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Bretagna: manifestazioni contro l’eco-tassa

L’altro ieri nella città di Finistère in Bretagna, migliaia di cittadini sono scesi in piazza per manifestare contro l’eco-tassa che il governo Sarkozy vuole introdurre dal primo gennaio 2014. Dalle prime ore del mattino la strada RN 165 è stata bloccata e verso il primo pomeriggio sono arrivati circa 250 trattori e camion di contadini per manifestare.

L’eco-tassa di Sarkozy, benché l’iniziativa possa sembrare eticamente corretta, in realtà è una tassa ideata solo per permettere al governo di battere cassa. Si tratta di un’imposta applicata ai veicoli superiori a 3,5 tonnellate che viaggiano su strade pubbliche non a pagamento. Il ricavo di 1,15 miliardi di euro previsti all’anno dovrebbero essere investiti per le costruzioni ferroviarie o fluviali. Il gruppo Grenelle Environnement (un gruppo di lavoro istituito nel 2007 da Sarkozy per prendere decisioni in materia di ambiente e sviluppo sostenibile) con a capo il ministro dell’ecologia Jean-Louis Borloo ha ideato questa tassa per scoraggiare l’uso del trasporto sugli pneumatici in favore di quello ferroviario o fluviale. Un’iniziativa davvero lodevole, se non fosse per il fatto che queste infrastrutture sono inadeguate o non esistono affatto, quindi perché non escogitare una nuova tassa?

Questa proposta di legge ha sollevato diverse ondate di protesta, soprattutto in Bretagna, dove non ci sono autostrade, quindi l’eco-tassa verrà applicata su tutti i mezzi. In una regione, dove il settore più sviluppato e che offre posti di lavoro è quello agricolo, dopo il primo gennaio la merce sarà più tassata rispetto a quella proveniente dall’estero.

Per queste ragioni, sabato pomeriggio tutti i contadini, camionisti e allevatori della zona sono scesi in strada per richiedere l’abrogazione della tassa, la quale metterebbe definitivamente in ginocchio un settore già in grave difficoltà, dettata dalla crisi.

Verso le 14 i manifestanti hanno provato ad avvicinarsi con i mezzi al casello dove verrà pagata la tassa, il quale era protetto da un ingente schieramento di forze dell’ordine. Gli agenti hanno reagito in una maniera molto nervosa e violenta, iniziando fin da subito a tentare di disperdere la manifestazione con gas lacrimogeni. I manifestanti hanno reagito costruendo barricate di pneumatici accesi e lanciando ortaggi marci contro la polizia. Un uomo è stato ferito gravemente alla mano nel tentativo di raccogliere e allontanare un candelotto del lacrimogeno e un altro è stato ferito al collo da un proiettile flash-ball. Verso la sera sono arrivate altre unità di CRS (corpo della polizia nazionale francese con funzioni antisommossa) e un altro centinaio di agenti. Nonostante questa esibizione di muscoli da parte del governo, il presidio è proseguito con determinazione e serenità fino a tarda sera.

Anche al casello di Saint-Allouestre, sulla strada RN24 di Morbihan si è tenuta una manifestazione analoga con tanti cittadini in strada per dire il proprio no all’eco-tassa. Venerdì notte a Morlaix, 14 trattori hanno scaricato ortaggi marci e letame davanti al Centro di riscossione delle imposte e hanno scritto con delle cassette di legno “Qui riposa l’eco-tassa”, alle quali successivamente è stato dato fuoco.

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