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Caso Uva, chiesta assoluzione per carabinieri e poliziotti

, morto dopo un violento fermo dei carabinieri nel giugno 2008 a Varese.

Secondo la pm, “non c’è nessuna prova di comportamenti illegali da parte degli imputati”. Finora invece l’esame degli imputati sembrava confermare il quadro perlomeno di un arresto illegale, visto che nessuno di loro aveva saputo fornire motivazioni per il fermo di Giuseppe e il trattenimento lungo in caserma.

Oggi però il triste colpo di scena, con la PM he ha chiesto l’assoluzione degli imputati per tutti i capi di imputazione, dall’omicidio preterintenzionale all’arresto illegale sostenendo, tra le altre cose, ”non vi è nessuna prova delle lesioni” che sono state inferte a Giuseppe, nonostante le denunce dai familiari e di diversi testimoni, che però per la Borgonovo non sono attendibili.

“I testimoni che hanno riferito di percosse- ha sostenuto la magistrato – o hanno ritrattato o sono stati smentiti dai fatti”. Durante la requisitoria, la pm ha detto in particolare che Alberto Biggiogero, l’amico che si trovava con Giuseppe quella sera, “non è attendibile”, in quanto “ha prima affermato una cosa e poi un’altra” e, oltre ad essere tossicodipendente, “quella sera era completamente ubriaco”.

Surreale infine la tesi della PM, secondo la quale l’intervento dei carabinieri sia stato realizzato per tutelare la salute di Giuseppe, come commenta ai nostri microfoni  l’avvocato della famiglia Uva, Fabio Ambrosetti

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da radiondadurto

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