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“Amore all’asta, ma l’amore non si compra”. Una lettera dal carcere.

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Edmond, un detenuto romano, di risposta alla lettera mandata da Andrea durante il suo arresto. Le lettere di Edmond (assieme a quelle di altre detenuti) vengono regolarmente pubblicate dal progetto Matricola 1312.

“Amore all’asta, ma l’amore non si compra ed io provo amore per te che trovi amore in questo posto; io dopo quasi due anni non ci riesco più.
È duro il primo giorno, com’è duro l’ultimo. È duro il primo volto ma non lo sarà sempre.
Qui è pieno di rassegnazione, hai ragione, ma nonostante tutto i miei compagni di sventura non si rassegnano a finire la continua guerra tra i poveri. Anche io provo rabbia e credimi ho provato più di una volta a parlare con i miei compagni, ma spesso da certi schemi non si esce facilmente. Di solito per loro chi ne esce è traditore, io sono uno dei pochi che ne è uscito senza tradire mai. Non sono determinato come te nel mantenere il mio sorriso, ma sono determinato nell’andarmelo a prendere fuori di qua. Il carcere è così tanto cemento che a tratti ci cementiamo anche noi, ed io in questo cemento non trovo più ilarità, non trovo più condivisione. Ho visto troppa gente condividere tutto come fratelli per poi pugnalarsi come sconosciuti. Provo amore per te perchè ho i tuoi stessi ideali, la tua stessa voglia di aiutare chiunque è dietro questo muro, giovane e rassegnato.
Sai pochi giorni fa ho visto un ragazzo più giovane di me con la faccia tutta aperta, non l’ho saputo aiutare, il carcere alla lunga cementifica anche il cuore, ed io vorrei strapparmi gli occhi e lanciarli fuori, lanciarli dove le carezza sono ancora reali e dove la notte ha il suono del vento e non di chiavi. Spero che tu esca presto, spero che tu continuerai ad amare, perchè tra mille persone perse ce ne è sempre qualcuna che vale la pena salvare. Vorrei un giorno riuscire ad aiutarle anche io, ma purtroppo ora sono troppo impegnato a non farmi sbranare da questo posto.
E.”

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