InfoAut
Immagine di copertina per il post

Appello: No Expo No Israele 2015

“Nutrire il pianeta”, questo il tema conduttore dell’Expo 2015 che si terrà a Milano il prossimo anno. Sarà, prevediamo, la fiera dell’ipocrisia e della menzogna. I grandi affamatori del pianeta e delle popolazioni del mondo saranno fra i principali “ospiti” ovvero i protagonisti di questa kermesse.

Grandi multinazionali e stati asserviti ai loro interessi che, attraverso guerre di rapina delle risorse dei popoli e di sfruttamento, si presenteranno come “i salvatori” dell’umanità. L’Expo oltre ad essere un’opera già di per sé conveniente alla devastazione dei territori, alla connivenza con le mafie e per lo spudorato ricorso al lavoro precario super-sfruttato, lo è ancora di più per l’ulteriore inganno che rappresenta.

La presenza in pompa magna di Israele nell’Expo conferma che dietro il tema “nutrire il pianeta” si nascondono coloro che si muovono in senso esattamente opposto. Il padiglione dello stato sionista, denominato “Campi di domani”, sarà situato in una posizione privilegiata, a fianco di quello italiano – paese organizzatore, a dimostrazione dei saldi legami tra i due stati – all’incrocio fra i due assi principali dell’Esposizione e, con una dimensione di 2.400 metri quadrati intenderà propagandare le “eccellenze” dell’Occupazione israeliana, come l’agricoltura e lo sfruttamento delle risorse idriche arabo-palestinesi.

Nel filmato di propaganda di Israele all’Expo si afferma tra l’altro che “i contadini israeliani coltivano con ottimi risultati quella terra da 120 anni”. Considerato che lo stato di Israele esiste da 66 anni, e qui la menzogna è esplicita, non si dice che la terra di Palestina per secoli è stata abitata e coltivata dai contadini indigeni (palestinesi), ai quali è stata depredata manu militari. Viene occultata una quotidianità fatta di confisca delle terre palestinesi, della sistematica distruzione delle coltivazioni, della rapina delle risorse idriche a favore dei coloni. Ma soprattutto fatta di ciclici bombardamenti a tappeto e rappresaglie contro la popolazione civile, per terrorizzarla e costringerla alla resa o all’esilio.

Senza vergogna il Comitato Expo, i cui partner sono il Ministero dell’Economia, la Regione Lombardia, la Provincia e il Comune di Milano, sul suo sito pubblica una scheda di presentazione del padiglione dello stato sionista nella quale indica come capitale di Israele Gerusalemme anziché Tel Aviv, soprassedendo spudoratamente sul fatto che la stessa ONU considera la proclamazione di Gerusalemme capitale da parte del parlamento israeliano “nulla e priva di validità, una violazione del diritto internazionale e un serio ostacolo alla pace in Medio Oriente”, tant’è che l’unico stato al mondo che riconosce Gerusalemme quale capitale di Israele è proprio quello sionista. Il connubio e la complicità col sionismo del Comitato Expo e delle istituzioni nazionali e locali italiane sono, quindi, una vergogna manifesta.

A dimostrazione ulteriore della sionizzazione del mega-evento, va aggiunto che la security sarà assicurata dalla Selex, nota multinazionale fornitrice dell’esercito israeliano, che sperimenterà lì nuovi sistemi di sicurezza e controllo, già testati nel laboratorio dell’occupazione della Palestina, tecnologia sempre più spesso presente anche sul nostro territorio.

Il ruolo privilegiato assegnato dall’Expo allo stato e al business israeliano conferma l’invasività sionista nelle istituzioni nazionali e locali, che fanno dell’Italia uno dei principali complici della colonizzazione della Palestina e del conflitto mediorientale.

Non è più accettabile la politica di complicità col sionismo, che oltraggia i sentimenti di fratellanza e di pace con tutti i popoli, valori affermati dalla lotta di Liberazione dal nazi-fascismo di cui, in concomitanza con l’apertura dell’Expo, ricorrerà il settantesimo anniversario.

Invitiamo tutti i movimenti, le associazioni e le persone che si battono contro il sionismo internazionale e per la giustizia in Medio Oriente a mobilitarsi e ad organizzare iniziative di denuncia contro questo ennesimo sopruso e aggressione mediatico-affaristica.

Assemblea nazionale a Milano – domenica 19 ottobre 2014

 

www.frontepalestina.itfrontepalestina@autistici.org

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

2015expoisraeleMilanopalestina

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Che giornata ieri! Lo sciopero generale più paralizzante almeno dal 2008

Alcune note a caldo e uno sguardo alle immagini della giornata di ieri nell’attesa di porre alcune indicazioni in prospettiva.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Diretta | Blocchiamo tutto – Sciopero generale contro il genocidio del popolo palestinese

Previste oltre 50 piazze in tutta Italia. Aggiornamenti in diretta sulla mobilitazione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il Piemonte sa da che parte stare. In 30mila a fianco del popolo palestinese

Ieri 30.000 persone hanno invaso le strade di Torino arrivando da ogni angolo della Regione: Verbania, Forno Canavese, Val Susa, Pinerolo, Ivrea, Cuneo, Orbassano, Alessandria, Biella, Collegno, Novara, Mondovì, Vercelli, Asti, solo per citare alcuni dei territori presenti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Sciopero generale: contro la logistica di guerra lunedì 22 settembre blocco del porto di Venezia

Mediterranean Shipping Company S.A., meglio nota con la sigla MSC, oggi è la prima compagnia di gestione di linee cargo a livello mondiale. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Dieci giorni di fuoco. Una cronaca della rivolta in Nepal

In Nepal, gli ultimi dieci giorni hanno scompaginato lo scenario politico. A quasi vent’anni dalla rivoluzione che aveva deposto la monarchia, il sistema politico nepalese consolidato è entrato in una forte crisi di legittimità.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: blocchi contro l’industria delle armi e il genocidio a Gaza

Il 18 settembre non è stato solo un giorno di sciopero, è stato anche l’occasione per bloccare le aziende che producono armi e che sono complici del genocidio a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia 18 settembre sciopero generale oltre un milione di manifestanti

Lo sciopero generale in Francia del 18 settembre è stato un chiaro avvertimento molto chiaro a Macron.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ravenna: bloccato al porto un carico di esplosivi diretto a Israele

Ieri giovedì 18 settembre un carico di due container carico di esplosivi e diretto ad Haifa in Israele è stato bloccato al porto di Ravenna.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Piemonte: verso il 20 e il 22 settembre: giornate di mobilitazione contro il genocidio in Palestina

Continuano le mobilitazioni di piazza in tutta Italia a sostegno della Palestina, si intensificano con l’attuale escalation degli attacchi a Gaza City, e in coordinamento con la Global Sumud Flotilla.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Invasione via terra a Gaza City: aggiornamenti e collegamento da Deir Al Balah

Nella notte tra lunedì 15 e martedì 16 l’esercito israeliano, sulla scorta di massicci bombardamenti, ha fatto irruzione con centinaia di carri armati sul territorio di Gaza City.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra nelle università – Comunicato Conclusivo

Si è conclusa pochi giorni fa l’assemblea nazionale studentesca “Guerra alla guerra nelle università”, tenutasi il 13 e il 14 settembre nell’Università di Pisa, al Polo Piagge occupato.

Immagine di copertina per il post
Culture

Respirando Gaza

Respiro i miei pensieri, non sono io, è un verso di Blessing Calciati, l’ho letto ieri sera ed è perciò che stanotte mi sono svegliato respirando male.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Israele sta perpetrando un olocausto a Gaza. La denazificazione è l’unica soluzione possibile

Il micidiale etno-suprematismo insito nella società israeliana è più radicato di Netanyahu, Ben Gvir e Smotrich. Deve essere affrontato alla radice.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Lo stadio finale di Israele: tra autarchia e capitalismo di rapina

L’immagine di invincibilità che lo stato sionista sta cercando di ristabilire sul piano militare non può nascondere i segni della sua corsa, irreversibile, verso un capitalismo di rapina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nella logica distorta di Israele, veganismo e genocidio vanno di pari passo

Un elemento meno noto della campagna di disinformazione israeliana è il suo status autoproclamato di nazione leader in materia di diritti degli animali

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il Movimento No Tav era, è e sarà sempre al fianco della resistenza palestinese: sosteniamo la Global Sumud Flotilla!

Se Israele deciderà di fermare con la forza la Global Sumud Flottilla, impedendo ancora una volta l’arrivo di aiuti umanitari e provando a spegnere un atto di resistenza collettiva, noi non resteremo a guardare.