InfoAut
Immagine di copertina per il post

Killer israeliani uccidono in Norvegia

||||
||||

Killer israeliani uccidono un cameriere marocchino “per errore”. E’ l’operazione “vendetta”.

Il 21 luglio 1973 a Lillehammer una cittadina della Norvegia, un commando di killer in parte del Mossad, incaricato dell’operazione ‘vendetta’, uccide per errore il cameriere marocchino Ahmed Bouchiki, scambiato per il palestinese Alì Hassam Salameh, ritenuto il capo del gruppo che aveva operato a Monaco. Diversi componenti del commando israeliano sono arrestati dalla polizia norvegese, ma poi sulla vicenda calerà una cortina impenetrabile di silenzio imbarazzante. La vicenda fu sottratta alle leggi ufficiali degli stati e trattata dalle regole mafiose dei servizi segreti dell’imperialismo.

L’operazione “vendetta” ribattezzata “Collera di Dio“, venne organizzata dai servizi segreti israeliani (Mossad) come rappresaglia in seguito all’attentato avvenuto durante le Olimpiadi estive del 1972 a Monaco di Baviera, in cui un commando dell’organizzazione palestinese “Settembre Nero” irruppe negli alloggi degli atleti israeliani, uccidendone due e prendendone in ostaggio altri nove. In seguito al maldestro intervento della polizia tedesca, il sequestro finì con la morte di tutti gli atleti sequestrati, dei cinque attentatori e di un poliziotto tedesco.

La vicenda ebbe vastissima eco internazionale e destò larga preoccupazione in tutto il mondo. Tre degli otto attentatori sopravvissero al blitz della polizia e vennero arrestati, ma sfuggirono alla giustizia poche settimane dopo grazie al dirottamento di un aereo della Lufthansa. In questa azione i dirottatori minacciavano di uccidere tutti i passeggeri se non fossero stati liberati gli arrestati. I dirottatori dell’aeromobile riuscirono ad ottenere dal governo tedesco la liberazione dei tre militanti di “settembre nero”.

In preda al furore per gli scacchi subiti, il gabinetto di sicurezza israeliano sotto l’allora premier Golda Meir decise nell’autunno 1972 un’operazione di ritorsione a lungo termine con lo scopo di liquidare i presunti esecutori dell’attentato e i loro presunti mandanti. Golda Meir usò una retorica devastante e criminale promettendo ai parenti delle vittime che il suo governo avrebbe “stanato ed annientato coloro i quali avevano versato sangue israeliano in Germania, nemmeno 30 anni dopo l’orrore dell’Olocausto“, alleandosi invece con i veri massacratori di ebrei – spie ex nazisti. Per tale scopo fu creata una struttura particolare al di fuori dei canoni istituzionali e legali, un’unità di “esperti free lance” indipendenti, ossia killer prezzolati, finanziati segretamente da Israele. Questa unità avrebbe avuto il compito di localizzare e uccidere 11 personaggi designati dal Governo e dal Mossad. Il gruppo ufficialmente non faceva parte né del Mossad, né sarebbe dovuto essere riconducibile in alcun modo a Israele. In pratica, i suoi componenti non avrebbero potuto mai contare né sull’appoggio logistico né tantomeno diplomatico da parte di Israele. Tra gli 11 personaggi da eliminare vi era Ali Hassan Salameh.

Fra i “bersagli” da uccidere, spiccavano membri di Settembre Nero e dell’OLP. L’operazione si sarebbe protratta per più di 20 anni.

In questo lungo periodo, gli agenti segreti israeliani uccisero dozzine di palestinesi ed arabi in tutta Europa, di cui non si sa il numero perché non furono mai rivendicati dal commando. Il caso che si conosce di uccisione di una persona ignara di tutto, è il caso dello scambio di persona passato alla storia con il nome di Affare Lillehammer. A ciò si aggiunse un colpo di mano delle forze speciali delle IDF (forze armate israeliane) eseguito in Libano nel 1973 per eliminare alcuni esponenti palestinesi di rilievo. Tutte queste attività scatenarono orrore e iniziative anti-israeliane in varie parti del mondo e suscitarono anche in Israele stesso accesi dibattiti sia sul piano etico, sia sul piano della mera utilità. A causa della natura segreta di tutta la faccenda, alcuni dettagli sono inverificabili.

La vicenda ha ispirato svariate opere letterarie e cinematografiche, tra cui rammenteremo almeno Munich di Steven Spielberg (2005).

Fonte: Contromaelstrom

Guarda “MOSSAD death in Lillehammer part 2/2“:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Confluenza

DDL NUCLEARE : cosa aspettarci, cosa sappiamo?

Continuiamo ad approfondire e a tenere alta l’attenzione sul tema del ritorno del nucleare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cameri: manifestazione contro Leonardo e le fabbriche di morte del governo italiano

Il Coordinamento Novara per la Palestina e altre realtà locali hanno organizzato per sabato 15 novembre una manifestazione che partirà dal centro città di Cameri per poi giungere sino alla base militare di Cameri in provincia di Novara composta dall’aeroporto militare e da due stabilimenti Leonardo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele sta costruendo un “muro per l’accaparramento delle terre” nel sud del Libano meridionale mentre continuano gli attacchi aerei

Immagini di un muro in costruzione da parte dell’esercito israeliano nei pressi di postazioni occupate nel sud del Libano sono circolate online, mentre continua la pressione per disarmare Hezbollah

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP30: gli indigeni dell’Amazzonia si invitano al vertice sul clima

Gli indigeni della tribù Kayapó, sostenuti da centinaia di manifestanti, hanno organizzato un’azione di protesta all’interno della “zona verde” della COP30.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Turisti della guerra a Sarajevo: aperta un’inchiesta, almeno 5 gli italiani coinvolti

Si radunavano a Trieste e da lì partivano per sparare “per divertimento” ai civili insieme ai militari dell’esercito serbo-bosniaco che assediavano la città di Sarajevo.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il Sud unito contro il ponte. Vogliamo casa, lavoro, ambiente e sanità

La mobilitazione contro il ponte sullo Stretto è, oggi, uno spazio politico cruciale per la resistenza e il riscatto del Sud.

Immagine di copertina per il post
Culture

Israele sull’orlo dell’abisso

Ilan Pappé, La fine di Israele. Il collasso del sionismo e la pace possibile in Palestina, Fazi Editore, Roma 2025, pp. 287

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

III e IV giorno dell’Incontro Internazionale delle Comunità Danneggiate dalle Dighe, dalla Crisi Climatica e dai Sistemi Energetici

Sotto il sole amazzonico, un gruppo composto da militanti di 45 paesi ha intrapreso questa domenica (9/11) una traversata simbolica attraverso le acque della Baía do Guajará, a Belém (PA).

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Armi e gas :l’Europa sempre piu’ dipendente dagli U.S.A.

A ottobre, per la prima volta, un singolo Paese gli USA ha esportato oltre 10 milioni di tonnellate metriche (mmt) di gas liquefatto, il 70% delle quali verso l’Europa.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Rompere la pace dentro territori, fabbrica e università della guerra

Partiamo da qui, da questa inquietudine mai risolta e sempre irriducibile che accompagna la forma di vita militante, l’unica postura da cui tentare di agguantare Kairòs, il tempo delle opportunità che possiamo cogliere solo se ci mettiamo in gioco.