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Freddy Krueger a Ventimiglia

In una conferenza stampa è stato inscenato un siparietto ormai divenuto un classico della polizia italiana, un genere reso celebre dalle “molotov della Diaz” e che da allora continua a regalare grandi emozioni: il fotoromanzo del ritrovamento delle “armi” degli “antagonisti”. Sui giornali di oggi quindi ampio spazio alle foto del pericoloso arsenale, a quanto dicono, sequestrato ad alcuni no border che stavano arrivando a Ventimiglia. Qualche coltello da cucina, normali attrezzi (cacciavite, pinze…) che chiunque può avere in macchina e poi il pezzo forte…un guanto alla Freddy Krueger con tanto di teschio e finte ossa che sembra uscito dritto dritto dall’uovo di pasqua. E via coi commenti iperbolici, il vocabolario guerresco e la costruzione del nemico pubblico. Tutto grasso che cola per sviare l’attenzione dalla demenziale gestione dell’ordine pubblico nella cittadina ligure, dal “negri di merda” urlato a pieni polmoni dalla polizia contro i migranti e per una volta immortalato da una telecamera. Sempre meglio, in fondo, sbattere in prima pagina la violenza immaginaria di un gruppo di manifestanti che parlare delle manganellate ben reali a persone già in stato di fermo, fossero anche state fortuitamente riprese da qualcuno. È agosto, la fantasia galoppa, Freddy facci sognare.

L’hanno capito tutti che è una messa in scena, persino il poliziotto della foto. Guardate come se la ride.

 

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