
Erri De Luca: “Il cantiere Tav cadrà come le mura di Gerico”

«Il verbo sabotare ha numerosi significati: danneggiamento materiale, ma  anche intralciare, ostacolare, impedire – ha detto De Luca davanti al  giudice della prima sezione penale Immacolata Iadeluca – e l’intralcio  di quest’opera da parte dei valsusini dura da vent’anni». Tanto più che  «usare le cesoie per tagliare delle reti messe in maniera illegale non è  un atto di sabotaggio», ha aggiunto. Tra le tesi della Procura,  infatti, c’è la presunta correlazione tra le parole pronunciate pubblicamente dallo scrittore e gli attacchi incendiari al cantiere di Chiomonte,  oltre all’ormai “famoso” taglio delle recinzioni del 23 ottobre 2011.  Per ribadire la sua contrarietà al Tav e rivendicare il proprio diritto  al dissenso, nei mesi scorsi De Luca ha pubblicato un libro dal titolo “La parola contraria”, una sorta di appello a difendere l’articolo 21 della Costituzione, che garantisce la libertà di parola a tutti i cittadini.
 «Io sono responsabile solamente delle mie parole, non delle conseguenze  sulle azioni altrui, perché non sono né un tribuno né un capopartito, il  mio ruolo non è quello di smuovere militanti», ha detto De Luca. A  sostegno di questa tesi ha citato un episodio storico: «I versi satanici  di Salman Rushdie scatenarono un’insurrezione di masse islamiche che lo  accusavano di blasfemia, molti partecipanti furono uccisi, eppure  nessuno pensò di processare l’autore per questo», ha detto lo scrittore,  che nelle scorse settimane ha incassato la solidarietà e il sostegno  dello stesso Rushdie. Parlando con i giornalisti ha poi continuato  citando un episodio più recente: «Anche i pescatori di Lampedusa hanno  sabotato una legge per salvare vite umane nel Mediterraneo», ha  ricordato.
 «Io semmai istigo alla lettura, al massimo alla scrittura», ha  ironizzato rispondendo ai suoi avvocati. Per rispondere alle domande dei  pubblici ministeri Andrea Padalino e Antonio Rinaudo, invece, ha preso  in prestito una metafora biblica: «Il cantiere della Torino-Lione cadrà  com’è caduta la muraglia di Gerico: le sue mura verranno abbattute dal  coro di voci del popolo tutt’attorno», ha detto. È notizia di ieri, invece, la querela per diffamazione avanzata dai legali di Erri De Luca nei confronti di Silvio Viale,  consigliere comunale di Torino che nei giorni scorsi in un tweet aveva  accostato il nome dello scrittore salernitano a una foto di alcune auto  incendiate. «La libertà di espressione è cosa ben diversa  dall’attribuire a una persona atti falsi e gravi ben sapendo che sono  tali», ha affermato lo scrittore.
 L’avvocato Gianluca Vitale, difensore di De Luca insieme a Chiara Ballerini,  ha chiesto al giudice di acquisire gli appelli sottoscritti dai  cittadini a sostegno dello scrittore. «Naturalmente questo non deve  essere un processo di popolo e la solidarietà con l’imputato non deve  influenzare il giudizio, ma è bene essere a conoscenza del sentire  comune a proposito di questa vicenda», ha concluso.
La prossima udienza è stata fissata per il 21 settembre.
di Ludovica Lopetti per NuovaSocietà
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