InfoAut
Immagine di copertina per il post

Manicovid. L’anniversario della legge 180 e il rischio di psichiatrizzare la pandemia

||||

L’Organizzazione mondiale della sanità ha nuovamente lanciato un “allarme salute mentale”: la pandemia sta già determinando e accrescerà sempre più ansia, depressione, abuso di sostanze, dipendenze, esposizione alla violenza, separazioni affettive e lutti, rischio suicidi. Non è il primo richiamo dell’Oms né l’unico sul tema, si stanno succedendo infatti studi, ricerche, comunicazioni sulle conseguenze psichiche della quarantena. Mario Maj, direttore del dipartimento di psichiatria dell’università della Campania “Luigi Vanvitelli”, ha dichiarato all’Ansa: «Le autorità devono essere consapevoli di questa nuova emergenza che si sta profilando, e considerarla nei programmi per affrontare la fase 2 della pandemia. Da segnalare sono i quadri gravi di depressione, con vissuto di insopportabile preoccupazione per il futuro […]. Ascoltare queste persone non è sufficiente, bisogna intervenire con gli strumenti propri delle professioni della salute mentale per ridurre il disagio ma anche promuovere la resilienza».

Potrebbero sembrare dichiarazioni di buon senso, tra l’altro ampiamente condivise da tanti. Eppure, pare necessario porre delle questioni. Non tanto perché Maj è stato tra i maggiori propugnatori di un paradigma biologistico della psichiatria, e artefice, con tanti altri, dell’espulsione dal sistema di formazione universitario delle questioni poste dal movimento basagliano e dal processo di deistituzionalizzazione realizzato in Italia. Ci chiediamo, soprattutto, se non esista, in questo quadro, il rischio di quelli che, con Illich, abbiamo imparato a definire processi di medicalizzazione iatrogena di “una società morbosa nella quale il controllo sociale della popolazione da parte del sistema medico diventa un’attività economica fondamentale”.

Se è certamente reale la sofferenza psichica determinata da questa pandemia, tuttavia, il rischio concreto è quello di psichiatrizzarne tanto le conseguenze quanto le risposte messe in campo. La sofferenza psichica si determina, innanzitutto, come riflesso delle condizioni di vita della persona, ancor di più in questo periodo a fronte di deprivazioni, povertà, isolamento. Se quindi è necessario un programma integrato (sociale, economico, sanitario) di interventi a sostegno delle persone, sarebbe invece grave delegare ai “saperi psi” l’individuazione e la denominazione di nuove (ma sempre identiche nella loro definizione organicistica) forme di sofferenza, rischiando ulteriori etichettamenti, da inserire tra i disturbi dei manuali diagnostici e dei prontuari medici da prescrizione. Ancora più grave sarebbe affidare, ancora una volta, alla psichiatria il mandato di una risposta disciplinare volta a sedare i sintomi (farmacologicamente e meccanicamente) e contenere le manifestazioni più eclatanti di sofferenza. È questo il ruolo che storicamente ha svolto la medicina mentale asilare, ruolo che è stato messo in discussione dal movimento basagliano e dal processo di superamento dei manicomi, ma che ancora torna a ripresentarsi attraverso il “il fascino indiscreto dell’internamento”, nonché in molte prassi e logiche adottate nei servizi territoriali. Come troppo spesso accadeva già prima del Covid, anche nel corso di questa pandemia sono stati denunciati casi di trattamenti sanitari obbligatori (Tso) utilizzati fuori dal perimetro normativo, quindi commettendo abusi, con i servizi ospedalieri psichiatrici ridotti a contenitori di devianza in cui le persone vengono sedate e legate.

In Sicilia, a Ravanusa, un ragazzo è stato sottoposto a un Tso su cui è intervenuto anche il Garante nazionale per i diritti delle persone detenute, definendolo «quantomeno irrituale» e chiedendo informazioni sia sulle modalità d’attuazione, sia sul successivo ricovero ospedaliero. Se sull’esecuzione del Tso, anche a seguito della pubblicazione di alcuni video, molto si è scritto e si dovrà attendere l’esito di tutti i riscontri in corso, ci pare importante soffermarci su quanto accaduto nel reparto di psichiatria, dove sembra riproporsi una triste routine di questi luoghi. Dopo cinque giorni dal ricovero, raggiunto telefonicamente, il ragazzo, con la bocca impastata dai farmaci, è riuscito a dire: «Sono chiuso nelle mani e nelle braccia e non mi posso muovere». Perché in quel Sevizio psichiatrico di diagnosi e cura (Spdc) l’avevano contenuto, fisicamente e farmacologicamente, come affermato, il giorno precedente, dallo stesso responsabile del reparto, interpellato telefonicamente dal fratello/avvocato del ragazzo (la registrazione è stata diffusa dallo stesso legale): «Con suo fratello per ora non può parlarci perché dorme. Ci parlavo io una mezz’oretta fa e già andiamo meglio, siamo rimasti che se lui oggi è collaborante, tranquillo, da domani già rimuoviamo la contenzione». Quindi il fratello chiede: «La contenzione vuol dire che è legato?». Lo psichiatra risponde: «Si, perché si strappava il catetere, si strappava la flebo, praticamente si faceva male. Quindi lo stiamo tutelando da sé stesso […], per ora non può parlare con lui perché tanto sta dormendo e non abbiamo un cordless. Però domani già si potrà… Per ora dorme». Allora il fratello insiste: «Ma quindi dorme ventiquattro ore su ventiquattro? Perché anche ieri ho chiamato…». Il medico replica: «No assolutamente, anzi, anzi magari […]. No, in realtà lui dorme poco, cioè, se io, se lei avessimo la terapia che ha lui dormiremmo quarantotto ore di seguito».

Contenzione fisica e farmacologica, porte chiuse, diniego dei diritti della persona sofferente pure sanciti dalla legge, abusi, istituzionalizzazione della sofferenza, interventi volti esclusivamente a silenziare i sintomi, sono purtroppo routine di tanti servizi che ripropongono prassi e logiche “asilari”. Pure a fronte di queste realtà, allora, anche la richiesta pressante di finanziamenti da destinare a una salute mentale messa in ginocchio dai tagli di questi anni, non può essere accolta a prescindere dagli obiettivi, dagli strumenti, dalle scelte teoriche e operazionali che si intendono mettere in campo. Un richiamo importante, in questo senso, viene dalla Conferenza nazionale salute mentale che, il 30 maggio, terrà un’assemblea pubblica telematica per discutere delle “condizionalità” per l’erogazione dei fondi. Tra queste: costruire una salute mentale di comunità impegnando i servizi in un sistema di rete territoriale, lavorare alla deistituzionalizzazione, intesa come superamento della residenzialità e promozione dell’autonomia, riconoscere e promuovere i diritti all’abitare, al lavoro, alla socialità, contrastare le forme di nuova segregazione e violenza istituzionale.

Celebrare la legge 180, promulgata il 13 maggio 1978, la grande riforma che ha chiuso i manicomi, ancora di più in questo momento, significa demolire sepolcri imbiancati e false retoriche, restituire centralità politica alla salute mentale e superare lo specialismo psichiatrico in cui hanno costretto questi temi. Soprattutto, questo anniversario richiama la necessità della lotta, della partecipazione, dell’impegno per la salute, per i diritti, per la libertà. La 180, ce lo ricorda Basaglia, è nata così. «Questa Legge, questa nuova situazione, viene da una volontà di base […], la riforma sanitaria in Italia non è venuta perché i medici hanno voluto fare la riforma sanitaria, ma perché c’è una spinta di base che ha [agito sugli] organi politici». Domanda: «Perché i medici non l’avrebbero mai fatta?», Basaglia: «Ne dubito». (antonio esposito)

Da Napoli Monitor

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

antipsichiatriaCORONAVIRUS

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Cronaca e riflessioni sulla mobilitazione per la Palestina a Pisa

In questi mesi Pisa, come molte altre città d’Italia, ha visto e continua a vedere un’intensa e articolata mobilitazione per la libertà della Palestina e per lo stop al genocidio. Dallo scorso autunno, sin dall’intensificarsi dell’offensiva israeliana sulla Palestina e la ripresa dei bombardamenti su Gaza dopo il 7 ottobre, giovani e studentǝ della città […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

“Lavender”: la macchina dell’Intelligenza Artificiale di Israele che dirige i bombardamenti a Gaza

L’esercito israeliano ha contrassegnato decine di migliaia di gazawi come sospetti per l’assassinio, utilizzando un sistema di puntamento AI con scarsa supervisione umana e una politica permissiva per i danni collaterali, rivelano +972 e Local Call.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

ELEZIONI LOCALI DEL 2024 IN TURCHIA

Riprendiamo dall’osservatorio internazionale per la coesione e l’inclusione sociale questo quadro sulle elezioni a livello locale che si sono tenute in Turchia il 31 marzo 2024. Pur non condividendo l’enfasi sulla rinascita della socialdemocrazia, il testo ha il merito di fornire un panorama chiaro sulla sconfitta subita dall’AKP di Erdogan. La Turchia ha vissuto una […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Uscita la legge europea sull’Intelligenza Artificiale: cosa va alle imprese e cosa ai lavoratori

Il 13 marzo 2024 è stato approvato l’Artificial Intelligence Act, la prima norma al mondo che fornisce una base giuridica complessiva sulle attività di produzione, sfruttamento e utilizzo dell’Intelligenza Artificiale.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il colore dei manganelli

Quei fatti si inseriscono in un contesto nel quale la repressione – nelle piazze, nei tribunali, nelle carceri, nei centri di detenzione per migranti – è diventata strumento ordinario di governo

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

La crisi nel centro: la Germania nell’epoca dei torbidi. Intervista a Lorenzo Monfregola

La Germania, perno geopolitico d’Europa, epicentro industriale e capitalistico del continente, sta attraversando senza dubbio un passaggio di crisi.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Guerre, decoupling ed elezioni negli USA. Intervista a Raffaele Sciortino

Le prospettive del conflitto sociale saranno sempre più direttamente intrecciate con le vicende geopolitiche mondiali, con l’evoluzione delle istanze che provengono da “fuori” e dunque anche con la tendenza alla guerra scaturente dall’interno delle nostre società

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Per una lettura condivisa sul tema pensionistico

All’innalzamento dell’età pensionabile va aggiunto poi un ulteriore problema: mentre gli  importi pensionistici vengono progressivamente abbassati la convenienza  del pensionamento anticipato diminuisce.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Digitalizzazione o giusta transizione?

Sfinimento delle capacità di riproduzione sociale, economia al collasso e aumento del degrado ecologico: di fronte a queste sfide per il settore agricolo non basta il capitalismo verde

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Agricoltori calabresi in rivolta, un’analisi

Ancora sulle proteste degli agricoltori, pubblichiamo questa interessante analisi sulle mobilitazioni in Calabria apparse originariamente su Addùnati il 24 gennaio.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Residenze psichiatriche: abusi, maltrattamenti e uccisioni

Il 3 Ottobre 2023 presso il Tribunale di Pisa si è tenuta l’ennesima udienza, dopo tanti rinvii, per i gravi fatti avvenuti nella struttura di Montalto di Fauglia gestita dalla Fondazione STELLA MARIS. Si tratta del più grande processo in Italia per maltrattamenti a persone con disabilità. Sono coinvolte 23 famiglie, gli imputati sono 15 tra operatori, dottoresse […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Ombre e dubbi sulla morte di Moustafà Fannane

Diverse persone, anche tramite post e commenti pubblici sui social-network, hanno espresso perplessità rispetto al suo stato di salute antecedente alla morte, notando in particolare un insolito gonfiore e una forte apatia: caratteristiche che non lo contraddistinguevano affatto.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lecco: Condannato delegato sindacale per aver denunciato i guasti della malasanità

Il Tribunale di Lecco ha condannato a 8 mesi di reclusione Francesco Scorzelli delegato sindacale dell’ USB Unione Sindacale Di Base. Aveva denunciato su Facebook e non solo all’inizio della pandemia di Covid-19 la disastrosa situazione della Sanità lombarda – nello specifico della ASST di Lecco – accusando l’operato di una dirigenza manifestamente e volutamente […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il virus della disuguaglianza

Il rapporto Oxfam: cresce in Italia e nel mondo la concentrazione delle ricchezze, aumenta il numero dei poveri Da PopOff Quotidiano di Checchino Antonini La pandemia, spiega la Ong Oxfam, «ha aggravato le condizioni economiche delle famiglie italiane e rischia di ampliare a breve e medio termine i divari economici e sociali preesistenti. Nel primo […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

CARCERE E COVID: AUMENTA IL NUMERO DI DETENUTI POSITIVI. SOVRAFFOLLAMENTO AL 114%

Nelle carceri, secondo i dati aggiornati a ieri dal report ministeriale gestione Coronavirus, siamo a circa 4.300 positivi tra personale penitenziario (1.646) e detenuti (2.625) rispetto ai 2.300 complessivi del 7 gennaio quando i detenuti positivi erano 1500. Secondo l’associazione Antigone “la variante Omicron ha portato ad un’impennata dei contagi anche in carcere, dove la […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

+/ UN INVITO/+ /IL/SISTEMA/E/L/IMMUNITÀ/

Riprendiamo, con un po’ di ritardo, questo interessante scritto di Azione Antifascista Roma Est, che sebbene venga da un substrato teorico leggermente dissimile al nostro, ci pare convincente nell’analisi dei fenomeni pandemici, mantenendo i livelli di complessità con cui ci troviamo ad interfacciarci. Il testo è frutto di un’inchiesta sul campo come si può notare […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Napoli: la salute non è un privilegio

Blitz degli attivisti all’Ordine dei Farmacisti di Napoli in via Toledo contro la speculazione sulla pandemia che prosegue da due anni sulla pelle dei cittadini. A partire dai test antigenici che in Inghilterra, Germania e Francia sono gratuiti, mentre qui vengono fissati a qualsivoglia prezzo. Con l’ultimo decreto del governo, le ASL hanno appaltato in […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

Analisi dei dati per oltrepassare la polarizzazione scuola si o scuola no

La riapertura delle scuole da due giorni a questa parte ha significato il venire alla ribalta di una nuova forma di polarizzazione nel dibattito pubblico rispetto alla pandemia: i difensori dell’apertura vs i difensori della chiusura. In realtà non si tratta di prendere una posizione ma di andare a leggere i dati reali che compongono […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Insostenibilità e inazione davanti a Omicron

Premesse Partendo dal presupposto che la responsabilità dell’attuale stato pandemico è da imputare alla governance globale che ha come sola priorità non porre limiti gli interessi del capitalismo, come rapporto che regola il sistema mondiale, e che quindi si rifiuta qualsiasi tentativo di scaricare la responsabilità su un livello individuale, di seguito alcune considerazioni sulle […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

COVID-19: SCIOPERO STUDENTESCO PER CHIEDERE LA DAD FINO AL 31 GENNAIO

Lunedì 10, studenti in sciopero nelle scuole superiori nell’alto milanese e in provincia di Varese tra Rho, Parabiago, Legnano, Busto Arsizio , Castellanza e Saronno. La ragione è dovuta all’atteggiamento del governo, perchè, “nonostante l’elevato numero di contagi, ha deciso di riaprire le scuole, con nuove direttive che non ci fanno sentire sicuri” sostengono gli […]