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Cile, le lotte studentesche buttano giù il ministro Lavin

Gli studenti cileni incassano il primo risultato di una battaglia per un’altra istruzione, che da mesi stanno conducendo in scuole e università. Joaquín Lavín, il ministro dell’istruzione cileno, ha consegnato le sue dimissioni. Ieri, lunedì 18 luglio, il presidente cileno Sebastián Piñera ha quindi operato un rimpasto di governo che ha coinvolto otto ministri del suo Gabinetto. Al posto di Lavìn, dirottato alla Pianificazione, è subentrato Felipe Bulnes, fino a ieri ministro della Giustizia.

Gli studenti delle scuole superiori stanno occupando centinaia di istituti in tutto il paese. Le proteste che da un mese infiammano il paese stanno seriamente minando la popolarità del governo di Piñera, al potere dal 2010, per il quale si registra un calo di 31 punti percentuali nei sondaggi, colpito anche dalla sollevazione dei minatori, che attraverso un recente sciopero generale hanno bloccato e coinvolto città intere.

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