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La Sapienza, cambia il Rettore ma non gli interessi: contestati Frati e Gaudio

Gli studenti oggi non sono rimasti in silenzio e in centinaia hanno portato il loro saluto ai Rettori. L’acqua della fontana della statua della Minerva ė stata colorata di colore rosso, per simboleggiare il fatto che l’università ė sempre più dissanguata dai tagli che si susseguono e che perciò ė anche difficile quantificare: il Governo Renzi ha appena tagliati 150 milioni al diritto allo studio, 240 milioni all’università e 42 milioni alla ricerca.

Mentre l’università ė sempre più definanzianziata e svilita, l’unica cosa che aumenta sono le tasse universitarie, il costo dei libri di testo e il numero di studenti che chiedono e non ricevono per mancanza di fondi le borse di studio e i posti alloggio.

Successivamente dalla Minerva ci siamo spostati sotto all’ex Lucernario occupato, uno spazio che gli studenti avevano liberato ad ottobre 2013 e più volte sgomberato e che oggi è divenuto l’ennesimo cantiere destinato alla polvere e all’abbandono. Abbiamo abbattuto le mura, costruite ad hoc per chiudere l’accesso al Lucernario, e consegnato questi calcinacci sotto il rettorato al grido di “restituiamo al Rettore i suoi mattoni”. Insieme a questi abbiamo lasciato sacchi della spazzatura che riportavano gli slogan in appoggio alle proteste dei lavoratori delle pulizie dell’Ateneo.

Giunti sotto il rettorato abbiamo provato ad entrare in una delegazione di due studentesse dentro l’aula magna per intervenire e dare voce agli studenti che veramente vivono questa universitá. Le studentesse sono state fatte entrare e trattenute senza farle intervenire.
La Digos e la sicurezza privata erano presenti in forze e gran numero tanto che per chi si affacciasse al Rettorato sembrava una sfilata di guardie più che una celebrazione.

Oramai ė un anno che l’amministrazione dell’università si rifiuta di parlare con gli studenti ed al suo posto manda solo digos. Vogliamo la polizia fuori dall’università perchė siamo convinti che i problemi che gli studenti sollevano debbano essere ascoltati e che le nostre vertenze non possano essere considerate una mera questione di ordine pubblico.

Dopo ripetute pressioni siamo riusciti ad ottenere un incontro con il Rettore Gaudio nella giornata di domani, il primo giorno del suo mandato. Andremo a questo incontro e parleremo della gestione disastrosa della Sapienza degli ultimi anni, del bisogno di spazi degli studenti, consapevoli però che non sarà facile invertire la tendenza di amministrazione degli ultimi anni e soprattutto che la costruzione di un’universita migliore e libera non passa per questi tavoli.

L’università che vogliamo abbiamo già iniziato a realizzarla con l’esperienza del Lucernario e del neo occupato Tre Serrande, con la mobilitazione di questa giornata ma proprio perchè il percorso ė ancora lungo invitiamo tutte e tutti ad una settimana di mobilitazione dal 6 al 14 Novembre. Tante iniziative si susseguiranno in questa settimana, per ora diamo alcuni appuntamenti: il 6 faremo una festa all’università per riprenderci questi luoghi e viverli veramente non solo come fruitori di un servizio, il 12 daremo vita ad una grande assemblea pubblica per parlare delle prospettive di lotta e il 14 saremo di nuovo in piazza!

Studenti e studentesse di Sapienza Clandestina

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