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Associati per resistere: Umberto esce dai domiciliari!

Allo scadere dell’anno di misure cautelari la giudice ha accolto la richiesta di liberazione di Umberto tramutando la misura in firme giornaliere.

da notav.info

Le misure riguardano l’operazione cosiddetta Sovrano, il teorema secondo il quale la Procura di Torino – supportata dal lavorio durato anni da parte della Questura guidata dal solerte Carlo Ambra – vorrebbe accusare di associazione a delinquere sedici compagni e compagne del centro sociale askatasuna, del movimento no tav e dello spazio popolare Neruda.

Il processo ha avuto inizio e, nonostante il sovraffollamento di udienze del Tribunale di Torino, il tempo per fare avanzare a passo spedito questa messinscena viene trovato. Nonostante questo, la scelta di accogliere dopo un anno tra carcere e domiciliari la richiesta di liberazione è un piccolo passo in avanti.

Speriamo che questa notizia sia di buon auspicio anche per Giorgio, anche lui ancora ristretto della sua libertà si trova oggi ai domiciliari dopo mesi di carcere.

Non sono fantomatiche accuse a fare la storia ma le lotte di ogni giorno, verso un orizzonte di liberazione per tutti e tutte.

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