InfoAut
Immagine di copertina per il post

#AyotzinapaSomosTodos: il Messico scende in piazza per i 43 studenti scomparsi

Migliaia di persone, associazioni, collettivi e organizzazioni politiche hanno risposto all’appello degli amici e dei genitori degli studenti scomparsi più di dieci giorni fa, quando un’aggressione armata della polizia locale ha provocato almeno 7 morti, 25 feriti e la scomparsa di 43 persone. La scoperta di alcune fosse comuni contenenti 28 corpi – che potrebbero appartenere ai “normalistas” scomparsi – ha infatti provocato la rabbia e l’indignazione di tutto il Messico, che nella giornata di ieri ha risposto con una mobilitazione nazionale per chiedere verità e giustizia.

Manifestazioni si sono svolte in più di sessanta città, con presidi e cortei anche in tutto il sud America e negli Stati Uniti. Dappertutto gli slogan chiedono che venga fatta chiarezza sui fatti di Iguala e ovunque vengono mostrate le foto dei giovani “desaparecidos” pretendendo che vengano ritrovati in vita.

Le proteste più significative sono state a Amilcingo, dove sono scesi in piazza gli studenti dell’Universidad Autónoma dello stato di Morelos, a Chilpancingo dove forte è stata la mobilitazione degli insegnanti, a Oaxaca dove il sindacato nazionale dei lavoratori della formazione ha messo in pratica diversi blocchi stradali e a Città del Messico dove è stato presidiato il Ministero dell’interno mentre i  parenti degli studenti scomparsi guidavano migliaia di persone in corteo per le strade della capitale.

Ovviamente gli studenti sono scesi in piazza anche per le strade di Ayotzinapa e sono stati segnalati cortei a Aguascalientes, Xalapa, Guadalajara, Puebla, Lázaro Cárdenas (con blocchi stradali), nel Chihuahua, a Colima e Parras de la Fuente.

Tra coloro che hanno sostenuto la mobilitazione di Ayotzinapa c’è poi Damián Gallardo, difensore dei popoli indigeni e prigioniero politico dal 2013, che simpatizza con la lotta della scuola normale e ha fatto appello affinché i dispersi vengano ritrovati.

Mobilitazione anche nel Chiapas, dove il Comité Clandestino Revolucionario Indígena-Comandancia General del Ejército Zapatista de Liberación Nacional (CCRI-CG) ha esteso la sua solidarietà agli studenti della Scuola Normale con un comunicato semplice e diretto: “No están sol@s. Su dolor es nuestro dolor. Nuestra es también su digna rabia”. Solidarietà che si è poi concretizzata in una grande marcia a San Cristobal de la Casas, dove gli zapatisti di tutta la regione si sono ritrovati per sostenere la lotta degli studenti di Ayotzinapa.

Anche sul fronte internazionale sono state numerose le azioni e i comunicati per chiedere verità e giustizia sui fatti di Iguala: presidi ad Austin, nel Texas, di fronte all’ambasciata del Messico in Bolivia, così come all’ambasciata di Londra, di New York, della Costa Rica e davanti al consolato messicano di San Francisco; ancora, davanti alla Generalitat de Catalunya a Barcelona, a Madrid, a Monaco di Baviera, a Berlino e a Buenos Aires.

In Italia invece, striscioni in solidarietà con i normalistas scomparsi sono stati esposti all’università di Torino, presso le facoltà di Scienze Umanistiche e di Scienze Politiche,  e alla Sapienza di Roma.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

igualamessicostudenti

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Dieci giorni di fuoco. Una cronaca della rivolta in Nepal

In Nepal, gli ultimi dieci giorni hanno scompaginato lo scenario politico. A quasi vent’anni dalla rivoluzione che aveva deposto la monarchia, il sistema politico nepalese consolidato è entrato in una forte crisi di legittimità.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: blocchi contro l’industria delle armi e il genocidio a Gaza

Il 18 settembre non è stato solo un giorno di sciopero, è stato anche l’occasione per bloccare le aziende che producono armi e che sono complici del genocidio a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia 18 settembre sciopero generale oltre un milione di manifestanti

Lo sciopero generale in Francia del 18 settembre è stato un chiaro avvertimento molto chiaro a Macron.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ravenna: bloccato al porto un carico di esplosivi diretto a Israele

Ieri giovedì 18 settembre un carico di due container carico di esplosivi e diretto ad Haifa in Israele è stato bloccato al porto di Ravenna.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Piemonte: verso il 20 e il 22 settembre: giornate di mobilitazione contro il genocidio in Palestina

Continuano le mobilitazioni di piazza in tutta Italia a sostegno della Palestina, si intensificano con l’attuale escalation degli attacchi a Gaza City, e in coordinamento con la Global Sumud Flotilla.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Invasione via terra a Gaza City: aggiornamenti e collegamento da Deir Al Balah

Nella notte tra lunedì 15 e martedì 16 l’esercito israeliano, sulla scorta di massicci bombardamenti, ha fatto irruzione con centinaia di carri armati sul territorio di Gaza City.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

American Primeval

Dell’omicidio di Charlie Kirk e del suo presunto esecutore Tyler Robinson si sta parlando ampiamente.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Mobilitazione generale a fianco della Palestina: presidi in tutta Italia

Striscia di Gaza, 16 settembre 2025. Da questa notte Israele ha iniziato l’operazione di conquista totale di Gaza City, effettuando bombardamenti a tappeto su tutta la città per preparare il terreno all’invasione via terra.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nella logica distorta di Israele, veganismo e genocidio vanno di pari passo

Un elemento meno noto della campagna di disinformazione israeliana è il suo status autoproclamato di nazione leader in materia di diritti degli animali

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nepal: intervista da Katmandu con Navyo Eller, “Mai vista una rivoluzione così veloce, netta e senza compromessi”

È tornata la calma nel paese himalayano dopo le durissime quanto rapide proteste della scorsa settimana a Katmandu e in molti altri centri del Nepal.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Renoize 2025, Narco-stato e fascismo criminale in Messico

Un’analisi di contesto e poi specifica sulla “governance criminale” che si perpetua anche sotto i governi progressisti, con numeri drammatici di vittime negli ultimi anni.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

E’ iniziato il campeggio studentesco al presidio di Venaus

Prende avvio il campeggio studentesco No Tav nello storico presidio di Venaus. Questa mattina si è tenuta l’assemblea contro la guerra, il riarmo e contro il genocidio in Palestina, occasione per discutere a partire dalle scuole itinerari di attivazione contro la guerra e per mobilitarsi sui territori in vista del corteo nazionale dell’8 novembre a Roma, lanciato questo luglio durante il Festival Alta Felicità.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Campeggio studentesco a Venaus dal 2 al 7 settembre: uniamoci contro chi ci vuole in guerra

Lanciamo un grande e allargato momento di confronto e lotta nei territori liberati di Venaus dal 2 al 7 settembre!

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Torino: Stefano, Jacopino e Pietro finalmente liberi! Aggravamento delle misure per Sara.

Le misure cautelari per i giovani arrestati a seguito della manifestazione in solidarietà a Ramy Elgaml di gennaio scorso a Torino erano scattate dopo pochi mesi e avevano visto quattro arresti domiciliari e quattro obblighi di firma.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Che ci fanno dei soldati israeliani nelle scuole del Chiapas?

Questi giovani (tutti ex soldati) entrano nelle scuole pubbliche locali attraverso una associazione di “volontari” chiamata in inglese “Heroes for life” e più esplicitamente in ebraico “Combattenti senza frontiere” con il fine dichiarato di “dare un’altra immagine al mondo delle IDF”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: I popoli dell’Oaxaca convocano un Incontro Nazionale contro la Gentrificazione

I popoli e le comunità dell’Oaxaca hanno convocato l’Incontro Nazionale contro la Gentrificazione, davanti alla necessità di organizzazione “per far fronte al saccheggio” territoriale e culturale provocati dalla gentrificazione e turistificazione nel paese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: media e organizzazioni documenteranno con una Missione di Osservazione la persecuzione politica a Eloxochitlán

Si tratta della prima missione di osservazione a Eloxochitlán che sorge “come una risposta urgente” alla violenza politica e giudiziaria contro la popolazione

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: alunni dello Zio Sam, Trattato di Libera Controrivoluzione

Una tematica di speciale importanza che Wood espone è il fenomeno del paramilitarismo, e il suo utilizzo nelle strategie controrivoluzionarie dell’imperialismo statunitense.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Resistenza contro il saccheggio a Oaxaca

Il 7 giugno 2025, sotto il sole di Playa Salchi, un uomo cammina con il figlio verso il suo terreno. Di fronte alla prima staccionata, un bossolo di fucile brilla come un avvertimento silenzioso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Chiapas: liberati i due compagni delle basi di appoggio zapatiste sequestrati a fine aprile

Liberati in Chiapas i due compagni delle Basi d’Appoggio Zapatiste sequestrati dal governo federale del Messico e da quello statale del Chiapas il 26 aprile 2025.