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I quattro di GuilFord

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I QUATTRO DI GUILDFORD: STORIA DI UN’INGIUSTIZIA INGLESE DURATA QUINDICI ANNI.

Il 5 ottobre 1974 la Provisional IRA fece esplodere due bombe in un pub di Guilford, a sud-ovest di Londra. Il locale venne scelto perché frequentato da appartenenti alle forze armate britanniche. L’attentato causò 5 vittime, di cui un civile e 4 militari. Poco dopo l’attacco il parlamento britannico approvò i Prevention of Terrorism Acts, con cui si concedevano alle forze di polizia ampi poteri e la possibilità di violare alcune garanzie basilari dei soggetti trattenuti in stato di arresto. Fu in seguito a tali provvedimenti che vennero fermati, interrogati e sottoposti a torture psico fisiche 4 giovani irlandesi che al momento dell’attentato vivevano a Londra. Paul Michael Hill, Gerard “Gerry” Conlon, Patrick “Paddy” Armstrong e Carole Richardson, furono costretti con la violenza a confessare le bombe di Guilford e altri crimini che non avevano mai commesso. Poco dopo di loro altri sette irlandesi furono arrestati a casa di Anne Maguire e incarcerati senza alcuna garanzia. I “quattro di Guilford” vennero condannati nell’ottobre del ’75 all’ergastolo mentre i “sette Maguire” ricevettero da 5 a 14 anni di galera a testa per appartenenza all’IRA e per aver fabbricato degli ordigni esplosivi. Tutte le accuse si basavano sulle confessione estorte ai giovani, che appena possibile denunciarono pubblicamente l’accaduto senza essere creduti. Nel 1977 durante l’interrogatorio ad alcuni autentici militari dell’IRA emerse chiaramente dalle loro dichiarazioni che le bombe a Guilford non erano state messe dai quei quattro ragazzi, i quali non avevano né preso parte alla lotta indipendentista né avuto alcun rapporto con la Provisional.

Nonostante la notizia fosse in possesso della polizia britannica, essa venne di fatto secretata. Se resa pubblica, infatti, non soltanto avrebbe reso palese che la condanna dei quattro era ingiustificata ma che si erano ottenute le loro confessioni mediante tortura. Intanto gli anni passarono e Giuseppe Conlon, padre di Gerry, arrestato a casa di Anne Maguire, dopo essere venuto dall’Irlanda per aiutare il figlio, morì da innocente nelle prigioni inglesi.

Solo nel 1989 i quattro di Guilford furono liberati a seguito della riapertura del processo, dopo la scoperta di una lunga serie di prove a discarico.

Il 19 ottobre Gerry Conlon usciva dalla porta principale di un tribunale inglese, accompagnato dalle due sorelle. Le sue prime parole da uomo libero furono: «Sono stato imprigionato per un crimine che non ho commesso, un crimine di cui non sapevo nulla. Sono completamente innocente». Gerry Conlon morirà nel 2014, dopo aver dedicato tutto il resto della sua vita ad ottenere giustizia e a riabilitare la figura del padre.

 

Cannibali e Re

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