InfoAut
Immagine di copertina per il post

Beppe Fenoglio scrittore e partigiano

||||
||||

Il 1° marzo, nasceva ad Alba, nel 1922, Beppe Fenoglio. Sarebbe morto il 18 febbraio del 1963, a 41 anni non compiuti. E’ stato probabilmente il più efficace narratore dell’epopea partigiana. La sua Resistenza, sua come azione prima, come racconto poi, è antieroica, antiretorica, dimessa, ma appunto tanto più realistica e felice. Ebbe due grandi maestri al liceo Govone della sua città: il letterato comunista Leonardo Cocito, poi martire della Resistenza (fu impiccato dai nazisti nel ’44), e il filosofo Pietro Chiodi, comandante partigiano, poi deportato in un campo di concentramento, a cui sopravvisse, sia pure riportandone gravi conseguenze. Chiodi, primo traduttore dell’opera maggiore di Heidegger, “Essere e tempo”, in Italia, studioso di Kant e di Sartre, gli fu ispiratore anche per la narrazione: fu infatti autore di un libro “Banditi” che rimane un classico della letteratura resistenziale.

Uomo schivo e riservato, incapace di giungere alla laurea (giustamente si annoiava all’Università, dove ai suo tempi la letteratura angloamericana che lo appassionava non era tenuta in nessun conto), ha pubblicato poco in vita (racconti romanzi, teatro e traduzioni mirabili dall’inglese) e ha lasciato lavori rimasti incompiuti per la morte così precocemente giunta a strapparlo alla penna e alla vita.

Eppure Fenoglio fu un autentico scrittore nato, uno dei maggiori del Novecento italiano. “Il partigiano Johnny”, nella sua complessa elaborazione, nelle sue varie stesure, è un capolavoro anche sul piano linguistico, un patchwork straordinario. “Una questione privata” “I 23 giorni della città di Alba”, “La malora” lo sono altrettanto.

In questo tempo in cui molti affermano o pensano che l’antifascismo sia diventato un inutile ferrovecchio, e che il fascismo non rappresenti un pericolo, va ricordato che anche un uomo tutto sommato politicamente moderato, che il fascismo conobbe da vicino, seppe compiere la scelta decisiva, e imbracciò il fucile. Ci sono momenti in cui passare dalle armi della critica alla critica delle armi è inevitabile, e anzi si configura come la sola scelta legittima sul piano politico e persino morale. Il ’43-’45 fu uno di quei momenti. E vanno rese lodi a quegli uomini e quelle donne che ebbero il coraggio di gettarsi nel fuoco della lotta armata, rischiando tutto. Di quegli uomini e quelle donne, Beppe Fenoglio è stato non solo un protagonista ma uno straordinario antiretorico cantore.

Sulla sua tomba, volle che si scrivesse soltanto il suo nome, con “le due date che solo contano”, (1922-1963), e la “qualifica scrittore e partigiano”. Sobrio e asciutto sino alla fine, ma senza rinnegare, in fondo orgoglioso, quello che di buono aveva fatto: combattere per la libertà e raccontarlo.

Guarda “Beppe Fenoglio – Partigiano e scrittore“:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: il 10 settembre “Blocchiamo tutto”

Ovunque in Francia, dei gruppi si incontrano, si organizzano e condividono delle idee con un obiettivo comune: bloccare tutto il 10 settembre prossimo.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Comunicato stampa: sottoscrizione nazionale per Anan Yaeesh

Nei primi quindici giorni della campagna nazionale di sottoscrizione a sostegno del combattente per la libertà palestinese Anan Yaeesh – detenuto nel carcere di Terni e attualmente processato presso il Tribunale dell’Aquila – la solidarietà popolare ha prodotto un risultato straordinario.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Riflessioni post Festival Alta Felicità su riarmo, energia e nucleare: l’urgenza di bloccare la guerra ai territori a partire dai territori

Un filo conduttore scottante è quello che possiamo tracciare tra questione energetica, nucleare e riarmo.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Gronda Est: quale idea di futuro per il nostro territorio

Continua l’impegno di Confluenza a sostegno del Coordinamento No Gronda – No Tangest.

Immagine di copertina per il post
Culture

XXXIII Festa di Radio Onda d’Urto. 6-23 agosto 2025: tutto il programma!

La Festa di Radio Onda d’Urto si tiene da mercoledì 6 a sabato 23 agosto 2025 in via Serenissima a Brescia! Quella 2025 è un’edizione – la numero XXXIII – speciale perché coincide con i primi 40 anni (1985-2025) di Radio Onda d’Urto!

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

No Muos: spropositato dispositivo di polizia contro chi si oppone a Muos e guerra

Ci teniamo a raccontare cosa è successo il giorno della manifestazione per rendere noto a tutti/e come in Contrada Ulmo si vive in uno stato di polizia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Al via il campeggio No Pizzone II

Il coordinamento No Pizzone II organizza l’11 e 12 agosto 2025 a Rocchetta al Volturno (IS) due giornate di confronto, escursioni e proposte collettive contro la speculazione energetica e la marginalizzazione dei territori. Il programma definitivo.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Conversione ecologica e cura dei territori: oltre l’imbroglio della transizione energetica “green”

Riceviamo e pubblichiamo molto volentieri un documento a cura della Società dei territorialisti e delle territorialiste sull’urgenza di porre fine alla gigantesca mistificazione che si è creata attorno alla prevalente declinazione energetica della cosiddetta transizione ecologica.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Campeggio studentesco a Venaus dal 2 al 7 settembre: uniamoci contro chi ci vuole in guerra

Lanciamo un grande e allargato momento di confronto e lotta nei territori liberati di Venaus dal 2 al 7 settembre!