InfoAut
Immagine di copertina per il post

No alla commissione statuto, no alla riforma Gelmini!

Oggi verso le 9 e mezza di mattina un centinaio di persone tra studenti, precari e ricercatori ha bloccato l’audizione della Commissione Statuto in programma nei confronti del C.d.A. dell’Ateneo che si stava svolgendo in Rettorato. Mentre era in corso il blocco una ventina di docenti solidali (i “docenti preoccupati”) sostenevano pubblicamente l’iniziativa inscenando un presidio all’ingresso del rettorato garantendo la comunicatività con la zona universitaria. Gli autori dell’azione denunciavano la volontà dei vertici dell’Ateneo di dare attuazione ai dettami della riforma tramite il percorso autoreferenziale della Commissione Statuto, incassando la solidarietà e la complicità dei rappresentanti del personale ATA all’interno del C.d.A. e ottenendo infine la sospensione e il rinvio delle audizioni.

“Non ce ne andremo finchè non se ne andranno tutti” è questo lo slogan con cui sono entrati nella sala dell’VIII Centenario gli studenti e i precari che hanno poi affermato chiaramente la volontà di andare avanti ad oltranza nell’impedire che lo Statuto possa essere redatto e di conseguenza che il Rettore debba dimettersi e l’Ateneo essere commissariato.

Il comunicato di studenti, precari e docenti sull’iniziativa di oggi:

Oggi in tanti studenti, precari, docenti abbiamo interrotto la programmata audizione della Commissione Statuto in Consiglio di Amministrazione dell’Università. Abbiamo sottolineato sin dall’approvazione del ddl Gelmini nell’autunno scorso che la battaglia per impedirne l’applicazione reale non avrebbe avuto pausa.

La Commissione Statuto, nominata in maniera monarchica a marzo dell’anno scorso dal Rettore, è il simbolo della volontà dell’Ateneo di non mettere in critica i tagli, i licenziamenti, l’attacco alla qualità dei saperi di cui consiste il piano di Gelmini e Tremonti. Peraltro sottolineiamo l’assoluta mancanza di trasparenza che caratterizza i lavori di questa Commissione e la parzialità della sua composizione.

Obiettivo è a questo punto, vista la chiara volontà degli organi accademici, rettore in primis, di andare avanti con l’applicazione della riforma, impedire che a luglio l’università abbia il suo statuto e di conseguenza che l’Ateneo sia commissariato. Abbiamo più volte denunciato la necessità che il Rettore prendesse posizione e si dimettesse; ovvia risposta, il silenzio e il tirare dritto, attaccando di fatto i diritti dei tanti studenti, ricercatori, docenti e tecnici-amministrativi che subiranno le conseguenze di questa riorganizzazione dell’Università.

Continueremo nei prossimi mesi a dare battaglia e ad allargare il più possibile il fronte della protesta, consci dell’importante presa di coscienza di molti settori dell’università.

Studenti precari e docenti dell’Università di Bologna



Il comunicato che lanciava l’iniziativa:

Tutt* in consiglio di amministrazione dell’Unibo!

 

L’importantissima mobilitazione autunnale contro la riforma Gelmini e per fare cadere il governo Berlusconi, amico dei dittatori mediorientali e feroce distruttore delle nostre possibilità di futuro, si trova ora in un nuovo scenario: il ddl ha avuto l’approvazione del Parlamento. Ora inizia una partita cruciale: bloccare la sua applicazione reale.

Non vogliamo che sia nel chiuso dei palazzi che si decida delle nostre vite e del nostro futuro.

Il Rettore di Bologna è sempre stato complice e compiacente verso l’approvazione della riforma Gelmini e di fatto inserito in una partita fra burocrazie per avere più fondi rispetto ad altri atenei piuttosto che schierarsi contro i tagli e l’ulteriore degradazione della vita nelle università.
Da almeno due anni il Magnificissimo Dionigi si è caratterizzato per l’applicazione di un governo autoritario dell’ateneo ed è stato sordo a qualsiasi istanza, da quelle dei ricercatori e dei precari, a quelle degli studenti.

Ancora a fine dicembre sono state chieste le sue dimissioni di fronte allìapprovazione parlamentarei: risposta il silenzio.

Crediamo sia giusto bloccar l’applicazione del ddl Gelmini dentro l’università e che questo sia possibile: boicottando il cammino di organismi – nominati in maniera monarchcia come la Commissione statuto, incaricata di scrivere la nuova “costituzione” dell’Ateneo di Bologna sotto i dettami della Gelmini – che introdurranno forme ancora più pervasive di aziendalizzazione della cultura e del sapere, e ancora più precarietà nelle nostre vite di studenti e precari.

L’ultimo rapporto AlmaLaurea mostra come la nostra università e la nostra scuola non solo impediscono ogni forma di mobilità sociale,ma anche quanto siano di fatto fondate sul lavoro nero (il nostro) e sulla creazione di saperi tutti finalizzati alle esigenze del mercato.

Bloccare la Gelmini negli atenei, portare al commissariamento dei Rettori complici di questa gestione della crisi come Dionigi, è un passo importante per far compiere un nuovo movimento avanti alla mobilitazione del sapere e mettere nuovamente in crisi il governo Berlusconi; ed incidere veramente sulle nostre vite.

Il 15 marzo si terrà un consiglio di amministrazione con la commissione statuto : dalle ore 9 in piazza Scaravilli presidio per entrare tutt* in c.d.a. e boicottare questo meccanismo dell’Università-Azienda.

APPUNTAMENTO MARTEDI’ 15 MARZO
ORE 9 PIAZZA SCARAVILLI
Student* e precar*

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

Bolognauniversità

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Piano strategico per le aree interne: la fine dei paesi calabresi

Nel nuovo piano strategico per le aree interne il governo Meloni ha appena sancito il coma irreversibile di molti borghi periferici.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Fratture: appunti da Milano. Disertare la guerra, resistere in città. Verso il corteo del 3 luglio

Domani, giovedì 3 luglio, scenderemo in piazza a Milano per il corteo per il diritto all’abitare. Obiettivo di questo articolo è inquadrare brevemente il contesto storico e politico nel quale ci muoviamo e, quindi, in che rapporto si collocano le lotte sociali con i mutamenti che lo stato di guerra porta con sé. La situazione […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lettera di Luca dai domiciliari: Sardinnia libera, Palestina libera.

Venerdì 13 giugno la questura di Cagliari ha posto il compagno Luca agli arresti domiciliari. È accusato di aver lanciato un petardo durante una manifestazione per la palestina e in particolare contro l’esercitazione militare “joint stars”. Riceviamo e pubblichiamo la sua lettera dagli arresti domiciliari. Per me la resistenza palestinese non ha il solo merito […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Italia: una società anziana, malata e sempre più diseguale

Due recenti rapporti ci offrono un affresco delle condizioni in cui versa la società italiana, disegnando uno scenario di forti diseguaglianze, frammentazione sociale e crisi demografica.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Briosco dice No all’Italian Raid Commando nella scuola del paese

A Briosco, paesino di poche migliaia di abitanti in Brianza, si è tenuta la 37esima edizione dell’Italian Raid Commando ossia una esercitazione militare cammuffata da competizione/allenamento da svolgersi nella palestra della scuola, resasi disponibile per l’accoglienza, oltre che nei boschi circostanti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Falerna: uomo muore per strada dopo aver trovato la guardia medica chiusa

La vicenda di Falerna, in cui un uomo muore davanti alla guardia medica chiusa, rappresenta una realtà drammatica e simbolica della situazione della Calabria, dove gli interessi privati hanno divorato i servizi essenziali. da Addùnati Questo episodio non è un caso isolato, ma la conseguenza di anni di abbandono, tagli e decisioni politiche sbagliate frutto […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Libertà per Tarek,Anan, Ali e Mansour. Libertà per il popolo palestinese

Riceviamo e pubblichiamo da compagne e compagni di Roma questo appello in solidarietà a Tarek Dridi, Anan, Alì e Mansour. Mercoledì 21 si invitano tutt a partecpare al presidio in solidarietà al tribunale a L’Aqula per il procecesso di Anan, Alì e Mansour, mentre giovedì 22 al faro del gianicolo si porterà solidarietà a Tarek […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stop Riarmo: assemblea pubblica a Torino

Riprendiamo l’indizione dell’assemblea pubblica e segnaliamo il percorso di Stop Riarmo che si sta sviluppando a Torino.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In ricordo di Sara Marzolino

La redazione di Infoaut si unisce al Movimento No Tav nel ricordo di Sara, giovane compagna reggiana che ci ha lasciati ieri.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

«Denunciateci tutti». I metalmeccanici sfidano il decreto sicurezza

A Bologna al corteo dei metalmeccanici i lavoratori bloccano la tangenziale violando il dl Sicurezza. In diecimila rischiano la denuncia

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Bologna: migliaia di antifascisti/e in piazza contro Casapound e la Rete dei Patrioti

AGGIORNAMENTO LUNEDì 11 POMERIGGIO – Una ricostruzione delle manifestazioni di sabato 10 novembre, le valutazioni politiche e le mobilitazioni in programma per questa ultima settimana di campagna elettorale in Emilia Romagna, dove domenica 17 e lunedì 18 novembre si voterà per rinnovare Presidente e Consiglio regionale, con Federico della redazione emiliano-romagnola di Radio Onda d’Urto. Ascolta o […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: ancora cariche, polizia e sradicamento delle piante al Parco don Bosco.

Ancora tensione a Bologna al parco Don Bosco, dove abitanti e manifestanti protestano da mesi per evitare il taglio e l’abbattimento di oltre 70 alberi.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

DA CHE PARTE STAI? Per la fine immediata delle 23 misure cautelari contro compagne e compagni di Bologna

Dal 4 giugno 23 persone, attive nei movimenti sociali di Bologna, sono sottoposte a misure cautelari, 13 di loro hanno ricevuto un divieto di dimora, ossia il divieto di poter entrare in città.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Aggressione repressiva alle lotte a Bologna!

Da questa mattina è in corso la notifica di 22 misure cautelari nei confronti di compagne e compagni di Bologna, e altre decine e decine di notifiche di indagine.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: provocazione della celere in piazza Scaravilli, ma le tende per Gaza resistono e si moltiplicano

L’”acampada” per la Palestina allestita in Piazza Scaravilli a Bologna, nell’ambito della cosiddetta “intifada degli studenti”, è stata attaccata dalla celere nella serata di venerdì 10 maggio, al termine di un corteo dimostrativo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Intifada Studentesca: le tende per Gaza stanno diventando un movimento globale

A quasi sette mesi dallo scoppio della guerra a Gaza, in numerose università del mondo sta montando la protesta degli studenti contro la risposta militare di Israele.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: un “mondo a parte” che non si lascerà mettere tanto facilmente da parte

Breve reportage sulla grande assemblea che si è tenuta l’altro ieri al parco Don Bosco: centinaia le persone accorse dopo il rilascio senza misure cautelari del diciannovenne arrestato la notte prima.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: giovane aggredito e picchiato dai Carabinieri al Parco Don Bosco.

Nella “democratica Bologna” tre volanti dei carabinieri aggrediscono e picchiano un giovane all’interno del parco Don Bosco.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: dopo le cariche all’inaugurazione dell’anno accademico, occupato il rettorato

Occupato il rettorato dell’Università di Bologna. L’iniziativa si inserisce all’interno della “Israeli Genocide Week”, settimana di solidarietà e mobilitazione nelle Università contro il genocidio in corso a Gaza, promossa dai Giovani Palestinesi d’Italia.