
Madrid, nuovi scontri con la polizia
La solidarietà espressa ai minatori in lotta davanti al Ministero dell’Industria, sfociati negli scontri di qualche giorno fa, i dirigenti dell’ordine pubblico, onde evitare l’occupazione di Puerta del Sol da parte di studenti, precari, minatori, lavoratori della scuola, decidono di far caricare la manifestazione partita dalla stazione di Atocha. Partiti alle 20, arrivati nei pressi di Puerta del Sol i reparti in tenuta antisommossa caricano i manifestanti per disperderli nelle vie intorno al centro.
Alcuni manifestanti reagiscono rispondendo alle cariche con lancio di oggetti contro i poliziotti i quali rispondono sparando proiettili di gomma. A questo punto la piazza si organizza con barricate e lanci di oggetti in direzione degli agenti.
Parte una caccia all’uomo frenetica all’interno di bar e negozi, colpendo indiscriminatamente chiunque si sovrapponesse alla polizia. Molte le persone che uscivano dai bar o dai negozi pestati senza motivo. Molte le testimonianze della violenza della polizia su persone inermi, colpite a caso nella folla.
Cassonetti rovesciati e incendiati a difesa dalle cariche. A fine serata si conteranno 9 persone arrestate.
Proteste anche a Barcellona, dove centinaia di persone manifestavano in solidarietà con i minatori in Plaça Catalunya ma non si registrano scontri con la polizia.
I sindacati Ugt e Ccoo, hanno indetto per il 19 luglio una manifestazione nazionale in sostegno dei minatori e contro il governo Rajoy, mentre la piazza si infiamma contro le misure adottate da un governo che risponde ai diktat delle banche e dei grandi interessi finanziari.
La lotta dei minatori ha saputo catalizzare una lotta che sembra si stia radicalizzando e generalizzando, incarnando un malcontento popolare e trasversale.
Per quanto riguarda i sette minatori chiusi nel pozzo di Santa Cruz del Sil da 52 giorni, concludono la loro protesta, passando il testimone ad altri 5 minatori del pozzo di Bierzo.
Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.