InfoAut
Immagine di copertina per il post

Conviene ammalarsi molto?!…gli effetti del modello Marchionne

Da una parte in Cnh (l’azienda che produce trattori) sono stati tagliati gli stipendi ai lavoratori in malattia, in particolare a quelli che subiscono malesseri di breve durata; invece alla Ferrari vengono cambiati gli orari dal giorno alla notte, senza nessuna consultazione che passi attraverso le classiche assemblee dei lavoratori.

 

Proviamo ad entrare nel dettaglio.

 

In seguito alla denuncia della Fiom-Cgil impariamo che alla Cnh sono stati apportati tagli della busta paga a decine di lavoratori che hanno dovuto richiedere assenze per malattie brevi, quelle “che vanno da uno a cinque giorni negli ultimi 12 mesi”. E’ una procedura che deriva dal nuovo contratto Fiat, che non vede la firma della Fiom-Cgil, ma che ha visto iniziare questa pratica all’interno dello stabilimento Magneti Marelli di Crevalcore. Ben presto toccherà anche a Ferrari e Maserati.

Riportiamo le dichiarazioni di Fernando Siena della Fiom per capire meglio cosa comporta questa decurtazione di stipendio, che ha come contraltare il fatto che l’a.d. Marchionne di Fiat-Chrisler ha ottenuto per il 2012 un aumento di stipendio del 50%, ovvero 7,4 milioni di euro rispetto ai 5 milioni del 2011: “Nelle lettere viene riportato l’art.24 del capitolo assenteismo-versione B: ‘qualora a gennaio 2013 (…) il tasso di assenteismo medio per malattia riferito al secondo semestre 2012 non è sotto il 4% verrà applicata la disciplina B’ del contratto stesso, che prevede la decurtazione dei primi 2 giorni di malattia per periodi di malattie brevi, sino a 5 giorni, che precedono o seguono festività o ferie o il giorno di riposo settimanale'”. “Stimiamo che il taglio possa andare dai 60 euro a qualche centinaia di euro a seconda dei periodi di assenza, dei livelli di inquadramento e turni di lavoro”, spiega Siena. Un danno significativo se si tiene conto dei salari medi dei lavoratori che si aggirano intorno ai 1.300-1.400 euro mensili. “Si tratta di un vero e proprio attacco ai diritti dei lavoratori ammalati – continua Siena – si perde una conquista storica, il diritto alla retribuzione dei primi 3 giorni di malattia appunto, e si spingono i lavoratori (per non perdere salario) ad andare al lavoro anche se ammalati, o paradossalmente ad allungare i periodi di malattia stessa di almeno 6 giorni”.

 

Ma cosa sta succedendo in Ferrari?

In questi mesi ha fatto notizia la questione dei premi di produzione di oltre 7000 euro da elargire in tre anni e di uno stabilimento che non conosce crisi visto che l’ordinativo del nuovo modello sfornato in questi giorni è pari al doppio della produzione prevista considerando un prezzo di 1,3 milioni di euro a macchina. Questo premio di produzione, che viene elargito in modo unilaterale con fondi che erano stati accantonati in passato e non consegnati, è il prezzo che l’azienda paga per far passare il principio per cui i lavoratori non possono parlare delle condizioni interne, ma si trovano costretti a subire un accordo con contenuti normativi più volte bocciati.

Infatti la polpetta avvelenata è arrivata puntuale come le tazzine di caffè di Andreotti: il cambio d’orario senza un confronto con i lavoratori, i quali da oltre due settimane chiedono insistentemente di poter svolgere un’assemblea nell’area “polo motore” per discutere delle modifiche degli orari di lavoro, incontro che i sindacati Fim Uilm Fismic firmatari del contratto separato – secondo la Fiom – negano.

Anche qui, per maggiore chiarezza, riportiamo le prese di posizione della Fiom-Cgil: “Si stanno introducendo modifiche consistenti all’orario di lavoro, anche a partire dall’introduzione del turno notturno, senza la condivisione di tutti i lavoratori dei reparti interessati (fonderia, meccanica, sale prove motori e montaggio motori), ma calandoli dall’alto sulle loro teste”. Per questi motivi, nei giorni scorsi, è partita spontaneamente una raccolta di firme per chiedere a Fim, Uilm e Fismic l’assemblea. “Ma per questi sindacati – attacca la Fiom – 150 lavoratori firmatari non sono degni di attenzione!”.“Si passa dai turni diurni di 7 ore e 30 minuti pagati 8 ore a turni di 8 ore pagati 8 ore e 30 minuti a normale retribuzione (senza conteggiare come straordinario la mezz’ora aggiuntiva). Il terzo turno, quello notturno, non viene riconosciuto come lavoro disagiato: si passa infatti dalle 7 ore pagate 8, alle 8 ore retribuite 9. C’è una maggiorazione economica, ma non la riduzione oraria, bensì l’aumento strutturale dell’orario di lavoro”.

 

Riportati gli aspetti tecnici, stupisce ancora una volta la Fiom che caparbiamente cerca di ottenere un tavolo di confronto con un soggetto che vuole eliminarla, rimanendo ancorata a logiche concertative che, specialmente in questa fase, non possono più stare in piedi.

 

E’ evidente che per certe realtà lavorative esperienze come quella della logistica non rientrino nell’orizzonte del possibile. Sembra che quegli ambienti si ostinino a restare per sempre legati a scelte che con un sindacato di lotta non hanno nulla da spartire; come un disco incantato, chiedono di partecipare al governo del mondo del lavoro con una strategia, la cui inefficacia è confermata anche dai risultati che il loro partito di riferimento (grande fautore della stessa) ha raccolto alle ultime elezioni. Ci riferiamo a quel PD targato Bersani, tanto caro alla Camusso.

 

Infoaut _Modena

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

cnhferrarifiatfiomModena

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La contraddizione ecologica e l’opposizione alla guerra: riflessioni sulla mobilitazione contro il G7 Ambiente e Energia.

Le giornate di mobilitazione appena trascorse e quelle che abbiamo di fronte ci dicono alcune cose rispetto alle tendenze dell’oggi, dei soggetti che si muovono, delle lotte che si intrecciano. Prima di pubblicare il contributo di notav.info che ritorna sulle ragioni della mobilitazione verso il G7 Ambiente Energia di Venaria e sulla cronaca delle giornate di lotta, diamo alcuni spunti di riflessione..

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un appello a difesa del Servizio Sanitario Nazionale.

E’ uscito un appello firmato a nome di quattordici personalità nell’ambito della sanità e della scienza per tutelare il servizio sanitario nazionale, qui è possibile leggerne il contenuto.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sgomberi al Quarticciolo. In borgata nessuna persona resta sola.

Ieri mattina 3 famiglie della borgata sono state sgomberate da ATER e dalla Prefettura di Roma. Una ragazza incinta, una donna sola con due figli, persone in attesa di una casa popolare da decenni. Persone che abitano in quelle case dal 2002. Persone che pagano la colpa di non potersi permettere una casa. Non veniteci […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il Fentanyl e la dolorosa condizione umana

Il dilagante consumo di fentanyl negli Stati Uniti rappresenta certamente «un dramma americano», come si legge negli ultimi due anni sui quotidiani

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quando tagliava l’erba risparmiava i fiori. Le parole della madre di Stefano

Sono rimasta molto colpita dall’enorme affetto che in questi giorni tutti mi hanno dimostrato e voglio ringrazio tutti. Il legame con Stefano era totale, in simbiosi, a lui avevo trasmesso tutto, purtroppo anche le mie allergie, i problemi di tiroide.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stefanino Milanesi, una vita per la lotta

Uno dei più noti compagni e protagonisti delle lotte comprese tra gli anni Settanta e quelle odierne del popolo NoTav se n’è andato, improvvisamente.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Ste, che la terra ti sia lieve

Se ne è andato Stefano, compagno, No Tav. Come redazione di InfoAut ci uniamo al ricordo del movimento No Tav ed esprimiamo tutta la nostra vicinanza ed affetto ad Ermelinda, ai compagni ed alle compagne che hanno condiviso le piazze, le strade ed i sentieri di montagna con Stefano.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Giocate, giocate! L’azzardo del Governo

Il gioco d’azzardo nel nostro Paese non conosce crisi e la crescita del gioco online sembra sempre più inarrestabile. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Roma: morta a 75 anni Barbara Balzerani

In carcere e poi fuori la Balzerani ha riletto a lungo la storia – personale e collettiva – degli anni ’70 e ’80, attraverso molti incontri pubblici, prese di posizione e soprattutto con numerosi libri.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano 2-3 marzo 2024: assemblea nazionale dei movimenti per il diritto all’abitare

La fase economica, sociale e politica che stiamo vivendo racchiude in sé tutte le contraddizioni che il sistema capitalistico porta in seno.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Stellantis senza freni

Le ore successive allo sciopero del settore automotive a Torino sono state sorprendenti: i media hanno annunciato l’aumento dei compensi che si sono riservati i vari dirigenti del gruppo Stellantis, in primis il Ceo Tavares.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Modena: il carabiniere violento già indagato per la morte di Taissir Sakka

Uno dei due carabinieri ripresi nel violento arresto ai danni di Idrissa Diallo il 13 marzo a Largo Garibaldi a Modena è già indagato per la morte di Taissir Sakka avvenuta il 19 ottobre 2023 sempre a Modena

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Addio Pasquale, compagno generoso ed instancabile

Apprendiamo con amarezza che per un malore improvviso è venuto a mancare Pasquale Lojacono.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Genova: corteo con i lavoratori Ansaldo che rischiano 7 anni di carcere per blocco stradale

Un grande striscione con scritto “siamo tutti Ansaldo” apre il corteo di oltre mille persone in solidarietà dei 16 lavoratori denunciati durante lo sciopero del 13 ottobre 2022 a difesa dello storico stabilimento genovese, culminato con l’occupazione dell’aeroporto e scontri con le forze dell’ordine.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

L’anomalia giudiziaria modenese

Alla luce delle centinaia di imputazioni che nel giro di pochi anni hanno coinvolto militanti, lavoratori e lavoratrici nel modenese, pubblichiamo la segnalazione ricevuta di una iniziativa pubblica che si terrà sabato 25 novembre a Modena per richiamare l’attenzione sul livello repressivo a cui si è giunti in città.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Strage nel carcere Modena: chiesta archiviazione per 120 agenti della polizia penitenziaria

La procura di Modena ha chiesto l’archiviazione per i 120 agenti della polizia penitenziaria che sono accusati di reato di tortura e lesioni personali aggravate in concorso in relazione al fatti avvenuti l’8 marzo del 2020.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Le pesantissime condizioni di lavoro nell’industria delle carni a Modena

C’è un conflitto tra fornitori di manodopera che pagano i lavoratori a ore – come da contratti stipulati – e l’azienda con la quale i fornitori hanno accordi di produzione legati alla quantità di carne lavorata, di conseguenza l’aumento dell’intensità di lavorazione è giustificato per il raggiungimento di quel tot di produzione necessario a pagare i dipendenti.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Sorvegliare e punire, anche a sprezzo del ridicolo. Succede a Modena

Perché la digos spia due pensionati modenesi? La denuncia del Comitato Verità e Giustizia per i Morti di Sant’Anna

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Liberə Tuttə – Corteo anticarcerario a Modena 12/03

Domenica 12 Marzo – ore 14.00 | Piazzale Primo Maggio – MODENA

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Modena: sciopero provinciale Si Cobas per il maxi-processo Italpizza. In 66 alla sbarra

Il sindacato di base Si Cobas ha promosso per la giornata di ieri, lunedì 20 febbraio, a Modena, uno sciopero provinciale in occasione di una nuova udienza del maxi-processo Italpizza, che vede alla sbarra decine di operai, sindacalisti e solidali: 66 imputati per gli scioperi, vittoriosi, del 2018 e 2019 che costrinsero l’azienda a rinunciare […]