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Do I Need (S)Pain? Contestata “La Spagna a Roma”

Questa mattina un gruppo di 30 attivisti/e del comitato ‘Un caso basco a Roma’ hanno interrotto la manifestazione ‘La Spagna a Roma’ organizzata dall’Ufficio Spagnolo del Turismo presso la Galleria Alberto Sordi, nel centro della città.

Con foto, striscioni e volantini hanno denunciato l’altro volto del paese iberico, il volto della repressione delle lotte sociali, della tortura dei detenuti, dei diritti negati di centinaia di cittadini e cittadine basche.

L’azione è stata fatta in solidarietà con gli oltre 600 detenuti e detenute politiche basche costretti nelle carceri spagnole, tra cui Lander Fernandez, che ha vissuto a Roma negli ultimi due anni e che un mese fa è stato estradato a Madrid, con l’accusa di danneggiamento di un autobus avvenuto nel 2002. Un caso quello di Lander, come molti altri, in cui un’accusa assurda, basata su una testimonianza rilasciata sotto tortura da un altro detenuto, viene trasformata in reato di terrorismo dalla propaganda del governo spagnolo.

La reazione ottusa degli addetti allo stand del turismo è sfociata nel ridicolo accanimento contro le foto dei prigionieri e dei torturati baschi. A ricordarci nuovamente il legame inscindibile tra lo stato spagnolo e quello italiano un plotone di polizia ha inseguito il comitato che si stava allontanando dallo stand, strattonando alcuni attivisti/e tentando invano di identificarli.

Questo il volantino distribuito durante l’iniziativa.

Do I need (S)pain??

LA SPAGNA TORTURA.

NON ANDARCI IN VACANZA !

Spagna non vuole dire solo mare, spiagge, città da visitare e attrazioni turistiche.

Spagna è anche tortura e repressione dei movimenti politici e sociali.

Da diversi anni le associazioni per la tutela dei diritti umani e importanti organizzazioni internazionali hanno denunciato molti casi di tortura avvenuti nelle carceri e nei commissariati spagnoli, ma il governo di Madrid continua a fare orecchie da mercante, mantenendo in vigore la legislazione speciale antiterrorista che favorisce la pratica dei maltrattamenti contro attiviste e attivisti politici baschi e non solo.

Torture e maltrattamenti usati per estorcere dichiarazioni favorevoli all’accusa e funzionali alla costruzione di processi farsa. Proprio alcune settimane fa il Comitato Europeo per la Prevenzione della Tortura ha reso pubblico il rapporto annuale in cui viene documentato un caso di tortura avvenuto nel 2011 ai danni di una giovane attivista basca.

Questo atteggiamento del governo spagnolo risulta particolarmente assurdo e odioso dopo che nell’ottobre 2011 l’organizzazione indipendentista Eta ha posto fine in maniera definitiva alla lotta armata, rispondendo alla volontà di risoluzione del conflitto condivisa dalla stragrande maggioranza della società basca. Il governo di Madrid, invece di dimostrare di essere all’altezza della situazione, continua a seguire il vecchio copione di criminalizzazione e repressione.

Anche la città di Roma ha vissuto recentemente gli effetti dell’ottusa politica repressiva spagnola, con il caso del cittadino basco Lander Fernández Arrinda, che viveva nella nostra città da due anni, estradato con la complicità del governo italiano e incarcerato a Madrid sulla base di un’assurda accusa di terrorismo, frutto di una confessione estorta sotto tortura, come hanno dimostrato i diversi parlamentari italiani e i giuristi di livello internazionale che hanno seguito il caso.

Questa città non può tollerare che nelle sue piazze si mettano in vetrina le attrazioni turistiche spagnole, mentre nelle carceri e nei commissariati del paese iberico è in corso una vera e propria persecuzione di movimenti politici e sociali.

Alde hemendik! Via da qui chi reprime e tortura!

LANDER LIBERO !

BASTA TORTURA ! BASTA REPRESSIONE !

SOLIDARIETA’ alle PRIGIONIERE e ai PRIGIONIERI POLITICI BASCHI !

EUSKAL PRESOAK eta IHESLARIAK ETXERA !

TUTTI LIBERE !

da Un Caso Basco a Roma

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pubblicato il in Culturedi redazioneTag correlati:

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