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Schiavi al suono dell’app: consegne a domicilio del proprio sfruttamento

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Spezziamo il silenzio è la parola d’ordine di questa iniziativa programmata per il 14 ottobre alle 16 in piazza Carlo Alberto a Torino, dove confluiranno tutti i fattorini delle compagnie low cost di consegna a domicilio di derrate e prodotti prenotati on line, pedalatori soggetti a sistemi di lavoro privi di garanzie che bisogna imparare ad affrontare… e i riders coinvolti stanno imparando a imporre le loro esigenze sempre più efficacemente alle aziende X.0

Nel delivering le rivendicazioni si stanno moltiplicando, perché si è arrivati a un livello di sfruttamento che non lascia spazio se non alla ribellione: Deliveroo è senza vergogna (e gli altri brand non sono da meno), ma l’arroganza fatta di bit e spersonalizzazione delle app sono capillari e diffuse ormai presso tutti questi padroncini del nuovo millennio, che si inventano nuove forme di sfruttamento.

Il meccanismo di lotta è sempre lo stesso, comunque: imporre il silenzio, cercare di dividere e controllare, a cui contrapporre una piccola rete di lavoratori che condividono esperienze e bisogni, ma possono inchiodare il sistema con intuizioni minime e granelli di sabbia ciclo-digitale negli ingranaggi telematici.

[ASCOLTA L’AUDIO]

Da radioblackout

 

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