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No Tav Terzo Valico, la protesta arriva in Consiglio Comunale a Genova

Nonostante secondo la casta (politica, imprenditoriale e sindacale) l’intera comunità genovese sia in lutto per il definanziamento del secondo lotto, non un solo cittadino si è presentato in Consiglio Comunale per esprimere la sua preoccupazione, mentre sono stati molti i No Tav arrivati in Consiglio nonostante fossero le ore 14 di una giornata lavorativa.

Chissà se Marco Doria e la sua Giunta amica del partito del tondino e del cemento si siano finalmente accorti della protesta contro il Terzo Valico che ha fatto sospendere per due volte il teatrino del Consiglio Comunale e che cresce ormai quotidianamente da Gennaio dell’anno scorso. Anche i giornali mainstream questa volta non hanno potuto fare a meno di notare i No Tav seduti ovunque nello spazio destinato al pubblico.

Dopo aver ascoltato alcuni interventi che hanno reso palese come anche all’interno del Consiglio Comunale non manchino le voci di aperto dissenso al Terzo Valico è scattata la protesta che come sempre ha assunto i colori dell’indignazione e della festa. Nonostante un intervento maldestro di alcuni Vigili Urbani la situazione non è degenerata per il buonsenso dei manifestanti che ottenuto il risultato della sospensione del Consiglio lo hanno abbandonato dopo aver letto in modo teatrale un comunicato che riportiamo sotto.

Il palcoscenico che volevano i distruttori delle quattro valli interessate dal Terzo Valico è stato occupato da chi non permetterà mai che gli interessi dei soliti noti prevalgano sulle buone ragioni di una comunità in lotta per difendere la propria terra dall’assurdità di un’opera inutile, ambientalmente insostenibile e rischiosa per la salute di tutti.

Un video della contestazione


Il comunicato letto in aula

Oggi non siamo qui a parlarvi della provata inutilità di quest’opera, dei suoi impatti devastanti, di come le imprese si siano aggiudicate i lavori, di come il Terzo Valico sia un esempio di malaffare tra imprese e politica. Voi, come governanti, i mezzi per valutare questi fattori li avete avuti, ma consapevolmente e colpevolmente avete scelto di non tenerne conto.

In questi giorni, con la cancellazione dei finanziamenti, il Terzo Valico si è guadagnato le prime pagine dei quotidiani. Un fronte unico e compatto: Regione, Comune, Sindacati, Giornali e Confindustria uniti nella lotta per salvare il Terzo Valico e la Liguria.

Lasciateci dire pero’ che, agli occhi dei piu’, Sindacati, Comune, Regione, Giornali e Confindustria, appaiono cosa ben diversa da lavoratori, cittadini, informazione,  imprenditori e Liguri.

Siamo qui per ricordarvi che solo nell’ultimo anno in Liguria, come in Pimonte, sono migliaia le persone  scese  in piazza a  protestare contro il Terzo Valico, per fermare gli espropri e per cacciare le trivelle.

Siamo qui per ricordarvi che quando parlate di Terzo Valico, Genova e Liguria omettendo, o meglio censurando, questa parte di comunità, vi arrogate il diritto di parlare anche in nome di chi non si sente rappresentato da voi.

Sicuramente non si sarà dimenticato il vicesindaco Bernini quando in una piccola Frazione della Valpocevera si trovo’ senza argomenti per ribattere al centinaio di persone che aveva di fronte e si chiuse in un imbarazzante silenzio. Chiedete al capogruppo PD di Genova Farello quando al termine di un’altra assemblea di fronte alle argomentazioni dei cittadini dovette affermare che  il Terzo Valico non è certo un’opera fondamentale.

Solo poche settimane fa a Pontedecimo delle centinaia di persone presenti a quell’assemblea, Bernini lei che era presente,  quante erano a favore del Terzo Valico??….

Sindaco Doria, in campagna elettorale lei, astutamente, ha parlato poco ed in maniera confusa sia di Terzo valico che di Gronda. Sicuramente è stato eletto nel pieno delle regole vigenti, ma vorremmo ricordarle che lei e la sua giunta  rappresentate il 59,7  del 39.08 % dei Genovesi, in pratica Caro Sindaco le hanno dato fiducia meno di  un Genovese su quattro. Ed anche all’interno della sua maggioranza-minoranza, non ci pare proprio che ci siano valutazioni concordi sul Terzo Valico. Non l’abbiamo mai vista caro Sindaco sui territori interessati da questa follia a spiegarne le magnificenze, Venga, la invitiamo, magari cosi’ capirà quanto i liguri temono che il Terzo Valico non si faccia.

Continuate pure caro Sindaco, Vicesindaco, cosi’ come la Regione Liguria ed i Sindacati con le vostre sfilate sui giornali, continuate ad arrogarvi di poter rappresentare la posizione della popolazione sul Terzo Valico senza nemmeno averla mai ascoltata.

Continuate pure, ma intanto giorno dopo giorno l’opposizione al Terzo Valico affonda sempre piu’ salde radici sul territorio. Che sia Valpocevera o Valverde, Liguria o Piemonte ovunque ci troverete a sbarrarvi la strada. Ovunque troverete qualcuno a ricordarvi che con le vostre scelte siete corresponsabili dello sperpero delle risorse della comunità, della pianificazione della distruzione di un territorio, della sua vivibilità e del suo futuro.

Dai paesi dell’entroterra ligure, dai Vicoli del centro storico, dalle periferie già sacrificate sull’altare delle idee di progresso che portate avanti, dalle colline che vorreste cementificare, da una parte all’altra dell’Appennino.

da NoTavTerzoValico.info

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pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

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