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Ennesimo sfratto rinviato a Viareggio

Gli attivisti e la famiglia non si sono fatti intimidire nè dall’atteggiamento arrogante e provocatorio dell’ufficiale giudiziario, che invitava la polizia ad identificare tutti i solidali giunti al presidio, nè dalla presenza della digos locale.

Il picchetto antisfratto non è arretrato davanti alla minaccia di denuncia per interruzione di pubblico servizio, neanche dopo l’arrivo dei due capi della polizia locale che hanno rinnovato la minaccia di denuncia e di uso della forza.

Sfratto rinviato di un mese dunque; dopo questo risultato il picchetto si è spostato sotto il comune denunciando l’assenza consapevole della politica locale e del commissario Mannino dal dibattito sull’emergenza abitativa sempre più affrontato in termini di ordine pubblico e non di emergenza sociale, come di fatto è.

I vigili urbani si sono schierati in forze davanti al portone del comune impedendo alle famiglie sottosfratto di salire, dimostrando per l’ennesima volta la distanza siderale tra i bisogni della cittadinanza e il palazzo. Sono stati accesi fumogeni e appesi striscioni che recitavano: “il diritto alla casa ci è negato dal comune e dallo stato” e “I diritti non si sfrattano”

La situazione emergenza abitativa a Viareggio è sempre più drammatica.

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