InfoAut
Immagine di copertina per il post

Tensione nel Minas Gerais per un possibile sgombero violento negli accampamenti del MST

Nel sud dello stato del Minas Gerais, dei latifondisti mediante pressioni legali vogliono lo sgombero di più di 600 famiglie che per più di 18 anni sono state in possesso del luogo. La situazione è critica giacché c’è la minaccia di una azione violenta della polizia militare con la conseguente risposta delle comunità organizzate, a seguire traduciamo e riproduciamo il comunicato emesso dalle comunità e dalle organizzazioni che fanno un appello alla sua diffusione e alla solidarietà.

Noi lavoratori organizzati e in lotta degli accampamenti del vecchio zuccherificio Ariadnópolis, per mezzo di questa nota richiamiamo l’attenzione sull’imminente rischio di scatenare un grande scontro tra poliziotti e lavoratori del MST nel municipio di Campo do Medio, sud dello stato del Minas Gerais.

Il patrimonio del vecchio zuccherificio Ariadnópolis da 18 anni viene rivendicato dai lavoratori e dalle lavoratrici. Sono circa 600 famiglie divise in 12 accampamenti dove si produce e si educa. Con gli attacchi che abbiamo subito e con la minaccia di sgombero, si crea un panorama di alta conflittualità.

L’attuale governo dello stato, comprendendo la legittimità delle rivendicazioni dei lavoratori ha firmato il 25 settembre 2015 il primo decreto di esproprio, manca ancora, secondo quanto concordato, per la risoluzione del conflitto, la firma di due decreti.

In questo periodo il responsabile del fallimento dell’impresa Giovane Souza Moreira, sta facendo pressione sulla giustizia, impedendo la soluzione del conflitto. Il giudice agrario ha autorizzato la polizia ad effettuare lo sgombero. Due giorni fa nei negoziati con il governo e il comando della polizia militare è stata definita un’agenda di riunioni per la prossima settimana per evitare la disastrosa azione di recupero forzato.

Nonostante i negoziati che si stanno intavolando con i lavoratori e le lavoratrici, la polizia militare sta creando un clima di terrore e paura, rompendo i patti stabiliti, invadendo gli accampamenti, distruggendo le coltivazioni e terrorizzando le famiglie; in questo momento sono state tagliate l’acqua e la luce.

Non sarà così facile! I lavoratori hanno eretto barricate, per impedire l’avanzata della polizia e fanno un appello alle organizzazioni e alle persone alleate ad unirsi alla lotta così come al governo ad assicurare la firma dei decreti e a controllare la propria polizia per evitare scontri.

Nel momento in cui avanzano gli attacchi conservatori, la nostra alternativa è la resistenza.

Movimento dei lavoratori rurali senza terra – MST

Fronte Brasile Popolare

Quem luta educa

Centrale unica dei lavoratori – CUT

 

da comitatocarlosfonseca

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Emergenza sanità in Calabria: serve una reazione decisa e collettiva!

La tragica notizia del cinquantasettenne morto a Lamezia mentre attendeva l’arrivo di un’ambulanza impone una reazione decisa e collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quando il popolo si organizza, il sistema vacilla

L’ultimo periodo di lotte ha mostrato che il potere trema solo quando il popolo smette di obbedire.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

E’ ancora il momento di bloccare tutto!

Il 28 novembre sarà sciopero generale, coordiniamoci in tutte le città, in tutte le provincie, in tutti i paesi per bloccare ancora una volta in maniera effettiva tutto il territorio nazionale.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: Askatasuna ‘bene comune’, iniziati i lavori di riqualificazione

Entra nel vivo la trasformazione dello storico centro sociale Askatasuna di corso Regina Margherita 47 a Torino, occupato 29 anni fa e da allora perennemente sotto minaccia di sgombero, in bene comune.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“Una legge di bilancio di matrice classista” quella del governo Meloni. L’analisi del Professor Alessandro Volpi

Si accende il dibattito rispetto alla iniqua manovra del governo, in particolare su fisco e pensioni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“Piano Casa”: il governo Meloni di fronte alla crisi abitativa strutturale

In questi giorni il governo Meloni sta discutendo del “Piano Casa”. Creazione dell’Autorità per l’Esecuzione degli Sfratti, abbreviate le procedure e le tempistiche: tutto sembra aggravare una situazione di crisi abitativa già critica.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano: svendita di San Siro e Olimpiadi Invernali, tegole giudiziarie sulla città “appaltata” ai grandi eventi

La gip di Milano Patrizia Nobile ha sollevato davanti alla Consulta la questione di “legittimità costituzionale” del decreto del Governo Meloni del 2024.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Asl di Torino: un sistema di favori al servizio della politica?

L’Italia è un paese anziano e in calo demografico ma gli investimenti nel comparto sanitario e socio-assistenziale sono sempre meno.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Diritto all’abitare: presentato il DL Sfratti. Unione Inquilini: “Ennesimo attacco ai diritti di chi vive in precarietà abitativa”

La maggioranza accelera sul “Piano Casa” della premier Meloni, che in realtà è un piano…sfratti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Free Party: a tre anni dall’entrata in vigore del decreto anti-rave migliaia di giovani occupano a Campogalliano (Mo)

Violente cariche e lacrimogeni contro le persone presenti al Witchtek. Ci sono feriti e fermati.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ci stanno preparando alla guerra. E lo fanno contro di noi

Se militarizzano la società e ci chiamano nemici, la risposta è una sola: disertare la loro guerra, sottrarsi alla paura, spezzare il linguaggio che la legittima, difendere lo spazio vivo del dissenso.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Lo sfruttamento (non) è un gioco

La campagna contro Rockstar Games per la reintegrazione dei lavoratori licenziati continua

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Venezuela: gli Stati Uniti rivendicano un atto di pirateria nei Caraibi

“Bene, lo teniamo, suppongo”, ha affermato Donald Trump dopo essere stato consultato dai giornalisti sull’uso del greggio della petroliera sequestrata di fronte alle coste del Venezuela.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Bulgaria: cade il governo dopo le proteste. Quali scenari?

Giovedì il primo ministro della Bulgaria Rosen Zhelyazkov ha annunciato le sue dimissioni.

Immagine di copertina per il post
Culture

Emilio Quadrelli, un comunista eretico contro la guerra

Non vi può essere alcun dubbio che tutto il percorso intellettuale e politico di Emilio Quadrelli, scomparso nel 2024, si situi interamente nella scia dell’eresia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Regione Sardegna apre all’ampliamento della fabbrica di bombe RWM

La fabbrica RWM da anni attiva in Sardegna in una porzione di territorio, il Sulcis, di proprietà della tedesca Rheinmetall, vedrà molto probabilmente il via libera per il suo ampliamento.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il Tav, I media e I voltagabbana

Nessun movimento di opposizione ha mai avuto in Italia la capacità di dare una continuità trentennale alle ragioni della propria lotta, e la recente e partecipata manifestazione dell’8 dicembre, ventennale dall’epico sgombero popolare nel 2005 del cantiere nella piana di Venaus, ne è la dimostrazione.

Immagine di copertina per il post
Culture

Le guerre del Nord e il futuro degli equilibri geopolitici ed economici mondiali

A ben guardare, però, lo scontro apertosi ormai da anni, per il controllo delle rotte artiche e delle materie prime custodite dal mare di ghiaccio che corrisponde al nome di Artico ricorda per più di un motivo la saga della corsa all’oro del Grande Nord che l’autore americano narrò oppure utilizzò come sfondo in molti dei suoi romanzi e racconti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il fumo di Gaza oscura le fiamme della Cisgiordania: il Progetto Coloniale reso permanente

Mentre gli occhi internazionali sono puntati su Gaza, Tel Aviv sta portando avanti la sua più aggressiva campagna di Pulizia Etnica e furto di terre nella Cisgiordania Occupata dal 1948.