InfoAut
Immagine di copertina per il post

Assalto alla sede dell “Avanti!”

||||

A causa della grave crisi che imperversa nell’amministrazione milanese, l’opposizione indice per il periodo dal 1 al 3 luglio 1922, uno sciopero che dovrebbe coinvolgere tutti i lavoratori del capoluogo lombardo. Durante i giorni di sciopero numerosissimi sono i tentativi di boicottaggio e le rappresaglie contro gli scioperanti messi in atto dalle squadracce fasciste, che tentano di far partire le corse dei tramvieri in sciopero, minacciano e sparano contro gli operai scesi in strada.

 Nel tardo pomeriggio del 3 agosto un gruppo di persone, in apparenza riunitosi spontaneamente, ma nella realtà guidati dai fascisti, capaci di utilizzare la grossa crisi che sta attraversando l’amministrazione del comune di Milano per accendere gli animi della popolazione, inizia a premere contro le porte di Palazzo Marino. La polizia, a difesa dell’edificio, si scansa e lascia entrare la calca, mentre Gabriele D’Annunzio, che si trova, probabilmente non troppo casualmente, nel capoluogo lombardo, viene chiamato ad arringare la folla presente con un discorso dal balcone del Municipio.

Il giorno successivo, di fatto legittimando l’assalto fascista, il procuratore generale Antonio Raimondi dichiara che quanto è accaduto non costituisce motivo di reato, e il prefetto Lusignoli esautora l’amministrazione, firmando un decreto con il quale nomina un commissario prefettizio per sorvegliare il funzionamento dei servizi pubblici.

Nel frattempo altre camicie nere continuano con le rappresaglie contro socialisti i comunisti: un camion si lancia contro la porta del circolo comunista di via Cellini, i fascisti vi penetrano dando fuoco a documenti e suppellettili: altri circoli sono assaltati, da quello di piazzale delle Rottole a quello di via San Venceslao.

Abbandonata la sede del Municipio, i fascisti, sotto la guida del capitano Forni, che pronuncia un discorso per arringare i commilitoni, incoraggiandoli a “riprendere la marcia verso la rigenerazione del paese, guastato dal sovversivismo”, intraprendono un corteo per la città, cantando Giovinezza.

Giunti sotto la sede del giornale socialista “Avanti!” , già in passato più folte preso di mira dagli attacchi squadristi, lo assaltano. La forza pubblica a difesa dell’edificio, cui erano stati aggiunti anche dei bersaglieri, sta schierata lungo il muro di cinta: distratti dall’arrivo del corteo fascista, non si accorgono che un altro manipolo di camicie nere, più numeroso, sopraggiungendo dalla parte opposta, riesce ad aprire una breccia nel muro, penetrando nella sede del giornale. Quando si sentono i primi scoppi l’incendio è ormai divampato dalle numerose bottiglie incendiarie lanciate dagli squadristi all’interno dell’edificio, dove gli operai sono intenti al lavoro.

La lentezza di reazione sia della forza pubblica che dei vigili del fuoco, accorsi con molto ritardo, fanno sì che l’incendio si propaghi dal pianterreno fino al primo piano, rovinando completamente i macchinari e mettendo nello stesso tempo in grave pericolo la stabilità dell’edifico stesso.

La gente del quartiere e gli antifascisti si riversano per strada: rivoltellate, bombe e corpo a corpo contro i fascisti proseguono per ore fino a tarda notte.

La forza pubblica stenta a riportare l’ordine nel quartiere, e per sedare gli scontri in atto comincia a sparare. Decine le persone che devono rivolgersi a cure mediche in seguito all’assalto, mentre almeno tre sono i morti tra gli squadristi, tutti deceduti in seguito alle ustioni procurate dalle proprie bottiglie incendiare, o alle revolverate partite dai loro stessi camerati.

Guarda “Milano ricorda il sindaco visionario che fu cacciato dal fascismo 100 anni fa“:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

assaltoavanti!fascistiMilano

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Milano: non passa la mozione per interrompere il gemellaggio con Tel Aviv. Proteste dentro il consiglio comunale, cariche fuori

A Milano proteste dentro e fuori il consiglio comunale: a Palazzo Marino passa il voto con la maggioranza di 22 a 9 (3 gli astenuti) contro la mozione che chiedeva l’interruzione del gemellaggio con Tel Aviv.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Fuori dalla metropoli. Quaderno di lavoro su lotta per la casa e capitale immobiliare

Una lettura necessaria per ragionare sulla militanza e le lotte sociali fuori dai grandi conglomerati urbani.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Comunicato di solidarietà all3 compagn3 fermate il 22 settembre a Milano: Ettore e Mina liber3 subito!

Ripubblichiamo il comunicato di solidarietà nei confronti di Ettore e Mina, ora agli arresti domiciliari a Milano scritto e pubblicato dal coordinamento cittadino Torino per Gaza

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Appunti di lotta da Milano

Riflessioni di fine estate. Ci sembra necessario un momento analitico per riuscire a navigare le correnti agitate che stanno attraversando il paese e in particolare la nostra città, dalla fine di agosto a questa parte. Oggi più che mai occorre opporsi alla generale intimidazione preventiva delle lotte che tenta di far cadere i gruppi autorganizzati […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Sullo sciopero generale del 22 settembre una giornata di resistenza e lotta – Milano

Il 22 settembre, in occasione dello sciopero generale nazionale, le piazze di diverse città italiane sono state attraversate da movimenti di massa che hanno dato vita a cortei, scioperi, blocchi e boicottaggi contro la macchina bellica, in solidarietà con il popolo palestinese e contro il genocidio. È stata una giornata fondamentale nella ricomposizione di un […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sullo sgombero del Leoncavallo

I “centri sociali” sono luoghi dove persone giovani e meno giovani si riprendono il senso dell’esistenza, si riprendono i loro desideri, non sono (o non dovrebbero essere) ambiti in cui una generazione ripiegata su se stessa cerca consolazione alle proprie sfighe.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Milano: sgombero contro lo Spazio Pubblico Autogestito Leoncavallo

Sgombero nella mattinata di giovedì 21 agosto 2025 per lo Spazio Pubblico Autogestito Leoncavallo di Milano, esperienza autogestita attiva nel capoluogo lombardo da mezzo secolo esatto.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Urbanistica: cosa hanno in comune Milano e Torino?

Fa notizia in questi giorni (finalmente!) come una giunta sedicente di sinistra abbia stravolto la città di Milano, ma in realtà non molto diversa è la situazione di quell’altra metropoli del nord che è Torino.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Milano: urbanistica, speculazione e stratificazione di classe

Mettiamo per un attimo da parte gli aspetti corruttivi dell’intricata vicenda che vede coinvolti imprenditori, architetti, assessori e dipendenti comunali.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Più conflitti, meno conflitti di interesse

“Le mie mani sono pulite” ha detto il sindaco Sala nella seduta del consiglio comunale dove ha sacrificato il suo capro – l’assessore all’urbanistica Tancredi, coinvolto nelle indagini della procura milanese su alcuni (parecchi) progetti di trasformazione urbana.