InfoAut
Immagine di copertina per il post

Gli scontri alla Saint Gobain

||||

Il 15 ottobre del 1968, a Pisa, gli operai della vetreria Saint Gobain, cui si affiancano numerosi studenti universitari, danno vita ad una grande giornata di lotta.

La mobilitazione degli operai durava ormai da più di un mese; da due settimane erano scesi in sciopero per protestare contro la decisione dell’azienda di mettere trecento operai e ottanta impiegati in cassa integrazione a zero ore.

La giornata comincia alle 8 di mattina: tutti i 2000 operai della Saint Goabin si trovano davanti allo stabilimento. Un’assemblea plenaria, tenuta nel vicino cinema parrocchiale, decide di mettere in atto il blocco della statale Aurelia. Centinaia di persone si riversano nell’importante arteria, fermando il traffico e bloccando anche gli incroci con le vie secondarie per impedire che la circolazione possa essere deviata. Il blocco va avanti fino alle 17.

Gruppi di operai e studenti tirano su barricate con mucchi di terra, massi, cassette di legno e cartelli stradali. Verso le 17,30 giungono da Livorno numerosi reparti di Polizia e Carabinieri. Quando la celere carica, i reparti dei carabinieri si ritrovano sotto una fitta sassaiola. Le forze dell’ordine, alla fine, dopo una decina di cariche, riescono ad avanzare e a liberare la strada dalle barricate.

Gli operai, dopo essersi allontanati dall’Aurelia, si riuniscono e decidono di tornare nel cinema per concludere con un’assemblea la giornata di lotta. La polizia, su ordine del questore di Pisa Ferrante, decide di lanciare lacrimogeni all’interno dell’edificio, stracolmo di gente. I manifestanti sono costretti ad uscire precipitosamente; i lacrimogeni continuano a bruciare e in una parte del bar interno al cinema si crea un principio di incendio che richiederà l’intervento dei Vigili del Fuoco.

La polizia provvederà poi all’identificazione di diverse persone presenti nel cinema, e pattuglierà l’intero quartiere di Porta a mare, operando, a fine giornata, dieci fermi.

 

15 ottobre alla Saint Gobain

Sono arrivati quasi quattrocento

e c’è l’avviso dell’integrazione

ma cosa vuole ‘r porco der padrone

se un ci vede crepà nun è contento.

Ma la risposta è arrivata lesta

a Porta a Mare non ci si passava

e s’era tutti lì per fa’ protesta

la S. Gobé ci aveva messo in strada.

E insieme a noi c’eran gli studenti

e c’era la Marzotto e gli spazzini

siam tutti sotto ‘r giogo de’ potenti

siam tutti oppressi da’ soliti aguzzini.

S’era sur ponte e non ci si moveva

qui si lavora e qui si vo’ restare

a chi un gli garba se ne pole andare

ma non c’era un compagno che cedeva.

Sono arrivati allora i celerini

sono arrivati un fottìo di baschi neri

a fa’ contento l’ingegner Masini

a levare ‘r prefetto da’ pensieri.

E chi domanda: «Lo stato un interviene?»

ha avuto oggi la risposta giusta:

i padroni e lo stato colla frusta

fan tutti e due ‘r medesimo mestiere.

E noi sfruttati oggi s’è imparato

cosa vor di’ lottà contro ‘r padrone

contro di lui e contro ‘r su’ stato

ci vor violenza e l’organizzazione.

Canzoniere Pisano

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

pisasaint gobain

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il colore dei manganelli

Quei fatti si inseriscono in un contesto nel quale la repressione – nelle piazze, nei tribunali, nelle carceri, nei centri di detenzione per migranti – è diventata strumento ordinario di governo

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: un altro sabato di mobilitazione popolare in tutta Italia

Giornata di mobilitazione sabato 2 marzo 2024 in Italia in solidarietà con la Palestina e il popolo palestinese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Fermare il genocidio a Gaza: in Italia sciopero per la Palestina. Cariche a Pisa, Firenze e Catania

Fermare il genocidio a Gaza: questo l’obiettivo dello sciopero generale per la Palestina di ieri, indetto in tutta Italia e per tutte le categorie di lavoro dai sindacati di base, raccogliendo l’appello dei Giovani Palestinesi d’Italia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Da Torino a Pisa continuano le mobilitazioni per la Palestina.

Le mobilitazioni a sostegno del popolo palestinese continuano, in particolare nei luoghi della formazione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Lo scandalo della Torre e il senso di Giustizia

Venerdì 17 novembre, a Pisa, un partecipato corteo composto da un migliaio di studentə e lavoratorə in sciopero ha attraversato determinato e rabbioso le strade della città, è arrivato in Piazza dei Miracoli e ha occupato per un’ora uno dei monumenti più famosi del mondo, la Torre di Pisa, calando dalla sua cima una gigantesca bandiera della Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Pisa: calata la bandiera palestinese dalla Torre in piazza dei Miracoli

Alla fine di un partecipatissimo corteo studentesco e cittadino a Pisa, che chiedeva il cessate il fuoco immediato, la fine del genocidio a Gaza e la liberazione della Palestina, lə manifestanti sono riuscitə a salire sulla Torre, sfidando il blocco delle forze dell’ordine, per calare una gigantesca bandiera Palestina. L’obiettivo era quello di mostrare ancora […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Fermare l’Escalation: invasa base militare CISAM – Cronaca del corteo

Il corteo Fermare l’Escalation ha attraversato sabato, 21 ottobre, l’hub militare tra Pisa e Livorno e arrivato al Cisam ha invaso la base militare piantando le bandiere della pace.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Giornata di mobilitazione contro la guerra sabato 21: manifestazioni a Pisa e Palermo per fermare l’escalation. A Ghedi un altro corteo

In tale prospettiva “Fermare l’escalation” nasce come processo di mobilitazione di diverse realtà di lotta politica, sindacale, sociale, ecologica, transfemminista, dell’associazionismo, del mondo antimilitarista, pacifista e di quello della giustizia climatica, dei nodi territoriali contro le grandi opere, i disastri ambientali ed il fossile.”

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Pisa: la nuova base militare ottiene l’ok del parco di San Rossore. 21 ottobre Mobilitazione Nazionale

La nuova base militare a Pisa, che verrà costruita anche utilizzando un’area del Parco di San Rossore, ha ottenuto ieri l’ok del Comitato del Parco.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Una breccia per fermare l’escalation bellica

Si è concluso positivamente il campeggio “Fermare l’Escalation”, tenutosi in località “Tre Pini” dal 13 al 16 Luglio, che è stato attraversato da centinaia di persone di realtà associative, collettive, sindacali, sociali e politiche, provenienti dalle città, dallo stivale e dalle isole.