InfoAut
Immagine di copertina per il post

BASTA ARMI! Primo maggio 2023

Torino : Assemblea cittadina verso il primo maggio 2023

“BASTA ARMI! FERMIAMO LA GUERRA IN UCRAINA. Contro carovita e devastazione ambientale.”

E’ semplice: il governo italiano e le istituzioni tutte stanno trascinando il Paese in guerra per soddisfare gli interessi economici e militari degli Stati Uniti. Da fratelli d’Italia al Partito Democratico tutti lavorano per fomentare la guerra in Ucraina ignorando completamente la volontà della maggioranza della popolazione che non vuole sostenere questa campagna suicida contro Russia e Cina.

Oggi l’Occidente europeo in crisi si deve misurare con il completo asservimento alla gestione atlantista dell’ordine mondiale, il che significa foraggiare la guerra in Ucraina – senza preoccuparsi della crisi sociale dilagante che questo causa – sperando che prima o poi finisca senza troppe conseguenze per il proprio orticello. Un atteggiamento senza alcuna logica, risultato di una dipendenza totale al volere degli Stati Uniti che tentano di riprodurre la dinamica della difesa dei loro finti valori democratici, ai quali nessuno più crede. Le classi padronali europee nel loro completo asservimento in funzione di mantenere i loro profitti e privilegi, stanno facendo pagare a chi sta in basso i costi dei loro interessi. Dopo più di un anno di guerra e soldi buttati in armi è chiaro che ci abbiano guadagnato soltanto industriali e padroncini di ogni sorta.

Per vedere oltre la propaganda non occorre essere grandi conoscitori della geopolitica, la guerra per procura contro la Russia prepara la guerra di domani contro la Cina e a pagarne il prezzo saranno le classi popolari. Schierarsi contro l’invio di armi oggi non vuol dire sostenere le classi dirigenti russe o cinesi, ma vuol dire avere chiari quali sono gli interessi di chi sta in basso. Per questo rifiutiamo di vivere in territori devastati dalla fanatica corsa all’approvvigionamento energetico, rifiutiamo l’ordine patriarcale all’interno del quale la guerra è emblema di un attacco generale alle donne, funzionali a garantire la riproduzione sociale di questo sistema di sfruttamento, rifiutiamo di farci abbindolare da una narrazione favolistica sulla difesa dei valori democratici e sull’obbligata scelta di campo a favore degli “Interessi occidentali”.

Il campo per noi è ben definito : ci siamo noi, quelli che non vogliono pagare le speculazioni delle multinazionali energetiche, che non vogliono un Paese trasformato in hub del gas, che non vogliono né colate di cemento nelle proprie città né basi militari nato, quelli che lottano per un abitare dignitoso ed ecologico, che resistono giorno dopo giorno, quelli che non vogliono stare immobili davanti a uno scempio come questo ma che vedono negli scioperi francesi un esempio da seguire.


E poi ci sono loro, quelli che sostenere l’Ucraina significa pace e democrazia, quelli delle opere inutili come il tav e il ponte sullo stretto, quelli che cancellano il reddito di cittadinanza per poter sfruttare meglio il lavoro, quelli che costruiscono supermercati al posto di parchi in un panorama inquietante di siccità e cambiamento climatico, quelli che la spesa pubblica serve a finanziare le armi in Ucraina e non a costruire misure reali di sostegno al reddito, per l’accesso alla casa, ai servizi, al welfare. Quelli che non sono disposti a rinunciare ai profitti per aumentare i salari.

Questo primo maggio marchiamo una differenza, perché ci siamo noi e ci sono loro. Davanti a chi vuole salvare il capitalismo a tutti i costi costruiamo il nostro rifiuto collettivo. La loro democrazia è sfruttamento, repressione e fascismo. Vogliamo costruire un orizzonte collettivo di liberazione in cui la nostra parte si riconosca come possibilità per cambiare il corso di quest’epoca, per non rimanere schiacciati dalla follia di un’escalation militare che nessuno vuole.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Portuali in sciopero negli USA

Negli Stati Uniti è in corso uno dei più grossi scioperi dei lavoratori portuali della costa est dagli anni 70.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Tutti contro Elkann: scioperi al quotidiano Repubblica e di tutto il settore dell’automotive

John Elkann è, tra le altre cariche, anche presidente di Stellantis, gruppo automobilistico in cui è confluita l’ex Fiat, che il 18 ottobre si fermerà per sciopero nazionale dei lavoratori di tutti i settori dell’automotive, indetto da Fim, Fiom Uilm.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

USA: sciopero all’azienda Boeing

Lo sciopero alla Boeing, grande azienda statunitense che produce aerei civili e militari, ha coinvolto moltissimi lavoratori nell’area di Seattle che hanno aderito allo sciopero a seguito di una negoziazione sindacale che ha disatteso diversi obiettivi.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

A proposito di stabilimenti balneari, sfruttamento sul lavoro e sequestri tardivi

Oramai il sequestro di alcune strutture balneari perchè non rispettano nessuna norma basilare è diventato un appuntamento fisso, peccato che tutto ciò prenda corpo sul finire della stagione.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Dall’India a Monza: il capitalismo è fondato sulle stragi di operai

Moustafa Kamel Hesham Gaber, un giovane di 21 anni proveniente dall’Egitto, è morto a Monza trascinato da un nastrotrasportatore di una azienda – la Corioni – che compatta rifiuti.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Inauguriamo una nuova stagione di lotte al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori della Next Elettronica di Piano Lago!

Il sogno e la lotta sono due facce della stessa medaglia. Scaturiscono da una percezione della realtà come stato delle cose da modificare profondamente e da una volontà di cambiare radicalmente ed eversivamente lo status quo.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Lavoro digitale: intervista ad Antonio Casilli

Collegato con noi c’è Antonio Casilli, professore dell’Istituto Politecnico di Parigi e autore di diversi lavori, tra cui un libro pubblicato in Italia nel 2021, Schiavi del Click.  Fa parte del gruppo di ricerca DiPLab. Intervista realizzata durante la trasmissione Stakka Stakka su Radio Blackout Di seguito la puntata completa: Qui invece l’estratto audio dell’intervista: Allora Antonio, […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

10 anni senza te, 10 anni con te. In ricordo del compagno Mario Bini.

A Picenengo, presso l’Osteria da Quinto (Cremona) giovedì 4 luglio alle ore 19.30 si terrà un momento di incontro e di ricordo di Mario, compagno autonomo e comunista.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Appunti su sfruttamento, razzismo e lotte in corso.

Senza contratto, un macchinario gli stacca il braccio e il padrone lo abbandona sul ciglio della strada con la sua mano a fianco appoggiata su una cassetta. La moglie che urlando chiede soccorsi. Si conclude così la vita di un giovane operaio indiano, tra le strade della provincia di Latina, i campi sterminati fino alla fine dell’orizzonte. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La guerra post-umana

Tra pace e guerra non esiste un sottile confine, ma una vasta zona grigia, dove gli stati danno vita a quella che viene definita competizione strategica, utilizzando in diverse combinazioni i quattro elementi che formano il potere di uno stato: diplomatico, militare, economico e informativo. Proprio quest’ultimo fattore, complice la pervasività delle tecnologie digitali, ha […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Esplosioni in Libano: si apre un nuovo capitolo del genocidio

Dopo le prime esplosioni di migliaia di cercapersone in dotazione a membri di Hezbollah avvenute in Libano, un’ulteriore ondata di esplosioni in contemporanea, di walkie talkie e pannelli fotovoltaici, è stata segnalata dai media libanesi nei giorni scorsi, causando la morte di almeno 20 persone e ferendone a migliaia, anche in Siria.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ambiente: il ciclone Boris continua a devastare l’Europa centro-orientale

Il ciclone Boris continua a devastare L’Europa centro-orientale, lasciando dietro di sé una lunga scia di distruzione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’asse della normalizzazione: la Turchia e alcuni Paesi arabi sostengono l’economia di guerra di Israele

Mentre l’Asse della Resistenza dell’Asia occidentale cerca di indebolire l’esercito, l’economia e la sicurezza di Israele, una manciata di Stati arabi e la Turchia si sforzano segretamente di rafforzare Israele e rifornire la sua guerra a Gaza. Questo è il nuovo “Asse della Normalizzazione” della regione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Verde marcio

Ursula von der Layen ha dedicato un’ampia parte dei 48 minuti e 20 secondi del discorso in cui ha presentato la sua “strategic vision” per i prossimi cinque anni

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Dall’Italia a Israele passando per gli USA, le armi di Leonardo consegnate a Tel Aviv

Quanto ha fatturato Leonardo S.p.A. con i cannoni utilizzati dalle unità della Marina militare israeliana per bombardare ininterrottamente dal 7 ottobre 2023 Gaza e il suo porto?

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Difendere il parco è possibile!

Cronaca delle giornate di difesa del Parco del Meisino a Torino dove sono iniziati i lavori di cementificazione e distruzione del parco per mettere in atto lo scellerato progetto di Cittadella dello Sport dell’amministrazione cittadina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

USA: nuovi incendi contro Cop City

L’incendio è avvenuto in Memorial Drive e le due macchine da costruzione incendiate intorno alle 2 del mattino appartenevano alla Brent Scarborough and Company.