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Bologna; Alma Welcome – Benvenuti in un nuovo anno di lotte!

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Pubblichiamo il comunicato del Collettivo universitario Autonomo di Bologna in seguito alla mattinata di iniziativa in Rettorato mentre venivano comminate delle sospensioni a degli studenti rei di essere stati protragonisti delle lotte insieme ad altre centinaia e centinaia di persone negli scorsi mesi.

Oggi, 19 settembre, siamo tornati in tanti a presidiare il rettorato in concomitanza col primo Senato Accademico dell’anno, che potrebbe tornare a comminare sospensioni contro molti studenti e studentesse, impedendo loro di sostenere gli esami per mesi o addirittura di laurearsi. Che dire, un ottimo modo per le istituzioni universitarie di segnare l’inizio del nuovo anno!

D’altronde lo stato dell’arte dell’Unibo in queste prime settimane dell’anno accademico è tristemente noto. Mentre quasi 300 ricercatori e professori dell’università di Bologna hanno legittimamente proclamato uno sciopero per reclamare condizioni di lavoro degne – soprattutto per quanto riguarda la ricerca e la docenza a contratto – anche la dignità degli studenti viene calpestata dai giudici dell’Alma Mater.

Lontano dai loro tribunali improvvisati, la situazione delle matricole è sempre più precaria; da due settimane si svolgono infatti i test d’ingresso, l’ennesimo dispositivo di accumulazione di denaro che l’università utilizza per spillare soldi agli studenti, qualora non bastasse tutto il resto: migliaia di candidati, pochi posti, test più adatti alle pagine della settimana enigmistica che a verificare le capacità specifiche degli aspiranti all’immatricolazione.

Nel frattempo si aggrava il problema abitativo; trovare un posto letto in questa città ad un prezzo degno ed accessibile è diventata ormai un’impresa quasi impossibile, salvo optare per una cantina, o abitare in 7 in appartamenti da 4, uno sopra l’altro senza spazio per una scrivania propria. Eppure, a fronte di questa situazione inaccettabile, il primo problema che il Senato Accademico si pone a inizio anno è un altro. Oggi Lor Signori hanno infatti deciso di riunirsi per decidere delle sanzioni nei confronti degli studenti che hanno partecipato alla mobilitazione del 36, volta a impedire che l’accesso ad una biblioteca e sala studio fosse ostacolato da un muro di vetro – i tornelli – atto a selezionare i possessori del badge.

Questo dispositivo punitivo, come abbiamo detto più volte, non ha nulla di legittimo. In quei gloriosi giorni di lotta, infatti, migliaia studenti e studentesse si opposero con determinazione ai tornelli e, come ben si sa, dopo mesi di lotte, iniziative e manifestazioni, ora il 36 è tornato di nuovo accessibile a tutti e tutte. È evidente perciò che, riconosciuta la pretesa di migliaia di studenti di rimuovere le porte in vetro, è ancora più arbitrario, grottesco ed illegittimo che si punisca chi ha contribuito alla conquista di quel giusto obiettivo. Inoltre il Senato Accademico prende queste decisioni su sollecitazione della polizia politica Digos in assenza di alcuna condanna giudiziaria. Mesi fa per garantire ad alcuni studenti e studentesse già allora sospesi la possibilità di sostenere i colloqui, ci recammo a decine in sede d’esame per pretendere collettivamente il regolare svolgimento dello stesso. Vedremo quali saranno le decisioni del Senato…non accetteremo nuove punizioni!

L’Alma Mater ha deciso di presentarsi ai nuovi inscritti come un’istituzione che punisce e offre servizi insufficienti e insoddisfacenti, che preferisce sanzionare, appellandosi al cosiddetto “Codice Etico”, piuttosto che recepire ciò che hanno da dire gli studenti e le studentesse che decidono di opporsi ai meccanismi di privatizzazione e speculazione. Se il loro benvenuto non ci piace, di sicuro non ci spaventa.

In giornata sapremo le decisioni del Senato in merito ai provvedimenti disciplinari. Intanto, benvenuta Alma Mater in un nuovo anno di lotta! Basta sospensioni arbitrarie! Vogliamo soluzioni ai problemi che affliggono la nostra università!

P.S. Il 36 è ad oggi chiuso, si dice per lavori che si concluderanno venerdì. Che sia per ottimare il funzionamento della biblioteca! Saranno totalmente considerati inaccettabili nuovi tornelli, muretti, porticine, o stratagemmi vari.
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