InfoAut

Il teorema del #19O: se hai il numero del legal team vai arrestato

di Checchino Antonini
Mentre i movimenti per il diritto all’abitare stanno sfilando nel centro di Roma per presidiare la conferenza stato Regioni, si scopre che, nella richiesta di convalida e di applicazione di misura cautelare nei confronti delle sei persone arrestate durante la manifestazione tenutasi a Roma il 19 ottobre scorso, il pm ha così argomentato in ordine al pericolo di reiterazione del reato: “Tutti i fermati avevano a seguito contatti (appunti manoscritti e prestampati) utili a reperire eventuali difensori di fiducia. Il dettaglio, prima facie scevro ed insignificante, in realtà risulta fondamentale per la completa interpretazione del profilo dei fermati, i quali, presumibilmente intenzionati fin dal principio a commettere azioni illecite, accettando il rischio di poter eventualmente essere fermati dalle FFPP, avevano già pre-individuato avvocati/strutture utili a sostenere la propria difesa”. Ma il gip ha respinto la convalida degli arresti e qualcuno spieghi al pm che in questo paese ci sono centinaia e centinaia di persone che subiscono ogni giorno abusi da parte delle forze di polizia, per la strada o nelle prigioni, che sia in corso o meno una manifestazione. Se si dovesse adottare la logica del pm del Porto delle nebbie bisognerebbe dire che i robocop di vari corpi erano travisati e armati e dunque «presumibilmente intenzionati fin dal principio a commettere azioni illecite». Oppure che il questore, ordinando di liberare posti letto negli ospedali, avesse in mente una carneficina.

E’ l’Unione delle Camere penali, organismo che raccoglie gli avvocati penalisti, che prova a spiegare alla procura di Roma che che è «oramai consuetudine che determinate manifestazioni di piazza siano seguite da avvocati pronti ad intervenire ove i dimostranti siano fatti oggetto di palese violenza o di atti illegittimi da parte delle forze dell’ordine; che a tal fine è operativo un “Legal Team” nel quale detti avvocati, anche stranieri, sono organizzati; che i soprusi, le violenze, quando non addirittura vessazioni, nei confronti dei cittadini fermati durante il G8 di Genova ed ancor prima a Napoli, sono stati accertati con sentenze passate in giudicato; che, in particolare, nella famigerata caserma di Bolzaneto, il divieto di colloqui fra i fermati e i loro difensori disposto dalla Procura genovese consentì agli agenti di perpetrare ogni genere di violenze per più di 36 ore; che quanto sopra costituisce la dimostrazione più evidente della legittimità dell’attività svolta dai “Legal Team”, atteso che rientra nei doveri degli avvocati quello di sorvegliare anche fuori dai processi che le Autorità rispettino i diritti civili delle persone; che l’Unione valorizza tale dovere degli avvocati, dispiegando peraltro la propria attività politica nella raccolta di firme per una legge ad iniziativa popolare ed in audizioni parlamentari affinché il reato di tortura sia inserito nel nostro codice penale».

Le violenze subite in passato dai manifestanti, dunque, «rendono palesi le ragioni di cautela che inducono gli stessi – e tra loro proprio quelli meno animosi e più vulnerabili – ad assicurarsi di avere un avvocato al fianco nel caso di coinvolgimento in retate indiscriminate conseguenti a possibili disordini» – scrive l’organismo dei penalisti – «viceversa, nella vicenda in esame, il P.M. si è avventurato nella congettura di ragioni opposte ed implausibili, approfittando per ammantare di sospetti la relazione tra cittadino ed avvocato, così finendo per trasformare quello che è un rapporto professionale molto delicato, e funzionale a rendere operativo il diritto costituzionale di difesa, in un opaco patto di connivenza».

Un metodo argomentativo accusatorio che ai penalisti «appare offensivo e peraltro applica alla funzione difensiva un metro di giudizio opposto rispetto ad altre normali attività precauzionali, quali l’aver predisposto ambulanze ai fianchi del corteo o la decisione del questore di liberare i posti letto degli ospedali per fronteggiare eventuali ricoveri massicci di manifestanti». Per questo l’Unione delle Camere penali (il cui documento è stato pubblicato dall’Osservatorio repressione, presentando una formale delibera di protesta, crede che certe argomentazioni vanno respinte e stigmatizzate, come del resto ha già fatto il gip, anche perché «denotano un pregiudizio negativo di fondo verso la funzione difensiva.

Fonte: Liberazione

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quando il popolo si organizza, il sistema vacilla

L’ultimo periodo di lotte ha mostrato che il potere trema solo quando il popolo smette di obbedire.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

E’ ancora il momento di bloccare tutto!

Il 28 novembre sarà sciopero generale, coordiniamoci in tutte le città, in tutte le provincie, in tutti i paesi per bloccare ancora una volta in maniera effettiva tutto il territorio nazionale.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: Askatasuna ‘bene comune’, iniziati i lavori di riqualificazione

Entra nel vivo la trasformazione dello storico centro sociale Askatasuna di corso Regina Margherita 47 a Torino, occupato 29 anni fa e da allora perennemente sotto minaccia di sgombero, in bene comune.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“Una legge di bilancio di matrice classista” quella del governo Meloni. L’analisi del Professor Alessandro Volpi

Si accende il dibattito rispetto alla iniqua manovra del governo, in particolare su fisco e pensioni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“Piano Casa”: il governo Meloni di fronte alla crisi abitativa strutturale

In questi giorni il governo Meloni sta discutendo del “Piano Casa”. Creazione dell’Autorità per l’Esecuzione degli Sfratti, abbreviate le procedure e le tempistiche: tutto sembra aggravare una situazione di crisi abitativa già critica.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano: svendita di San Siro e Olimpiadi Invernali, tegole giudiziarie sulla città “appaltata” ai grandi eventi

La gip di Milano Patrizia Nobile ha sollevato davanti alla Consulta la questione di “legittimità costituzionale” del decreto del Governo Meloni del 2024.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Asl di Torino: un sistema di favori al servizio della politica?

L’Italia è un paese anziano e in calo demografico ma gli investimenti nel comparto sanitario e socio-assistenziale sono sempre meno.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Diritto all’abitare: presentato il DL Sfratti. Unione Inquilini: “Ennesimo attacco ai diritti di chi vive in precarietà abitativa”

La maggioranza accelera sul “Piano Casa” della premier Meloni, che in realtà è un piano…sfratti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Free Party: a tre anni dall’entrata in vigore del decreto anti-rave migliaia di giovani occupano a Campogalliano (Mo)

Violente cariche e lacrimogeni contro le persone presenti al Witchtek. Ci sono feriti e fermati.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Da Mompantero a Susa, vent’anni dopo: la fiaccolata del movimento No Tav illumina ancora la valle

Vent’anni dopo la battaglia del Seghino, la Valsusa torna a camminare insieme, fiaccola alla mano, per ribadire che la lotta non è mai finita.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Germania è in crisi e vaga nella nebbia

Le ultime notizie dal paese teutonico indicano che la sua crisi economica non si arresta ed entra ormai nel suo quarto anno.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Colpirne uno: Mohamed Shahin, il rischio deportazione e la repressione della solidarieta’ con il popolo palestinese

Un attacco che utilizza le procedure amministrative che regolano ingressi, deportazioni e centri di permanenza per il rimpatrio (CPR) per colpire e intimorire chi non gode del privilegio dei cosiddetti “giusti documenti”.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Giornata contro la violenza sulle donne: “boicottiamo guerra e patriarcato”. La diretta dalle manifestazioni

Oggi è la Giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne e la violenza di genere. Una giornata che non ha visto grandi miglioramenti, a 26 anni dalla sua proclamazione, nel 1999, da parte dell’Onu. 

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Free Shahin! Appello alla mobilitazione

Apprendiamo con grande preoccupazione del mandato di rimpatrio emanato dal ministro Piantedosi su richiesta della deputata Montaruli nei confronti di Mohamed Shahin, compagno, amico e fratello.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Ramy: a un anno dall’inseguimento mortale dei carabinieri Milano non dimentica

A Milano lunedì 24 novembre, si ricorda Ramy Elgaml, giovane ucciso al termine di un inseguimento di ben 8 km da parte dei carabinieri tra viale Ripamonti e via Quaranta, un anno fa; schianto che portò anche al ferimento, grave, di un altro giovane, Fares Bouzidi.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Torino: Mohamed Shahin libero subito!

Ripubblichiamo e diffondiamo il comunicato uscito dal coordinamento cittadino Torino per Gaza a seguito della notizia dell’arresto di Mohamed Shahin, imam di una delle moschee di Torino che ha partecipato alle mobilitazioni per la Palestina.