InfoAut
Immagine di copertina per il post

Insurrezione a Sestri Ponente

||||
||||

Aprile 1945: cresce la febbre per lo scontro finale, l’insurrezione è alle porte. I piani prevedono che si inizi con lo sciopero generale, seguito da azioni effettuate da tutte le brigate SAP cittadine con il concorso di alcune formazioni partigiane di montagna, in particolare la Severino, la Balilla la Pio e la Buranello. Domenica 8 aprile nel saloncino di un oratorio di Sampierdarena si riunisce la Conferenza dei Comitati di Agitazione, rappresentanti di tutte le categorie dei lavoratori. La relazione è tenuta da Carlo Venegoni, militante operaio di lunga esperienza che aveva partecipato all’occupazione delle fabbriche nel 1920. La proposta è di uno sciopero generale per l’adeguamento dei salari. Obbiettivi sindacali e obbiettivi insurrezionali sono strettamente intrecciati: un futuro migliore e legato alla cacciata dei nazisti e dei fascisti. il 16 aprile parte una forte agitazione nei depositi di Sampierdarena dei tranvieri e dei ferrovieri.

Lo sciopero si estende tre giorni dopo all’Oarn e ad altre imprese dell’area portuale: sembra l’avvio del piano sostenuto dal PCI che vuole la classe operaia protagonista del processo insurrezionale. Tuttavia qualcosa si inceppa, bruscamente, prima all’ Ansaldo Meccanico dove lo sciopero è un insuccesso. In un secondo momento proprio nelle fabbriche di Sestri, dove lo sciopero proprio non parte. Alla proposta di agitazione sindacale si oppongono innanzitutto i comunisti di Sestri: lo sciopero, dicono, non serve, anzi serve solo a mettere sull’avviso il nemico, togliendo all’insurrezione la forza della sorpresa. Il dissenso appare così profondo che la sera stessa del 19 Aprile viene convocata sulle alture di Sestri una riunione generale di tutti i responsabili di partito, dai Comitati di Agitazione e delle SAP. A dirigere la riunione c’è Annibale Ghibellini, giovane avvocato passato nel corso del 1944 dagli azionisti ai comunisti e comandante del settore occidentale delle SAP. Ghibellini sostiene la linea del partito: aprire le agitazioni di fabbrica fino al momento dello sciopero generale insurrezionale che con molta probabilità sarà proclamato tra il 25 e il 27 aprile, comunque prima del 30 aprile.

Il richiamo di Ghibellini non convince, specie i responsabili SAP. Gli indizi – sostengono i responsabili partigiani – confermano che i tedeschi si stanno sganciando e che la situazione è matura per iniziare l’insurrezione. E’ pericoloso invece imbarcarsi in scioperi dai quali, tra l’altro, non ci si può attendere realisticamente vantaggi economici. Dunque niente scioperi, piuttosto attacco deciso, ovunque possibile, a tutte le posizioni tedesche, tralasciando gli accantonamenti fortificati, così da disarticolare i collegamenti nemici. Per Ghibellini la posizione dei sestresi è avventuristica e la riunione prosegue il giorno dopo per concludersi con un compromesso, solo il 21 notte. Sono accantonate le proposte di attaccare immediatamente i presidi nemici, ma le tre brigate SAP possono incominciare fin dal giorno dopo a concentrarsi sulle alture. Secondo le previsioni il concentramento dovrebbe richiedere non meno di quarantotto ore, ma dopo tre giorni di discussione l’impazienza è tale che già dalla sera del 22 i circa duecentocinquanta sappisti occupano le posizioni e la mattina del 23 già scalpitano per entrare in azione.

Per di più una pattuglia della Longhi in piazza dei Micone, nel pieno centro di Sestri, scoprono alcuni tedeschi che cercano di impossessarsi di due automobili. Catturati, i militari confessano che stanno tagliando la corda e che altri stanno facendo lo stesso. E’ la conferma a lungo attesa.

La sera del 23 aprile le SAP sestresi entrano in azione, la Sordi nella zona di Levante, la Longhi in centro la Alpron a ponente. Alle 23 una squadra di sei uomini della Sordi comandata da Francesco Panizzi occupa la stazione ferroviaria di Sestri, dopo aver eliminato due tedeschi di guardia. Contemporaneamente al Cantiere Navale gli uomini della Longhi catturano una cinquantina di militi repubblichini, successivamente liberati, ad eccezione degli ufficiali che si impegnano – come poi faranno – a convincere i tedeschi a consegnare gli schemi di minamento degli impianti principali del Cantiere. Prima di mezzanotte anche i presidi tedeschi e repubblichini del Fossati, delle Fonderie, della Piaggio, della San Giorgio e del Bagnara si arrendono ai partigiani. La stazione di Borzoli è occupata dopo mezzanotte dagli uomini della Sordi che attaccano anche la postazione della Rocca dei Corvi sulle alture degradanti verso Fegino.

Nella notte del 23 aprile a Sestri è già festa di vittoria, soprattutto per chi, intuendo la situazione propizia, aveva deciso, solo poche ore prima, di rompere gli indugi.

La mattina del 24 aprile tutta Genova insorge.

Guarda “l’insurrezione di Sestri del 23 aprile 1945“:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Blackout: è il liberismo bellezza!

Riprendiamo dal sito SinistrainRete questo contributo che ci sembra interessante per arricchire il dibattito a riguardo del recente blackout iberico. I nodi sollevati dall’articolo ci interessano e rimandando a ragionamenti complessivi sulla fase e la crisi energetica, che animano il nostro sito in questi ultimi tempi. Sembra interessante e da approfondire, il ruolo dei mercati finanziari nella gestione delle reti energetiche nazionali e come questo si intersechi con l’utilizzo di fonti rinnovabili, fossili e nucleari.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Fondi PNRR per impianti di biometano: dalla provincia di Salerno fino in Lussemburgo

Riceviamo questo articolo frutto di un’inchiesta svolta sul territorio nella provincia di Salerno […] Ad Auletta un gruppo di aziende con una struttura societaria molto complessa guida la realizzazione di un nuovo impianto finanziato con 14,5 milioni del PNRR. I cittadini contestano il progetto.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La Tuscia dice no al deposito unico di scorie nucleari: domenica 11 marcia di protesta

Domenica 11 maggio a Corchiano- Viterbo la Tuscia manifesta nuovamente per dire No all’ipotesi del deposito nazionale unico dei rifiuti radioattivi di tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

György Lukács, Emilio Quadrelli e Lenin: tre eretici dell’ortodossia marxista

György Lukács, Lenin, con un saggio introduttivo di Emilio Quadrelli e una lezione di Mario Tronti, DeriveApprodi, Bologna 2025 di Sandro Moiso, da Carmilla La recente ripubblicazione da parte di DeriveApprodi del testo su Lenin di György Lukács (1885-1971), accompagnato da una corposa introduzione di Emilio Quadrelli (1956-2024) oltre che da un’appendice contenente una lezione di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Netanyahu verso la soluzione finale

Il piano annunciato dal governo di Netanyahu, che pare attenda soltanto il passaggio di Donald Trump nel Golfo, per essere messo in atto ha i contorni ben precisi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Scontro aperto tra India e Pakistan: operazione “Sindoor”

A seguito dell’attentato che ha ucciso 26 turisti indiani nel Kashmir amministrato dall’India avvenuto a fine aprile, la risposta dello stato indiano è arrivata nella notte tra martedì 6 maggio e mercoledì 7 maggio, con l’Operazione definita Sindoor: una serie di bombardamenti si sono abbattuti sul Pakistan, nella parte di territorio pachistana del Kashmir e nella provincia pachistana del Punjab.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Paese Mapuche: parla il CAM, “La Commissione di Pace e di Intesa è una farsa” (I)

Siamo chiari, questa Commissione non rappresenta gli obiettivi politici della nostra organizzazione e del movimento mapuche autonomista che è attivo nei processi di recupero territoriale. di Héctor Llaitul La nostra politica continua ad essere la ricostruzione nazionale e la liberazione del Wallmapu, obiettivi che, una volta di più, non sono compresi né abbordati dalla classe […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Il gruppo rap nordirlandese Kneecap è indagato dall’antiterrorismo inglese per il sostegno alla Palestina

In Irlanda del Nord i Kneecap, gruppo rap di Belfast, sono indagati dall’antiterrorismo britannico per il loro sostegno alla Palestina. Tutto è iniziato quando il trio hip-hop nordirlandese si è esibito sul palco del Coachella, festival annuale seguitissimo negli Stati Uniti. “Israel is committing genocide against the Palestinian people… It is being enabled by the […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Vertenza LEAR: tutto fumo, niente arrosto

Gli anni passano, tragedie come queste rimangono però all’ordine del giorno e trasformano il tessuto sociale delle nostre metropoli. Sembra che non si impari mai niente dagli errori commessi nel passato.