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Ora basta!Blocchiamo la riforma Fornero

La riforma “contro il lavoro” Fornero è da settimane in parlamento. Soltanto la reattività degli operai con scioperi, blocchi e occupazioni ha evitato che questa ennesima misura di precarietà e sfruttamento, diventasse immediatamente legge. Adesso, mentre i sindacati confederali, sostanzialmente, accettano l’impianto della riforma, la crisi continua a polarizzare la società. Da una parte le misure di austerità, promosse dal governo dei tecnici, delle banche e sostenute dal sistema dei partiti; Dall’altra il 99%: chi studia e fa gli stage, chi subisce il contratto di apprendistato, chi lavora, chi lo sta perdendo, chi lo cerca perché disoccupato.

Le decine di suicidi a catena che stanno avvenendo, fanno emergere una situazione d’insopportabilità, continuamente narrata dai media per esorcizzare la possibilità che essa cambi davvero. Ma questo cambiamento, risiede nella capacità di costruire un movimento, che individua la comune condizione di precarietà, e che rifiuti la logica dei sacrifici a senso unico.

Da queste settimane di lotta, di emersione di nuovi stimoli alla discussione ed alla partecipazione, nasce l’esigenza di continuare a confrontarci collettivamente, per cercare di rispondere alle istanze di trasformazione che provengono da tante realtà, in nuovi contesti e forme.

Lo sciopero generale, per noi che siamo da tre mesi in presidio permanente, non può essere il momento da aspettare che risolve tutti i problemi; bensì il processo che deve costruire un NO alla riforma Fornero capace di comporre, aggregare e connettere le differenti soggettività in lotta.

Cosa significa costruire lo sciopero generale, nel momento in cui le principali organizzazioni sindacali decidono di continuare a sedersi al tavolo degli speculatori, voltando le spalle alla domanda di lotta che viene indicata dalla eterogenea composizione di classe – dagli operatori sociali, agli studenti, fino agli operai metalmeccanici?

Cosa significa costruire lo sciopero generale, nel momento in cui questa riforma attacca complessivamente le condizioni di vita e di lavoro, rispondendo all’esigenza di ristrutturare violentemente l’insieme della produzione sociale, all’insegna di austerità ed impoverimento necessari alla voracità del potere finanziario – di cui Monti ed i partiti che ce lo hanno messo ne rappresentano i fedeli esecutori?

Cosa significa costruire lo sciopero generale, nel momento in cui la Fornero attacca anche chi il lavoro non ce l’ha, o è intermittente, ed è condannato a non poter pagare il mutuo, l’affitto, le bollette, le tasse, equitalia?

Generalizzare e rendere sociale e permanente lo sciopero, è questa l’indicazione politica che vogliamo dare come occupy pisa – operai, studenti, lavoratori autonomi, migranti e cassa integrati – da tre mesi in presidio permanente in piazza Dante. Vogliamo utilizzare, valorizzare, “occupare” le date indicate dalle segreterie del sindacato confederale – come ci indica la straordinaria giornata di lotta del 7 maggio di sciopero e blocco degli operai Piaggio e Ceva a Pontedera – e costruirne di nuove, come quella del prossimo martedì 15 maggio occupy pisa vs Equitalia. (evento fb)

Per riempire di nuove pratiche e significato la parola “sciopero”, e indicare materialmente che BLOCCARE questa riforma è possibile e necessario!
Lanciamo questo appuntamento di discussione e ragionamento collettivo, di organizzazione dei picchetti, dei blocchi e delle mobilitazioni delle prossime settimane.

Assemblea per la costruzione dello sciopero sociale e generale

ORA BASTA: BLOCCHIAMO LA RIFORMA FORNERO!

Pisa, Venerdì 11 maggio – facoltà di Lettere (accanto a piazza dante) – ore 18

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