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15oct: ce n’est qu’un debut!

Come student*, precar* e attivist* del Knowledge Liberation Front negli ultimi mesi abbiamo contribuito alle prime fasi di strutturazione di quel nuovo movimento transnazionale che il 15 Ottobre ha avuto la prima emersione comune.

Abbiamo partecipato all’Hub Meeting di Barcellona che ha segnato un importante convergenza nelle prospettive politiche di tanti movimenti su scala europea. Le acampadasche avevano lanciato la data di mobilitazione di metà ottobre sono state una prima fondamentale sperimentazione di reale alternativa dentro la crisi. Istituti autonomi permanenti che hanno praticato lademocrazia diretta, l’autogestione e la riappropriazione di spazi e tempi fuori e contro i dispositivi di una rappresentanza politica in fase terminale. Abbiamo prodotto un documento collettivo:

http://takethesquare.net/it/2011/09/25/documento-finale-hub-meeting-di-barcellona-verso-il-15o/

e da lì siamo partiti alla volta di Tunisia. Il meeting Reseau des luttes svoltosi a cavallo fra Settembre ed Ottobre ha segnato una connessione fra le due sponde del Mediterraneo, mostrando come sia possibile dal basso rompere i confini. Abbiamo appreso il divenire rivoluzionario del movimento tunisino, diffusosi poi in larghe parti del Maghreb. Anche da quell’importante momento è uscito un appello ed un segno di continuità:

http://www.edu-factory.org/wp/transnational-meeting-in-tunisia-reseau-de-luttes-common-declaration/

Una composizione comune, unita dalla materialità delle condizioni di vita, è definitivamente insorta in tutto il mondo il 15 Ottobre. Formata in prima fila da student* e precar* altamente formati, giovani delle periferie e ceto medio in via di impoverimento, un grido comune contro l’austerità ed il debito ha indicato la direzione per i prossimi mesi.

Ci uniamo al comunicato uscito dall’Hub Meeting:

http://bcnhubmeeting.wordpress.com/2011/10/25/comunicado-en-solidaridad-con-el-movimiento-italiano/

nel rifiutare qualsiasi forma di criminalizzazione dei movimenti e nell’esprimere solidarietà e richiesta di immediata scarcerazione per gli arrestati del 15 Ottobre a Roma.

Crediamo che alcune delle ipotesi sulle tendenza formulate nei mesi passati siano state pienamente confermate:

. l’irreversibilità delle politiche di austerity decise dalle cricche al potere che guidano la finanza globale e le istituzioni internazionali e l’impossibilità di qualsivoglia risposta su un piano nazionale;

. la conseguente impossibilità di una opzione politica alternativa nel quadro della rappresentanza istituzionale o la ricerca di risposte situate nella dicotomia pubblico/privato, che rappresentano solo due facce della stessa medaglia;

. la necessità di praticare l’insolvenza e della riappropriazione di reddito e nuovo welfare come uniche forme adeguate e contro ogni retorica del lavoro come bene comune;

. l’urgenza di rendere le università luoghi di costruzione di autonomia del sapere vivo;

. il 99% non ha nulla da difendere ma un nuovo mondo da costruire.

Se il #15O è stato sicuramente momento centrale, subito dopo di esso i conflitti non si sono certo arrestati. Solo per citare alcuni esempi centinaia di migliaia di persone hanno invaso Budapest, il Senato è stato occupato in Cile, due giornate di sciopero generalizzato hanno attraversato la Grecia, la piazza di fronte alla Borsa a Lubiana è stata occupata.

Per questi e molti altri motivi riteniamo fondamentale accogliere, dopo quello delle acampadas, l’invito alla mobilitazione che proviene dal movimento statunitense #OccupyWallStreet che lancia per l’11.11.11una nuova giornata di lotta transnazionale chiamata #Occupyallstreet #Occupyeverywhere. Costruiremo quella giornata nei nostri territori, consapevoli che le accelerazioni temporali e la contemporanea contrazione/avvicinamento dello spazio e l’estensione dello spazio politico che parla di #GlobalRevolutionsiano dinamiche appena agli albori di questa crisi.

Knowledge Liberation Front

———————————

English version:

After the great date of global action in #15Oct, a new day of struggle is already under construction.

As students, precarious workers and activists of Knowledge Liberation Front in the last months we have contributed to the first steps for the creation of this new transnational movement which had a first common outburst in the 15th October.

We joined the Barcelona’s Hub Meeting, that pointed a significant political convergence in many European movements’ perspective. The acampadas which launched this day of action in October have been a first, crucial experimentation of real alternative inside the crisis. They are autonomous permanent institutions that have practiced direct democracy, collective management and re – appropriation of space and time against and out of political delegation, which is in its off – season.

We have written a collective document:

http://takethesquare.net/it/2011/09/25/documento-finale-hub-meeting-di-barcellona-verso-il-15o/

and from there we left bound for Tunisi. The Reaseau de Luttes meeting that took place at the threshold of October, marked out a connection between the two banks of Mediterranean sea, showing how is possible to break borders from the bottom to the top.

We learned the revolutionary becoming of the Tunisian movement, which spread in many places all overMaghreb. Even from that important moment a call for action and a sign of continuity came out…

http://www.edu-factory.org/wp/transnational-meeting-in-tunisia-reseau-de-luttes-common-declaration/

common composition, united from the concreteness of life’s conditions, has conclusively arose in 15th October all over the world. Formed in first place of students, precarious workers highly well-schooled, kids from urban suburbs and middle class on the way of impoverishment, a common call against austerityand debt pointed the direction for the next months.

We join up the statement which came out from the Hub Meeting:

http://bcnhubmeeting.wordpress.com/2011/10/25/comunicado-en-solidaridad-con-el-movimiento-italiano/

in refusing every form of movements’ criminalization, in expressing solidarity, and in request for the immediate release of the 15th October’s prisoners.

We believe that some of the hypothesis about tendency formulated in the last months have been fully confirmed:

.the non – reversibility of austerity politics decided by power lobbies that lead the global finance and international institutions, and the impossibility of any response on a national level

.the consequent impossibility of an alternative political option in the framework of institutional delegation, or the research of answers in the private/public dichotomy, which represents only the two sides of the same coin

.the need to practice default, income, re – appropriation and a new welfare as the unique suitable ways, and against every rhetoric about job as a common good.

.the urgency to turn universities into places of real knowledge autonomous creation

.the 99 percent has nothing to defend but a new world to build.

If the 15th October has been for sure a crucial moment, immediately after, conflicts had not stopped at all. Only to point out some examples,: thousands of people invaded Budapest, the Senate has been occupied in Chile, as the square in front of Lubiana‘s Stock Exchange, two days of general strike spread all overGreece, in Oakland protesters clashed with the police after the attempt of evicting their occupation.

For these and many other reasons we think, after the acampadas, it’s necessary to agree the call for action that comes from the American movement #OccupyWallStreet which promotes the 11.11.11 as a new day of transnational struggle under the claim of #Occupyeverywhere. We’ll frame this day in our territories, well aware that temporal accelerations and the contemporaneous contraction/approach of the space and the extension of the political range, about #GlobalRevolution, are newborn trends in the time of this crisis.

 

Knowledge Liberation Front


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