InfoAut
Immagine di copertina per il post

Eccidio di Buggerru

||||
||||

Storia dell’eccidio di Buggerru: quando il 4 settembre 1904 l’Esercito prese a fucilate i minatori sardi ammazzandone quattro.

Faceva caldo nella miniera. Un caldo irreale, soffocante, opprimente. Il caldo tipico,ad agosto o settembre in Sardegna .. Quel caldo, i minatori, lo sopportavano quasi sempre . Sarà l’abitudine, lo spirito di abnegazione, la promessa di un salario che, a quei tempi, era leggermente superiore a quello del bracciante e quindi interessante per tanti giovani sardi. Tuttavia, era rimasto uno stipendio da fame, sia chiaro, e non era certo nulla in confronto a chi, con il sudore dei minatori di Buggerru, stava costruendo una fortuna. Vi si sono trasferiti gli amministratori delle società che operavano nel comune sardo, situato sulla costa sud-occidentale dell’isola, che hanno convertito il borgo, precedentemente quasi disabitato, in un vivace centro culturale. Certo, teatri, negozi e cinema costano, ma i minatori pagano tutto con il loro sudore. Gli stessi minatori che in quell’estate del 1904 furono informati che l’orario invernale sarebbe stato ripristinato all’inizio di settembre. In poche parole, il pranzo sarebbe durato solo un’ora e non tre. All’una sarebbero tornati sottoterra, dove, in quel periodo dell’anno, le temperature erano ancora insostenibili. Lo sciopero è diventato inevitabile.

Fu solo allora che lo Stato si interessò ai minatori e a tutti i sardi che da decenni chiedevano di essere ascoltati. Lo ha fatto inviando due compagnie del Regio Esercito. Come è finita,si può intuirlo. Il confronto tra scioperanti e dirigenti è stato inutile. Sono iniziati gli insulti e le proteste. Prima pochi, isolati, poi diversi, sempre più forti, sempre più numerosi. Le prime pietre volarono. Poi, all’improvviso, una ventina di suoni forti e acuti, e infine il silenzio. I fucili parlarono. Un quotidiano socialista, La Primavera Humana, commenta l’accaduto: ′ ′ Il direttore di Buggerru … aveva sete di sangue, e sangue ebbe finalmente, il disgraziato, il quale vede nei suoi operai la massa brutta che il capitalista può sfruttare impunemente e impunemente frustare. senza dargli nemmeno il piccolo e meschino diritto di protestare. […] … oh! Sì, il signor Georgiades (Direttore della miniera Buggerru), i sei figli del povero Montixi, il figlio non ancora nato del povero Littera, il dolce bimbo, che a giorni vedrà la luce e non avrà il conforto delle carezze e dei baci paterni, saranno sempre, spettro terribile, tra voi ed i vostri piccini, i quali, belle e innocenti creature come quelle degli assassinati – non sappiano mai – che voi, loro padre siete un assassino.

Fonte: cannibaliere.org

Guarda “L’eccidio – regia di Christian Castangia“:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Linee gialle e zone verdi: la divisione di fatto di Gaza

Crescono i timori che il nuovo mosaico di zone diverse di Gaza, separate da una Linea Gialla, possa consolidarsi in una partizione permanente del territorio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Germania è in crisi e vaga nella nebbia

Le ultime notizie dal paese teutonico indicano che la sua crisi economica non si arresta ed entra ormai nel suo quarto anno.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Colpirne uno: Mohamed Shahin, il rischio deportazione e la repressione della solidarieta’ con il popolo palestinese

Un attacco che utilizza le procedure amministrative che regolano ingressi, deportazioni e centri di permanenza per il rimpatrio (CPR) per colpire e intimorire chi non gode del privilegio dei cosiddetti “giusti documenti”.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Giornata contro la violenza sulle donne: “boicottiamo guerra e patriarcato”. La diretta dalle manifestazioni

Oggi è la Giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne e la violenza di genere. Una giornata che non ha visto grandi miglioramenti, a 26 anni dalla sua proclamazione, nel 1999, da parte dell’Onu. 

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Free Shahin! Appello alla mobilitazione

Apprendiamo con grande preoccupazione del mandato di rimpatrio emanato dal ministro Piantedosi su richiesta della deputata Montaruli nei confronti di Mohamed Shahin, compagno, amico e fratello.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quando il popolo si organizza, il sistema vacilla

L’ultimo periodo di lotte ha mostrato che il potere trema solo quando il popolo smette di obbedire.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Ramy: a un anno dall’inseguimento mortale dei carabinieri Milano non dimentica

A Milano lunedì 24 novembre, si ricorda Ramy Elgaml, giovane ucciso al termine di un inseguimento di ben 8 km da parte dei carabinieri tra viale Ripamonti e via Quaranta, un anno fa; schianto che portò anche al ferimento, grave, di un altro giovane, Fares Bouzidi.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Torino: Mohamed Shahin libero subito!

Ripubblichiamo e diffondiamo il comunicato uscito dal coordinamento cittadino Torino per Gaza a seguito della notizia dell’arresto di Mohamed Shahin, imam di una delle moschee di Torino che ha partecipato alle mobilitazioni per la Palestina.