InfoAut
Immagine di copertina per il post

Dall’avere visibilità all’essere usati per avere visibilità

 

Oggi siamo stati usati, presi in giro, i lavoratori Beltrame hanno dato visibilità a quegli sciacalli che non aspettavano altro che apparire per farsi campagna elettorale o perchè da troppo tempo non considerati. Oggi è andato in scena il teatrino di chi nel PD cerca visibilità sulle spalle dei lavoratori in difficoltà. Invece di portare solidarietà nei giorni scorsi (da martedì è iniziata la sesta settimana di presidio permanente) hanno sfruttato il corteo indetto da FIM e UILM con la partecipazione della FIOM per esibirsi davanti a tv e giornali. Alla fine visti i tempi tutto fa campagna elettorale!

Una manifestazione che avrebbe dovuto portare centinaia di persone per strada si è rivelata un vero flop; oltre agli amministratori locali nessun cittadino ha partecipato. Tutto questo non stupisce e sinceramente non ci si poteva aspettare altro vista la totale incapacità di FIM e UILM ad organizzare sia praticamente (come mai qualche sindaco è stato contattato direttamente, mentre altri no?), che logisticamente (come mai Borgone come arrivo del corteo e non Bruzolo o San Didero, visto che la fabbrica sorge a metà di questi due comuni?) e a dare un significato ad un corteo che se fosse stato organizzato a dovere avrebbe dovuto accogliere centinaia di persone oltre ai lavoratori.

Bisogna capire che se non si creano collaborazioni, non si instaurano rapporti e non si creano contatti con la popolazione locale la nostra battaglia sarà persa in quanto la fabbrica deve essere patrimonio della comunità in cui sorge. Quindi ci dobbiamo guardare attorno e creare legami con chi lotta come noi e aggiungere altri alla nostra lotta, che oltre ad avere come obbiettivo la tutela del posto di lavoro si spinge un po’ più in la’, cercando di cambiare questa società basata sul concetto capitalista dello “sfrutta, inquina e scappa” che permette utili sempre maggiori agli imprenditori.

Calerei un velo pietoso sulle dichiarazioni di Porchietto e Ferrentino in quanto il lavoro non si baratta con ammortizzatori sociali che arriverebbero dalle compensazioni per costruire il TAV, opera dannosa per salute e ambiente e che sottrae risorse pubbliche a sanità e istruzione.

Alla fine anche qui PD e PDL dimostrano di essere partiti gemelli, dimenticandosi che il lavoro è un diritto e non va mai inserito in un ricatto.

San Didero 4-3-2013
Maicol Richetto

da LaVallecheResiste

 

Il comunicato Cobas Beltrame

La situazione dell’Acciaieria Beltrame di San Didero sta diventando sempre più drammatica per i 360 lavoratori dello stabilimento e per le loro famiglie.

Da una parte il Gruppo Beltrame ha ormai fatto capire di considerare il mercato siderurgico italiano come secondario se non residuale, e che altri sono i mercati in cui investire centinaia di migliaia di euro, come Francia e Argentina.

Dall’altra questa ennesima chiusura di attività investe una Val di Susa già fortemente penalizzata dalle politiche di deserto industriale e dalle grandi opere di sperpero di denaro pubblico e di devastazione ambientale e sociale.

Oggi difendere il posto di lavoro dei dipendenti Beltrame significa stare a fianco di lavoratori colpiti due volte, nel loro futuro occupazionale e nel territorio in cui vivono.

A loro serve solidarietà vera e concreta, sostegno effettivo in una battaglia sempre più difficile.

Quello che a loro invece non serve è che vi sia chi rimesta nel torbido e – come l’assessore regionale Porchietto – cerchi di approfittare della situazione per creare una frattura tra i lavoratori Beltrame e la popolazione della Valle di Susa proponendo come ammortizzatori sociali i fondi compensativi per chi accetta il Tav, ovvero un progetto devastante che ha ormai ampliamente dimostrato di non garantire alcuna occupazione se non lavoro servile, intriso di mafia e consentito solo da una occupazione militare.

Di questi protettori sicuramente non ne abbiamo bisogno.

San Didero, 4 aprile 2013

Cobas BELTRAME
Confederazione COBAS Torino

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

beltrameval susa

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stop al riarmo, contro il Partito della Guerra. Organizziamoci verso e oltre il primo maggio

Le parole d’ordine uscite dall’assemblea per la costruzione dello spezzone del primo maggio torinese parlano chiaro: organizzarsi per stoppare il riarmo generale, contrastare il partito della guerra

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Pan, se ne è andato un bandito torinese

Ieri è scomparso Pancrazio Chiruzzi, storico bandito torinese. Detto Pan ha esercitato il “mestiere” di rapinatore realizzando svariati colpi, alcuni dei quali ritenuti impossibili o impensabili. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosa sta succedendo in Serbia?

Sabato 15 marzo a Belgrado si è svolta la più grande mobilitazione della storia della Serbia, che ha visto la partecipazione di oltre 800.000 persone provenienti da tutto il paese, in gran parte studenti e studentesse.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Straordinario Newroz: crowdfunding per la manutenzione straordinaria dello spazio sociale!

Lo Spazio Antagonista Newroz è sempre stato un punto di riferimento a Pisa per le lotte sociali e per una cultura alternativa alla logica del profitto. Nei 26 anni da quando è nato, generazioni intere di militanti, musicisti, collettivi, hanno attraversato gli spazi del centro sociale autogestito, rendendone possibile l’esistenza. Oggi, il Newroz ha bisogno di importanti interventi strutturali: se lo vuoi sostenere, anche tu puoi donare un contributo!

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Argentina: Repressa brutalmente manifestazione dei pensionati contro la povertà

I pensionati argentini hanno marciato ancora una volta verso il Parlamento ma questa volta erano accompagnati anche dai tifosi delle squadre di calcio, che hanno deciso di dare il loro sostegno nella denuncia alla costante repressione che subiscono ogni mercoledì quando chiedono il miglioramento delle loro condizioni di vita di fronte alla crescente miseria.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

A Steu, partigiano di Valle Susa

Ad un anno dalla sua scomparsa, siamo consapevoli che non ci saranno mai parole giuste o sufficienti per riuscire a rendere il giusto omaggio a Stefano Milanesi, Steu, per ricordare l’uomo e il compagno che è stato.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stefano e Rosa

Chiara Sasso, In Rosa, prima edizione 1986, Edit. Tipolito Melli, Susa; seconda edizione 2024, pp. 124 di Sandro Moiso, da Carmilla Un anno fa Stefanino o “Steu” Milanesi ha abbandonato questo pianeta alla ricerca di un luogo migliore in cui continuare a vivere, lasciandoci tutti più soli. Accompagnati, però, dal ricordo e dall’esempio di un militante […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo resiste

Dopo il week end di mobilitazione nel quartiere Quarticciolo è tempo di alcune valutazioni su questo passaggio importante.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Caro bollette: “inefficace il decreto varato dal governo per contenere i costi di gas e energia” dovuti in gran parte ancora da dinamiche speculative

I prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica e del gas continuano a crescere, creando forti difficoltà alle famiglie.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo: in migliaia in piazza per difendere e cambiare il quartiere

Ieri si è svolto a Roma il corteo popolare “Cambiamo davvero il Quarticciolo”. La manifestazione, partecipata da migliaia di persone è stata una risposta alla decisione del governo di applicare anche al quartiere romano il cosiddetto “Decreto Caivano”. Abitanti della borgata, progetti sociali, parrocchia, realtà cittadine, movimenti sociali si sono incontrati nelle scorse settimane per […]

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Acqua di montagna: la salute ci guadagna? 

Con questo articolo dal titolo amaro desideriamo dare spazio al sit in organizzato a Bussoleno dal Comitato L’Acqua SiCura di venerdì 24 gennaio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Settimana di lotta in Val Susa dal 31 agosto al 5 settembre

Da pochi giorni si è conclusa una lunga settimana lotta, socialità, dibattiti e discussioni nella Valle che Resiste.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stefanino Milanesi, una vita per la lotta

Uno dei più noti compagni e protagonisti delle lotte comprese tra gli anni Settanta e quelle odierne del popolo NoTav se n’è andato, improvvisamente.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Pfas: acqua potabile contaminata in città metropolitana e in Val Susa.

E’ uscito da pochi giorni il nuovo rapporto di Greenpeace in merito ai dati sui cosiddetti “inquinanti eterni”: i pfas, i quali contaminano le acque di ben più di 70 comuni nel territorio della città metropolitana di Torino e della Val Susa.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Salvini: i ministri passano, i No Tav restano

Oggi, nel giorno previsto per la visita di Salvini al cantiere di Chiomonte, i No Tav si sono dati appuntamento per contestare la presenza del ministro all’inaugurazione del tunnel di base e il passaggio di testimone alle ditte appaltatrici.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Duro colpo alla lobby del Tav

Pare che in quest’ultimo mese siano state sanzionate alcune delle ditte responsabili della devastazione nella nostra Valle.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

L’emergenza perenne dei baschi verdi in Val di Susa

Si va a chiudere così un altro anno difficile per i paladini difensori del grande spreco dal nome TAV nuova linea Torino Lione. Scopriamo, se ancora ce ne fosse bisogno, che i soldatini a difesa delle recinzioni in val di susa sono stanchi e stufi.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Emilio Scalzo torna libero, ma la Val Susa è più che mai sotto assedio

In quell’occasione i gendarmi, disseminati sui sentieri di montagna per impedire lo sconfinamento in terra “francese”, avevano attaccato pesantemente i manifestanti con lacrimogeni e bombe stordenti.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Repressione quanto (ci) costi: 30 milioni di filo spinato in Val Susa

A Maurizio Bufalini (nomen omen), eterno direttore generale prima di LTF e ora di TELT, l’infame compito di presentare il conto di questa infinita militarizzazione del territorio. A quanto dichiarato in aula sarebbero stati spesi circa 30 milioni di euro (!!!) in 10 anni.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Caselette: un’area protetta per lo smarino del TAV

Centinaia di metri di recinzione sono stati smontati a Caselette, attorno alla cava nella quale verrà depositato parte del materiale proveniente dal cantiere di San Didero.