InfoAut
Immagine di copertina per il post

Aida Camp: la popolazione resiste contro Esercito israeliano e polizia palestinese

Ieri sono ufficialmente finiti i tre giorni di lutto nazionale proclamati dall’ANP in risposta all’uccisione di tre giovani durante un raid dell’esercito nel campo di Qalandia (nei pressi di Ramallah,) nella notte tra il 25 ed il 26 agosto. Il 27 è stata probabilmente la giornata piu’ violenta sino ad ora, quando l’esercito israeliano e la polizia palestinese hanno entrambi aperto il fuoco sulla folla ad Hebron (al-Khalil) e a Nablus, nel campo profughi di Balata.

Il 28 gli shebab del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina di Aida hanno marciato per le vie del campo in commemorazione della morte di Abu ALi Mustafa, ucciso nel suo ufficio di Ramallah dai servizi segreti sionisti. La partecipazione degli abitanti di Aida è stata grande e sentita, in particolare per gli slogan di rabbia lanciati in solidarietà ai morti di Qalandia e contro la violenza dell’esercito sionista e della polizia palestinese, usata contro tutte le manifestazione che ci sono state in queste giorni in Cisgiordania. Anche in questo giorno ci sono stati scontri.

Il 29 dal primo pomeriggio ci sono stati violenti scontri con l’esercito israeliano, che si è spinto all’interno del campo (cosa abbastanza rara) sino alla moschea, vicino all’asilo infantile dell’UNRWA. Numerosi sono stati i potenti lacrimogeni (vietati dalle leggi internazionali per la loro pericolosità), i proiettili di gomma e le bombe sonore. La situazione in un primo tempo si è calmata con l’arrivo della polizia palestinese, che si e’ posta come forza di interposizione tra i soldati e gli shebab. Nonostante questo più volte la stessa polizia ha minacciato cariche contro le prime file composte per lo più da bambini disarmati.

Oggi, 30 agosto, gli scontri sono iniziati dalle 16,30 circa quando l’esercito sionista è sceso dalla Tomba di Rachele (al confine del campo) sino alla strada principale dove, tral’altro, è presente l’unico punto di rifornimento di acqua per le famiglie del campo profughi. Un ragazzo è stato colpito alla testa da un proettile di gomma e trasferito immediatamente al più vicino ospedale. Noi stessi abbiamo subito in prima persona l’effetto dei numerosi gas lacrimogeni e piu’ volte abbiamo schivato il lancio dei proiettili di gomma (che hanno la capacità di forare i pali dell’elettricità in ferro). Sino a questo momento (18,45) la polizia palestinese non è intervenuta, lasciando gli abitanti del campo alla completa discrezione dell’esercito sionista.

In un bilancio complessivo degli ultimi cinque giorni qui al campo profughi di Aida vi è stata una presenza fissa dell’esercito israeliano, che ha risposto alla resistenza degli shebab (armati unicamente di pietre e di tanto coraggio) usando numerosissimi gas lacrimogeni (altamente tossici), bombe sonore (che possono recare problemi all’udito fino ad un mese dopo), proiettili di gomma di diverse dimensioni, tondini di ferro contenuti in proiettili simili a quelli dei gas. Durante le azioni, inoltre, alcuni soldati sono scesi per sparare dal tetto di una casa limitrofa al muro dell’apartheid, con la conseguente evacuzione della famiglia palestinese che lì abita.

Tutte le notti i soldati sono entrati nel campo per raid notturni, fortunamente sino ad oggi senza aver arrestato nessuno, ma provocando nella popolazione del campo paura, insicurezza e rabbia.

In tutto questo, i principali media nazionali non hanno fatto menzione di quello che qui sta succedendo, essendo controllati direttamente dal corrotto governo dell’ANP e da Abu Mazen in prima persona. Per questo vi preghiamo di far girare queste informazioni quanto più possibile, per riuscire perlomeno dall’esterno a rompere l’assordante muro di silenzio che circonda questa terra e i suoi abitanti.

Con la Palestina nel cuore,
fino alla vittoria

Shebab dell’Aida Camp

p.s.nei prossimi giorni seguiranno aggiornamenti con foto e video

da FreePalestine

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

aida camppalestinaprofughi

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Dalla strategia di Trump ai pakal

Nelle analisi non è bene separare le diverse dimensioni della dominazione, né di nessun oggetto di studio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nel Paese Basco meridionale: risposta antifascista contro i nostalgici di Franco

Durante il raduno, i sostenitori della Falange hanno moltiplicato i saluti fascisti, sfilando con bandiere spagnole e simboli della dittatura militare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

USA: quasi 7 milioni di persone partecipano alla giornata di protesta No Kings Day

Di seguito traduciamo il comunicato del movimento No Kings dopo l’imponente mobilitazione di ieri che ha visto la partecipazione di milioni di persone in tutti gli Stati Uniti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Questa notte ho fatto un sogno.. Cronache della mobilitazione di Udine contro la partita Italia-Israele

Ripubblichiamo il comunicato congiunto scritto dalle polisportive popolari che hanno partecipato e animato la mobilitazione a Udine contro la partita Italia-Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Udine: i/le giovani scendono due volte in campo contro Israele

Più di 15.000 a Udine solidali con la Palestina: considerazioni sul corteo del 14 ottobre.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ricostruzione a Gaza: il business della “pace” dopo la distruzione

Mentre le macerie di Gaza raccontano l’ennesimo atto di pulizia etnica e annientamento coloniale, il governo italiano si prepara a “sedersi al tavolo della ricostruzione”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Alba: Blocchiamo tutto! Free Palestine!

Alba. Venerdì scorso un corteo in sostegno alla popolazione palestinese è partito da Zona h (parco cittadino) in direzione del teatro sociale: si inaugurava la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco; oltre al presidente della regione Alberto Cirio, era previsto l’intervento di Paolo Zangrillo ministro del governo Meloni.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Udine: in 15mila mostrano il cartellino rosso ad Israele

In migliaia da tutta Italia hanno raggiunto Udine per manifestare contro la partita della vergogna Italia – Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

In Belgio ondata di proteste contro l’austerità

140.000 persone nelle strade di Bruxelles, blocchi mattutini, traffico aereo quasi paralizzato, scontri violenti: questo è ciò che è successo martedì 14 ottobre dai nostri vicini belgi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Perù: destituzione veloce di Dina Boluarte. Ragioni, scandali e un rimpiazzo poco raccomandabile

Con un brusco finale di cui è stata la prima presidente, il Perù scrive un nuovo capitolo di una lunga agitazione politica che il paese vive dal 2016.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

31 ottobre – 8 dicembre 2005 / 31 ottobre – 8 dicembre 2025 : avere vent’anni è avere sogni grandi!

Sono passati vent’anni da quei giorni che hanno segnato la storia della nostra valle.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

La Procura, la Mafia e il Dissenso in salsa torinese

Domenica 12 ottobre una intera pagina della Stampa di Torino era dedicata al “Dissenso violento”.
Una pagina immonda (così immonda che non ce la sentiamo di pubblicarla) frutto della ormai consolidata collaborazione tra stampa e procura: il giornalista ricopia fedelmente il dispositivo emesso dal Gip, parola per parola, e correda il tutto con fotografie, nomi e cognomi dei giovanissim3 attivist3.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Desenzano del Garda (BS): assemblea per la Palestina interrotta dalla polizia, “grave intimidazione”

Il Collettivo Gardesano Autonomo di Desenzano, in provincia di Brescia, denuncia una “grave intimidazione” da parte di agenti di Polizia, intervenuti nella giornata di domenica durante una partecipata assemblea per la Palestina presso la Casa dei Popoli Thomas Sankara.

Immagine di copertina per il post
Traduzioni

El trabajador inexistente

Para las derechas, los trabajadores y las trabajadores son “inexistentes” sino como agentes de la producción capitalista. Están privados de una subjetividad propia: no pueden y no deben tener opiniones, pensar, cabrearse o, dios no lo quiera, ocupar las calles.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ecocidio, imperialismo e liberazione della Palestina/1

La devastazione di Gaza non è solo genocidio, ma anche ecocidio: la distruzione deliberata di un intero tessuto sociale ed ecologico.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Comunicato sull’operazione di polizia a Torino: tutt* liber* , Palestina libera!

Pubblichiamo il comunicato congiunto scritto da Torino per Gaza, Non Una di Meno Torino, Progetto Palestina e Giovani Palestinesi d’Italia in merito all’operazione di polizia di questa mattina a Torino. Sabato 11 ottobre si torna in piazza per una manifestazione cittadina alle ore 15 con partenza da piazza Castello.