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Sciopero dei sindacati di base, trasporti in tilt in molte città

Cortei si sono svolti in una decina di città: a Milano è partito alle 9.30 da largo Cairoli e è concluso in piazza Cordusio, a Palermo da piazza Politeama alle 10.30; a Torino da via Livorno alle 9.30 per concludersi in presidio davanti al Tribunale in occasione della sentenza per il processo alla Tyssen Krupp; a Bologna presidio davanti alla prefettura in via Roosvelt alle 10; a Genova da piazza Caricamento alle 9.30 e a Roma dal Ministero del Tesoro.

Allo sciopero generale hanno aderito anche l’Usi Ait e il Comitato Immigrati in Italia, tra i contenuti: la mobilitazione contro la guerra, la lotta per il diritto al lavoro e a reddito, casa, sanità e cultura, tra le rivendicazioni: la tassazione dei grandi patrimoni, il taglio delle spese militari e al lotta all’evasione fiscali. La giornata di oggi è stata definita come “la giornata della collera” per la rivendicazione dei diritti ai lavoratori migranti.

Nonostante l’importanza delle questioni anche politiche poste dallo sciopero generale dei sindacati di base resta la debolezza della tempistica della proclamazione, quindi la poca ‘inclusione sociale’ giocata per la scadenza del 15 aprile. Pur non essendo ancora state rese pubbliche le adesioni categoriali, indubbiamente riuscito è stato lo stop, le braccia incrociate, nei settori dei trasporti.

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