InfoAut
Immagine di copertina per il post

Sequestrato il CSA Murazzi

Il CSA Murazzi ha risposto a questa azione con fermezza lanciando la campagna Que Viva Murazzi per riuscire a difendere un luogo storico e centrale del divertimento, della cultura e della socialità. Anche dopo il sequestro dell’impianto la musica non si è spenta, si è contestata duramente la scelta tutta politica e non solo giudiziaria di lasciare all’abbandono e allo spaccio le arcate che per molte generazioni di torinesi hanno rappresentato la possibilità di incontrarsi, conoscersi e socializzare. Questa politica di desertificazione puzza di speculazione da molto lontano, i progetti per la riassegnazione delle arcate parlano chiaro, l’obbiettivo del Comune è quello per l’ennesima volta di una “riqualificazione” che in realtà vede solo soldi espropriati dalle tasche dei cittadini e ben pochi pro per gli stessi.

In questo contesto l’anomalia del CSA ancora aperto e ormai da mesi frequentato da migliaia di giovani ogni weekend, vissuto dagli studenti per le feste di fine anno, da artisti e famiglie durante le giornate, è sicuramente una spina nel fianco sia rispetto ai progetti della procura sia rispetto a quelli del comune. Nella città di Torino vantata come “città dei giovani” un centro sociale che costruisce aggregazione, che permette l’accesso al divertimento a tutti a prezzi popolari, che organizza cultura, musica e divertimento in maniera autogestita non ha posto. E’ chiaro che la chiusura degli accessi al CSA di questa mattina ci indica chiaramente come ci sia uno scontro tra due visioni diverse della città di Torino, una, quella che governa malamente nell’era Fassino, che privilegia la speculazione, le grandi opere e i grandi eventi, che taglia sui trasporti, sul welfare, e l’altra che invece costruisce dal basso forme di solidarietà, cooperazione sociale e cultura altra che siano accessibili per tutti. Lo schieramento di polizia notevole che ha accompagnato il sequestro di questa mattina ne è testimonianza.

Certamente non basteranno queste azioni di intimidazione da parte della questura e della procura per chiudere un progetto ormai ventennale come quello del CSA. Non si fermeranno sicuramente adesso le molte inziative che da anni il centro sociale promuove con costanza.

Invitiamo tutti gli amici e le amiche del CSA Murazzi a rispondere con noi al sequestro del centro sociale questa sera alle 21 sotto il monumento di Garibaldi in Corso Cairoli.

I compagni e le compagne del csa murazzi

 

Ascolta Vincenzo del CSA Murazzi (Radio Onda d’Urto):

{mp3remote}http://www.radiondadurto.org/wp-content/uploads/2013/06/mov-murazzi-vincenzo.mp3{/mp3remote}

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

csa murazzisequestrotorino

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: “difendere l’Askatasuna per non far spegenere la scintilla di ribellione che Torino ha dentro”

“La grandissima manifestazione di risposta allo sgombero è stata la reazione di Torino che si è riversata nelle strade per difendere quella sua radice ribelle che non si vuole che venga cancellata.”

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sgombero Askatasuna. Giorgio Rossetto: “Rispondere logorando l’avversario come in Val Susa”

Bisogna accettare i terreni anche quando non si sono scelti, il terreno del conflitto, della lotta, a volte anche dello scontro e l’esercizio della forza da parte dei movimenti

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Nasce il Presidio Permanente per la Tutela e il Rilancio della Sanità Lametina

Negli ultimi anni le criticità del sistema sanitario calabrese – e in particolare dell’area lametina – hanno raggiunto livelli non più tollerabili per una comunità che ha pieno diritto a servizi efficienti, sicuri e dignitosi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Emergenza sanità in Calabria: serve una reazione decisa e collettiva!

La tragica notizia del cinquantasettenne morto a Lamezia mentre attendeva l’arrivo di un’ambulanza impone una reazione decisa e collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quando il popolo si organizza, il sistema vacilla

L’ultimo periodo di lotte ha mostrato che il potere trema solo quando il popolo smette di obbedire.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

E’ ancora il momento di bloccare tutto!

Il 28 novembre sarà sciopero generale, coordiniamoci in tutte le città, in tutte le provincie, in tutti i paesi per bloccare ancora una volta in maniera effettiva tutto il territorio nazionale.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: Askatasuna ‘bene comune’, iniziati i lavori di riqualificazione

Entra nel vivo la trasformazione dello storico centro sociale Askatasuna di corso Regina Margherita 47 a Torino, occupato 29 anni fa e da allora perennemente sotto minaccia di sgombero, in bene comune.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“Una legge di bilancio di matrice classista” quella del governo Meloni. L’analisi del Professor Alessandro Volpi

Si accende il dibattito rispetto alla iniqua manovra del governo, in particolare su fisco e pensioni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“Piano Casa”: il governo Meloni di fronte alla crisi abitativa strutturale

In questi giorni il governo Meloni sta discutendo del “Piano Casa”. Creazione dell’Autorità per l’Esecuzione degli Sfratti, abbreviate le procedure e le tempistiche: tutto sembra aggravare una situazione di crisi abitativa già critica.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano: svendita di San Siro e Olimpiadi Invernali, tegole giudiziarie sulla città “appaltata” ai grandi eventi

La gip di Milano Patrizia Nobile ha sollevato davanti alla Consulta la questione di “legittimità costituzionale” del decreto del Governo Meloni del 2024.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Sgombero di Askatasuna: chi fa i piani e chi fa la storia

Lo sgombero di Askatasuna non può essere trattato come un semplice atto di repressione da parte di un governo di ultradestra.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Askatasuna: uno sgombero contro la città

Negli anni, poi, Askatasunaè diventata, per l’attuale maggioranza politica (a livello locale e nazionale), una vera e propria ossessione

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Lo sgombero di Askatasuna riguarda tutti noi

L’azione violenta del governo contro il centro sociale torinese è un attacco a tutte le forme di resistenza sociale e dissenso

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Aska non è sola – Solidarietà in tutta Italia contro lo sgombero

Dallo sgombero di questa mattina sono decine i comunicati di solidarietà e prese di posizione di collettivi e realtà in tutta Italia contro l’attacco verso lo storico centro sociale torinese.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Askatasuna: “È solo l’inizio. Per voi.”

Questa mattina è avvenuto lo sgombero di Askatasuna, storico centro sociale torinese attivo da quasi tre decadi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Contro la falsa “pace” – Manifestazione regionale piemontese

In Palestina la Pace di Trump non è mai esistita, sono state oltre 400 le violazioni della tregua compiute da Israele

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Torino: riflessioni attorno “all’assalto squadrista alla sede della Stampa” e alla libertà di informazione

Il centro sociale Askatasuna di Torino è tornato al centro del dibattito politico nazionale dopo l’azione alla redazione de La Stampa del 28 novembre durante la manifestazione nel giorno dello sciopero generale