InfoAut
Immagine di copertina per il post

Quella notte c’eravamo tutti; tutti siamo Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò

14 maggio 2013. Un gruppo di No Tav compie un’azione di sabotaggio al cantiere di Chiomonte.
Quella notte venne danneggiato un compressore. Un’azione di lotta non violenta che il movimento No Tav assunse come propria. Un’azione come tante in questi lunghi anni di lotta contro
l’occupazione militare, contro l’imposizione violenta di un’opera inutile e dannosa.

Il cantiere/fortezza è ferita inferta alla montagna, un enorme cancro che ha inghiottito alberi e prati, che si mangia ogni giorno la nostra salute. In questo paesaggio di guerra ci sono gli stessi soldati che occupano l’Afganistan. Un compressore bruciato è poco più di un sogno, il sogno di Davide che abbatte Golia, il sogno che la nostra lotta vuole realizzare.
Il 9 dicembre del 2013 vengono arrestati Chiara, Claudio, Mattia e Nicolò. Quattro di noi.
Nonostante non sia stato ferito nessuno, sono imputati di attentato con finalità di terrorismo sono accusati di aver tentato di colpire gli operai del cantiere e i militari di guardia.
Ai nostri quattro compagni di lotta viene applicato il carcere duro, in condizioni di isolamento totale o parziale, sono trasferiti in carceri lontane. Volevano rendere difficili le visite, volevano isolarli ma non ci sono riusciti. Noi andiamo e torniamo insieme: non lasciamo indietro nessuno.
Nonostante la Cassazione abbia smontato l’impianto accusatorio della Procura di Torino, negando che i fatti del 14 maggio possano giustificare l’utilizzo dell’articolo 270 sexies, che definisce la “finalità di terrorismo”, il processo va avanti. In novembre dovrebbe essere pronunciata la sentenza.
Decine di migliaia di No Tav, sin dai primi giorni dopo gli arresti, hanno detto: “quella notte in Clarea c’ero anch’io”. Il 22 febbraio e il 10 maggio si sono svolte le manifestazioni più importanti, ma non è mancato giorno in cui non vi sia stata un’iniziativa di solidarietà attiva.
Il 24 settembre in aula bunker Chiara, Claudio, Mattia e Nicolò, per la prima volta dall’inizio del processo, hanno preso la parola, dicendo che quella notte, la notte del 14 maggio 2013, c’erano anche loro.
Le loro parole, pronunciate con fierezza di fronte a chi li ha rinchiusi in una gabbia da quasi un anno, sono le nostre parole, i nostri sentimenti, la nostra stessa strada.

Movimento No Tav

 

da notav.info

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

chiaramattianiccolo'

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Vicenza: il Tav vuole travolgere il bosco Lanerossi, rischia anche il CS Bocciodromo

A Vicenza il progetto del Treno Alta Velocità, all’interno del tracciato Brescia-Padova, oltre che ad impattare fortemente sulla città e sulla salute della cittadinanza, rischia di distruggere 11 mila metri quadrati di bosco

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Emilia Romagna: a un anno esatto dalla prima devastante alluvione, qual è la situazione dei territori colpiti?

Furono giorni drammatici, convulsi, in cui non mancò tuttavia uno slancio solidale esteso e diffuso, con ben pochi precedenti.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sulmona: attivisti No Snam invadono il cantiere della centrale

“Abbiamo compiuto una azione di obbedienza civile  per denunciare le illegalità in atto. Chi di dovere agisca”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il circo del G7: Extinction Rebellion occupa la tettoia della RAI.

Torino: Due attiviste di Extinction Rebellion hanno occupato la tettoia della RAI, mentre altre sette vestite da clown sono comparse in triciclo davanti all’ingresso. “G7 ambiente: -2 all’inizio del circo”, si legge sullo striscione.“G7 ambiente: -2 all’inizio del circo”, si legge sullo striscione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La variante del marmo: così la Regione Toscana vuole rimettere mano al Piano cave

La Giunta Giani ha avviato l’iter per modificare la normativa sulle attività estrattive e aumentare del 5% la capacità autorizzata fino al 2038.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Congo: la maledizione del cobalto

Quando Roger Milolo ha lasciato la sua città natale al confine tra la Repubblica Democratica del Congo (RDC) e lo Zambia per lavorare come operatore in una miniera di cobalto, sperava che la sua sarebbe stata una storia “dagli stracci alla ricchezza”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Gavio e ndrangheta. Le mani dei boss del cemento su TAV ed autostrada

Facciamo il punto su quanto emerso finora dall’indagine Echidna che ha scoperchiato il vaso di pandora dei rapporti tra politica, criminalità organizzata e imprenditori in Piemonte nel segno del cemento.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

I giorni delle canaglie

Questi primi di aprile sono giorni in cui si torna a parlare delle collusioni fra personaggi legati alla malavita, politici locali e imprese che gestiscono gli appalti per lavori direttamente o indirettamente legati alle grandi opere in Piemonte: sono i giorni delle canaglie.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: un “mondo a parte” che non si lascerà mettere tanto facilmente da parte

Breve reportage sulla grande assemblea che si è tenuta l’altro ieri al parco Don Bosco: centinaia le persone accorse dopo il rilascio senza misure cautelari del diciannovenne arrestato la notte prima.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Francia: sostegno alle 17 persone arrestate dalla polizia antiterrorismo in seguito alla campagna di azione nazionale contro il mondo del cemento

Lunedì 8 aprile, 17 persone sono state arrestate in Normandia e nell’Ile de France in un’operazione condotta dalla Sottodirezione antiterrorismo. Alcuni di loro sono stati portati nella sede di Levallois-Perret e potrebbero rimanerci per 96 ore.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ad un anno dall’arresto di Mattia

In questa giornata, un anno fa, iniziavano gli arresti domiciliari per Mattia, generoso e determinato attivista No Tav. Nei giorni scorsi, abbiamo ripetuto tante volte che per il Movimento l’8 dicembre, da sempre, ha un significato ben preciso: ricordo di quel grande momento di resistenza di un popolo in lotta e esempio per continuare la […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Anche Mattia agli arresti domiciliari per “Oggi paga Monti”

Da sabato anche per Mattia sono arrivati gli arresti domiciliari. 1 anno e 8 mesi. La notifica di questa misura definitiva gli è arrivata per lo stesso processo per cui Nicoletta ha scontato un anno di carcere, Dana è ancora alle Vallette, Stella e Fabiola agli arresti domiciliari e a tutti gli altri attivisti coninvolti, […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Niccolò, Claudio, Mattia, Lucio, Francesco e Graziano liberi!

Finalmente Niccolò, Claudio e Mattia a seguito di istanza di scarcerazione sono liberi! Parallelamente anche Lucio, Graziano e Francesco hanno fatto istanza e il giudice del loro procedimento ha deciso di liberarli, ma con la misura non detentiva dell’obbligo di dimora, a Milano e Lecce. La situazione di Chiara invece è un po’ più complicata […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Corteo a Bussoleno dopo la sentenza (VIDEO)

Mercoledì sera il Movimento No Tav si è dato appuntamento nella Piazza del Mercato a Bussoleno ed ha manifestato per le strade del paese dopo la sentenza che in mattinata ha visto cadere l’accusa di terrorismo ai danni Chiara, Claudio, Nicolò e Mattia. Nonostante l’inaccettabilità di una condanna a 3 anni e 6 mesi per un compressore […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Mattia dal carcere di Alessandria: la prigione degli sguardi

  La catena dei forzati e lo sguardo pubblico Fino al 1836 in Francia sopravviveva la tradizione di far marciare in catene i condannati alla prigione. I futuri galeotti venivano incatenati tra loro con collari di ferro e costretti a marciare sulla pubblica via trascinando i segni della propria condanna e mostrando al popolo, che […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Scalda il cuore la piazza no tav

Un successo politico!  Difficile giudicare altrimenti l’esito di questa nuova giornata di lotta del movimento no tav, e forse non solo del movimento no tav, se è vero che questa lotta rappresenta e incarna oggi tutte le istanze di lotta e di alterità ad un sistema fatto solo più di grandi opere, grandi corruzioni,assenza di […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Max Casacci, Samuel, Vicio il 10 maggio ci saremo anche noi

Continuano a giungere adesioni all’appello firmato da artisti, professori, giornalisti e tante e tanti cittadini per la manifestazione del 10 maggio, per Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò. Vogliamo segnalare l’adesione di tre persone all’appello. Tre musicisti torinesi: Max Casacci, Samuel e Vicio, chitarra, voce e basso dei Subsonica. Più volte le loro strade hanno incrociato […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Lettera di Mattia dal carcere

Cari amici di valle e di città, quella che viene oggi scatenata conto chi si batte contro il Tav non è solo un’offensiva tribunalizia ma una tempesta di passioni tristi e umori guasti. «Terrorismo», «organizzazione paramilitare», «attentato»: dietro la scelta di queste espressioni si cela un’operazione linguistica volta ad evocare sentimenti precisi. Ogni parola attiva […]