InfoAut

La democrazia made in UE e noi

Partiamo da un dato. Accettare di essere relegati al di fuori delle zone della città dove si materializzava la provocazione delle istituzioni europee e nazionali per la celebrazione dei 60 anni dei Trattati di Roma, è stato il primo tassello che ha permesso a un imponente meccanismo di controllo di funzionare.

La gestione dell’ordine pubblico in piazza oggi a Roma, costruita mediaticamente ad arte nei giorni precedenti, si è potuta così affermare in pieno stile (nord)europeo. Con una enfasi e una prassi sulla prevenzione della minaccia atta a far sparire le ragioni politiche del corteo di oggi, che partivano anche dall’inaccettabilità del sequestro della capitale e del suo centro da parte dei capi di stato e di governo.

Le ragioni del corteo erano del resto chiarissime da mesi, e affermavano da un lato la consapevolezza della irriformabilità dell’Ue e dall’altro la non accettabilità di un discorso neosovranista in qualunque salsa. 

Un quadro analitico che nei media non doveva in alcun modo passare, visto che le uniche prospettive accettabili nel discorso pubblico sono quelle di due finti nemici, l’europeismo fideistico e il sovranismo con il suo sfondo nazionale, utili a rinforzarsi a vicenda mentre colpiscono insieme il nemico comune, quello costruito e ricostruito ogni giorno dalle lotte sociali; il conflitto e chi lo pratica nei territori sono stati assimilati di fatto al jihadismo negli scorsi giorni sui media, in una clamorosa opera di annientamento mediatico di chi generosamente ha costruito una piazza difficile e attaccata da ogni parte.

Chi ha elemosinato riformette ai potenti dell’Ue mentre sfilava con Libera e il peggio della società civile alleata del PD, ricongiungendosi durante il corteo addirittura con Laura Bordini e Mario Monti, ha quindi dimostrato ulteriormente la sua politica ostile e nemica al conflitto sociale e alla sua talvolta dura quotidianità, fornendo una stampella buona e colorata ad un potere che non se ne curerà neanche.

Ad ogni modo Minniti e il dispositivo da lui costruito, dalle centinaia di fermi preventivi con annessi fogli di via ‘previa verifica dell’orientamento ideologico dei manifestanti’ al vergognoso tentativo di impedire alla piazza di raggiungere Bocca della Verità, ci mettono di fronte alla necessità ulteriore di approfondire con intelligenza il ragionamento sulle forme del conflitto e della resistenza al giorno d’oggi, in uno scenario dove la paura si è imposta sulla consapevolezza delle ragioni dello scendere in piazza.

Lo diciamo senza giri di parole. Oggi non c’è stata la capacità di rappresentare una variabile ingovernabile all’interno della capitale, di rompere il perimetro che ci è stato tracciato intorno. Le differenti istanze contro l’austerità portate da chi lotta contro l’impoverimento sociale dovranno prendere coscienza dell’impossibilità di qualsiasi scorciatoia rispetto all’affrontare di petto l’attacco che viene condotto nei propri confronti. E non sono certo i “diritti democratici” che hanno mostrato oggi tutta la loro inconsistenza che ci garantiranno la possibilità di tornare a manifestare.

Ripartiamo da questa consapevolezza e da un dato. Le migliaia di uomini e donne, di studentesse, di migranti, di operai della logistica, di attivisti dei comitati territoriali scesi in piazza oggi hanno dimostrato che esiste un soggetto, per quanto parziale e sicuramente non ancora sufficiente, che ha volontà di opporsi ad un controllo e a delle condizioni di vita sempre più pressanti.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Editorialidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Editoriali

La lunga frattura – Un contributo al dibattito su guerra e riarmo

In questi mesi la storia corre veloce, in poco tempo alcuni dei capisaldi su cui si è retto l’ordine mondiale definitivamente consolidatosi dopo il crollo del muro di Berlino stanno vivendo profonde tensioni e ristrutturazioni.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Sulla morte di Papa Francesco

In un mondo in cui comanda la prevaricazione e l’ipocrisia la morte di Papa Francesco segna un passaggio politico della nostra storia.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

I giovani come pericolo pubblico

Nel giro di pochi giorni abbiamo assistito ad una sequenza che indica un cambio di passo da parte del governo nei confronti della cosiddetta “pubblica sicurezza”. Dopo l’approvazione del “Decreto Sicurezza” con firma in calce del Presidente della Repubblica Mattarella, al netto di risibili modifiche, abbiamo assistito nel giro di tre giorni alle cariche di […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Economia di guerra: la riconversione dell’automotive in industria delle armi

Lo accennavamo nel nostro scorso editoriale: il piano ReArm EU va compreso anche alla luce della profonda crisi del capitalismo europeo, ed in particolare di quello industriale che vede il suo cuore in Germania.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Le nostre lacrime, il nostro sangue

Ursula Von der Leyen annuncia il piano ReArm Europe: una cifra monstre di 800 miliardi di euro, senza passare dal voto del Parlamento Europeo. In Italia i presunti “intellettuali” di Repubblica fremono per mettersi l’elmetto (ci vadano loro al fronte).

Immagine di copertina per il post
Editoriali

La ritirata “strategica”

Lo scontro tra Trump, coadiuvato da JD Vance, e Zelensky va in scena in mondovisione. In venti minuti si palesa la divergenza tra due versioni della supremazia occidentale. Quando Trump accusa Zelensky di star giocando con la Terza Guerra Mondiale in realtà sta guardando negli occhi Biden e la dottrina neocons che travalica i due […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Elezioni in Germania: esiste un “male minore”?

La Germania si avvia verso un nuovo governo di grosse koalition tra CDU-CSU e socialisti, tra i vincenti e gli sconfitti di questa tornata elettorale. AfD si afferma come secondo partito, ma non conquista abbastanza voti da rendere impraticabile un governo senza il partito di estrema destra. Le esternazioni di Musk ed il progetto MEGA […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Non guerra in Europa, ma guerra all’Europa

La telefonata tra Trump e Putin ha traumatizzato la pessima classe dirigente europea, gettandola nel panico. Mentre la guerra in Ucraina va verso il congelamento gli imbelli che governano il continente finalmente si stanno rendendo conto che questa non era solamente una guerra in Europa, ma una guerra all’Europa, portata avanti con mezzi non convenzionali […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Tramonto liberale sulla voragine

Qualcosa tramonta, chissà se sarà l’ora di un risveglio?

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Musk, o del servilismo dei patrioti

Un po’ più di dieci anni fa esplose lo scandalo “Datagate”: l’NSA, agenzia di intelligence statunitense, aveva spiato importanti politici e normali cittadini di alcuni degli stati dell’Unione Europea. Aveva suscitato particolare scandalo il fatto che tra gli spiati figurasse Angela Merkel, allora cancelliera tedesca, le cui comunicazioni private sul cellulare personale venivano intercettate dall’agenzia. […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Tonino Miccichè, crucifissu cumu a Cristu!

Senza il libro di Filippo Falcone, Morte di un militante siciliano (1999) probabilmente si sarebbe persa quasi del tutto la memoria. Con la necessità di ricordare viene orgganizzato il festival “Memoria e Utopia per Tonino Miccichè” a Pietraperzia, il 9, 10 e 11 maggio. di Angelo Maddalena, da La bottega del Barbieri Rocco D’Anna poco […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma fa affari di guerra in Mozambico dove l’ENI festeggia il centesimo carico di gas

L’Italia rafforza la partnership militare con il Mozambico puntando gli occhi alle imponenti risorse energetiche del Paese africano. di Antonio Mazzeo Dall’8 al 12 aprile 2025 il porto di Maputo ha ospitato la fregata FREMM “Luigi Rizzo” della Marina Militare, unità specializzata nella guerra anti-sottomarini. La fregata italiana proveniva dalle acque antistanti la città di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: nel Guerrero un mare di sangue, un territorio devastato

Questo venerdì è morto Marco Antonio Suástegui Muñoz, storico dirigente del Consiglio degli Ejidos e delle Comunità che si Oppongono alla Diga La Parota (CECOP), dopo che il passato 18 aprile era stato aggredito da un pistolero mentre usciva dalla spiaggia Icacos. di Abel Barrera Hernández Ha perso la vita perché gli hanno sparato in […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Attacco di droni contro la Freedom Flotilla diretta a Gaza con aiuti umanitari

Nel cuore della notte tra giovedì 1 maggio e venerdì 2 maggio 2025, la nave della Freedom Flottilla Coalition per Gaza è stata colpita da un attacco di droni. La prua è stata colpita due volte. Le esplosioni hanno provocato un incendio e hanno aperto una breccia nello scafo. Colpito in particolare il generatore di […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In cinquemila nello spezzone sociale del primo maggio 2025: l’unica opposizione credibile alla guerra

Lo spezzone sociale del primo maggio 2025 incarna l’unica alternativa reale allo scenario di guerra che sta venendo costruito scientificamente per imporre il ricatto della precarietà e un impoverimento progressivo in tutte le sfere della vita con l’obiettivo della disponibilità alla guerra.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Extinction Rebellion occupa l’ingresso del Ministero di Giustizia: “Nel buio fascista, i colori della giustizia”

Riceviamo e pubblichiamo… Roma, 30/04/2025 – Un centinaio di persone ha occupato l’ingresso del Ministero della Giustizia per denunciare le politiche liberticide e discriminatorie del Governo. Dopo aver lanciato in aria polvere colorata, hanno aperto un grande striscione con scritto “Nel buio fascista, i colori della giustizia” e si sono poi sedute a terra con […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: bulldozer telecomandati contro la resistenza

Nonostante un rapporto di forza incredibilmente diseguale, la resistenza palestinese continua nelle rovine di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Marocco: i portuali impediscono la consegna di pezzi di ricambio per l’aviazione israeliana

Il regime marocchino sta guidando la normalizzazione con Israele nel mondo musulmano. Nel bel mezzo del genocidio di Gaza, lo Stato marocchino moltiplica i suoi gesti di simpatia verso Israele e persegue partnership commerciali e militari con lo Stato coloniale. tradotto da Contre Attaque Il popolo marocchino rifiuta questa fedeltà e da mesi fa sentire […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Se si muore di sanità in Calabria

La sanità in Calabria è in condizioni disastrose.

Immagine di copertina per il post
Culture

“Carcere ai Ribell3”: Mamme in piazza per la libertà di dissenso

Presentiamo il libro “Carcere ai ribell3”, scritto dalle donne del gruppo Mamme in piazza per la libertà di dissenso. Con una delle “mamme” ripercorriamo alcune storie di compagn* e attivitst* che hanno incontrato il carcere nel loro percorso di lotta; raccontiamo delle pratiche di solidarietà portate avanti dalle “mamme” in sostegno dei/delle figli/e e delle […]