […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Capitalismo finanziario e economia di guerra

Nella giornata che ha visto grandi dichiarazioni del presidente Trump aprire alla guerra commerciale dei dazi abbiamo approfondito come la ristrutturazione della finanza e gli scenari bellici mondiali siano strettamente connessi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Lettere dal nuovo incubo americano

USA. Persone migranti, non importa se regolari o meno, vengono rastrellate per strada, sequestrate da uomini dal volto coperto e senza divise o distintivi, e sbattute in pulmini neri per poi scomparire nei centri di detenzionea dell’ICE (U.S. Immigration and Customs Enforcement).

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Giornate di lotta globali per Samir Flores

Il 20 Febbraio decorrevano 6 anni dall’assassinio di Samir Flores Soberanes.Compagno instancabile nelle lotte territoriali ed ambientali contro la devastazione ambientale del Proyecto Integral Morelos. da Nodo SolidalePer approfondire clicca qui Il 20 siamo stati sotto l’ambasciata messicana a Roma con il busto di Samir, mentre altri busti bloccavano la strada per cholula, venivano esposti a Parigi, […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Educazione Autonoma in Messico #2 – Esperienze Urbane

Siamo lietə di annunciarvi l’uscita di “Educazione Autonoma in Messico #2 – Esperienze Urbane”, un nuovo elemento della collana “Quaderni della Complicità Globale” realizzata in collaborazione con il progetto editoriale Kairos – moti contemporanei. da Nodo Solidale Nel volume abbiamo raccolto delle interviste, completamente inedite, dedicate all’educazione all’interno dei processi di organizzazione dal basso e  […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Assassinano padre Marcelo crivellandolo di colpi dopo aver officiato la messa: da sempre ha denunciato l’estrema violenza in Chiapas

Pubblichiamo la traduzione di questo del 20.10.2024 articolo a cura della Redazione di Desinformémonos perchè pensiamo sia prezioso per far conoscere la storie e le lotte portate avanti da padre Marcelo Perez Pérez attraverso le sue stesse parole.

Immagine di copertina per il post
Contributi

Le guerre del Capitale

Passano i mesi e, nonostante le mobilitazioni di massa in tutto il mondo, con milioni di persone che chiedono a gran voce un immediato cessate il fuoco, su Gaza continuano a piovere bombe.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: la guerra contro i popoli indigeni

Mentre si presenta nel Congresso dell’Unione una pirrica e limitata riforma costituzionale in materia di diritti indigeni, molto lontano dalla integralità giuridica che fu proposta nel dialogo di San Andrés, la guerra contro i popoli originari del Messico della quarta trasformazione continua in tutto il territorio nazionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: In Chiapas a gennaio si contano 2300 profughi indigeni

Secondo il Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomé de Las Casas, in questo mese di gennaio, la violenza generalizzata nelle comunità del sud del Chiapas in Messico, ha provocato l’uscita di più di duemila abitanti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: Per la violenza migliaia di persone sono obbligate a sfollare nella regione Sierra e a Frontera nel Chiapas

Migliaia di persone dei municipi chiapanechi di Chicomuselo, Socoltenango e La Concordia sono state obbligate a sfollare dalle proprie comunità per la violenza provocata da gruppi del crimine organizzato e dalle forze armate, dopo lo scontro tra cartelli del passato 15 gennaio e l’irruzione dell’esercito e della Guardia Nazionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Chiapas: si concludono le celebrazioni per il 30esimo anniversario dell’insurrezione zapatista

Si sono tenute a cavallo del capodanno le celebrazioni per i 30 anni dell’inizio della rivolta zapatista in Chiapas.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’EZLN annuncia che popoli e comunità avranno il comando nella nuova autonomia zapatista

L’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) ha fatto conoscere la nuova struttura dell’autonomia zapatista, nella quale “il Comando e il Coordinamento dell’Autonomia è stato trasferito dalle JBG (Giunte di Buon Governo) e dai MAREZ (Municipi Autonomi Ribelli Zapatisti) ai popoli e alle comunità”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’EZLN informa che scompaiono municipi autonomi e Giunte di Buon Governo

L’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) ha informato che è stata decisa la scomparsa dei Municipi Autonomi Ribelli Zapatisti (MAREZ) e delle Giunte di Buon Governo, come risultato di un processo di “profonda analisi critica e autocritica” e di consultazioni con tutti i popoli zapatisti.