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Secondo giorno al II campeggio studentesco No Tav

Per prima cosa è stato attaccato uno striscione visibile dalla statale con la scritta “Paolo e Forgi liberi”, al fianco del presidio Gemma delle Alpi. In seguito, è stata fatta una grande scritta ”NO TAV LIBERI” sulla montagna soprastante, che è andata a sostituire quella precedente.

I due universitari sono stati arrestati la settimana scorsa mentre stavano andando a Giaglione per partecipare a una passeggiata in Clarea, organizzata dal campeggio universitario, e tuttora si trovano nel carcere delle Vallette. Fin dal primo giorno, i media hanno iniziato una vera caccia ai “mostri” No Tav da sbattere in prima pagina, inventando un arsenale di armi con moltov ed esplosivi.

I giornali e i politicanti gridano a una menzognera escalation di violenza all’interno del movimento No Tav, ma la sola violenza è la militarizzazione e la distruzione di una valle, all’interno della quale ogni giorno la popolazione subisce controlli, identificazioni e perquisizioni.

Con questa iniziativa abbiamo voluto ribadire che il movimento No TAV non si arrende, neanche di fronte all’accanimento della questura, anzi, la lotta continua con determinazione.

Student* NO TAV


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pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

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