InfoAut
Immagine di copertina per il post

YPG: Il bilancio degli scontri in Rabia, Snjar, Jezaa Agosto 2014

L’Ufficio stampa delle YPG (le Unità di Difesa del Popolo) ha rilasciato una dichiarazione circa gli scontri che hanno avuto luogo in Rabia, Sinjar e nella regione Jazaa nel mese di agosto.

Secondo la dichiarazione delle YPG, 473 membri della banda sono stati uccisi e 52 combattenti delle YPG hanno perso la vita in scontri nella regione menzionata durante l’ultimo mese.

Scontri sulla linea Rabia-Sinjar-Jazaa sono scoppiati il 2 agosto, quando le bande dello Stato Islamico hanno lanciato una nuova ondata di attacchi sulla città di Rabia, nel distretto di Mosul, al confine occidentale del Kurdistan (Nord Siria).

Mentre le forze YPG prendevano una gran parte della città di Rabia, che si trova nella zona di Til Kocer, il 4 agosto, le forze YPG e HPG (Forze di Difesa del Popolo) si precipitavano nella regione di Sinjar nel Kurdistan meridionale, occupato dalle bande ISIS il 3 agosto. Le forze armate curde hanno impedito ulteriori spargimenti di sangue e anche garantito la sicurezza di centinaia di migliaia di yazidi, persone che hanno trovato rifugio nelle montagne dopo la fuga dai militanti dello Stato Islamico, noti per i crimini selvaggi che commettono contro le comunità dei diversi gruppi religiosi.
Al fine di completare l’accerchiamento del Sinjar e poi dirigersi verso il Cantone di Cizire nel Rojava, le bande hanno lanciato una nuova ondata di attacchi mirati nella regione di Jazaa il 16 agosto, con grandi quantità di munizioni portate dalla Siria e dall’ Iraq.

Nella dichiarazione è stato sostenuto: “La posizione comporta una grande responsabilità, le nostre forze si sono spostate nella zona di Sinune – affiliata a Rabia e Sinjar- sulla minaccia del massacro del popolo sono state lasciate al fronte, dove hanno assicurato la sicurezza delle persone presenti. In seguito agli scontri con le bande IS, hanno raggiunto il Monte Sinjar dove hanno preso di mira il piano di IS di assedio del Sinjar, dove si stava compiendo un massacro nei confronti degli yazidi. In seguito ad una forte resistenza, le nostre forze hanno formato dei corridoi sicuri ed evacuato oltre un centinaio di migliaia di persone in Rojava, ma anche protetto coloro che sono rimasti bloccati in montagna. Dal 2 agosto, gli scontri hanno avuto luogo contro l’ IS in Rabia e Sinune, la loro avanzata in Iraq è stato fermata, la loro forza d’assalto è stata battuta e gli è stato impedito di attraversare il Rojava. “

L’Ufficio stampa delle YPG ha riferito che un totale di 473 membri della banda, tra cui tre emiri (leader) tra i quali due erano stranieri, sono stati uccisi durante degli scontri nelle regioni citate.
6 veicoli con cannoni anti-aerei, 12 veicoli militari e un panzer appartenenti alle bande sono state distrutti. Inoltre, un veicolo-bomba carico è stato fatto saltare in aria con i membri a bordo, e grandi quantità di munizioni sono state sequestrate, secondo quanto sostenuto dalla dichiarazione delle YPG.

Le YPG hanno, anche, riferito che 52 dei loro combattenti hanno perso la vita durante il mese di scontri pesanti, particolarmente intensi nella regione di Jazaa. “Secondo il dispaccio le loro forze nelle regioni di Mosul, Hol, Sinjar, Til Hemis, Dere-Zor, Raqqa e Shedad, sono state prese di mira dalle bande dell’IS e catturate lungo il corridoio umanitario durante i loro attacchi che hanno avuto iniziato il 19 agosto, per una durata di 12 giorni», hanno sostenuto le YPG, osservando che la regione è stata completamente ripulita dalle bande a causa della forte resistenza dei loro combattenti durata 12 giorni.

In una dichiarazione separata relativa agli scontri che hanno avuto luogo nella regione di Kobane nel Kurdistan occidentale, nel mese di agosto, l’Ufficio Stampa ha detto che i combattenti YPG hanno ucciso 68 membri della banda IS, distrutto 8 veicoli montati con cannoni antiaerei, una moto e 6 badi dell’IS. Le YPG hanno, anche, riferito che 7 loro combattenti e uno del battaglione Semil el-Semal hanno perso la vita negli scontri nel mese di agosto.

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

curdiIsiskurdistan

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Haiti: Trump invade la nazione haitiana con mercenari di Erik Prince

Erik Prince, fondatore della compagnia di mercenari privata Blackwater e forte alleato politico di Donald Trump, ha firmato un accordo di 10 anni con il governo di Haiti (sotto tutela degli USA) per combattere le bande criminali che lo stesso regime americano ha promosso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’ancora di salvezza degli Stati Uniti maschera la caduta libera dell’economia israeliana

L’Ufficio Centrale di Statistica israeliano ha riferito che l’economia, già in costante stato di contrazione, si è contratta di un ulteriore 3,5% tra aprile e giugno.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: Global Sumud Flotilla, da Genova (31 agosto) e dalla Sicilia (4 settembre) le partenze italiane verso Gaza per rompere l’assedio

Maghreb Sumud Flotilla, Freedom Flotilla Coalition, Global Movement to Gaza e Sumud Nusantara si sono uniti per un obiettivo comune

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Libertà per Marwan Barghouti e tutti i prigionieri palestinesi

Questo il messaggio di Fadwa per suo marito Marwan Barghouti dopo averlo visto, dimagrito e quasi irriconoscibile, nel video diffuso dal ministro israeliano Ben-Gvir, che ha vigliaccamente minacciato Marwan nella sua cella.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia. 10 settembre: il popolo deve organizzarsi al di fuori dei quadri imposti dai sindacati e dai partiti politici

Continuiamo a dare contro del dibattito che sta accompagnando la costruzione della giornata del 10 settembre in Francia contro il piano di austerità del governo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Non possiamo permettere che la Grecia diventi il Parco di divertimento dei soldati dell’IDF: i turisti israeliani che scelgono la Grecia devono confrontarsi con le proteste pro Palestina

Mentre continua l’attacco genocida di Israele a Gaza, i turisti israeliani in Grecia quest’estate si trovano ad affrontare una crescente reazione negativa.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Pensare l’Europa oggi: spazi e soggetti delle lotte in tempo di guerra

Come agiamo dentro questo quadro e che cosa vuol dire opporsi alla guerra e al riarmo in questa situazione?

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia, 10 settembre: bloccare le periferie delle grandi città per fermare il Paese?

Dall’inizio di luglio, la data del 10 settembre e lo slogan «blocchiamo tutto» circolano massicciamente. Si formano gruppi, si organizzano assemblee, si discute sui modi migliori per impedire il piano di austerità di Bayrou.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Porti, ferrovie e nuove basi: così il governo Meloni sta militarizzando l’Italia

Il governo accelera sulle infrastrutture militari: nuovi porti, ferrovie e basi in tutta Italia, mentre cresce la protesta contro il traffico di armi

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’11 settembre No al summit della guerra a Roma!

È stato annunciato dal Sole 24 Ore il primo “Defence Summit”, appuntamento programmato dal giornale di Confindustria per l’11 settembre a Roma.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Anche con l’avvenuto scioglimento del Pkk, la fine del conflitto curdo-turco appare lontana

Nonostante il PKK si sia auto-dissolto con il XII Congresso, da parte di Ankara non si assiste a comportamenti speculari.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Pkk annunciato lo scioglimento della struttura organizzativa e la fine della lotta armata

Il Partito dei Lavoratori del Kurdistan, il Pkk, ha annunciato di avere tenuto a inizio maggio il 12/mo congresso, che ha deciso di sciogliere la struttura organizzativa e porre fine alla lotta armata.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kurdistan: appello storico di Ocalan. “Tutti i gruppi devono deporre le armi e il PKK deve sciogliersi”

cL’atteso appello del leader e cofondatore del Partito dei Lavoratori del Kurdistan, Abdullah Ocalan, è stato diffuso oggi pomeriggio, giovedì 27 febbraio 2025, ma senza l’atteso video-messaggio, evidentemente bloccato da Ankara. A parlare quindi deputate-i del partito della sinistra curda e turca Dem che si sono recati recata sull’isola-carcere di Imrali, dove Ocalan è detenuto da 26 anni. […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

150 realtà politiche e sociali si incontrano a Vienna per la People’s Platform: alcune valutazioni sulla 3 giorni

Riprendiamo da RadioBlackout: Centinaia di organizzazioni politiche e sociali, per un totale di 800 delegati/e, si sono incontrate a Vienna tra il 14 ed il 16 febbraio in occasione della People’s Platform Europe. Si è trattato di un incontro internazionalista organizzato da collettivi e realtà vicine al movimento di liberazione curdo con l’obiettivo di creare […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’escalation di Erdogan contro il Rojava

La Turchia e le milizie islamiste filo-turche, in particolare l’Esercito nazionale siriano (SNA), stanno sfruttando lo spostamento di potere a Damasco per colpire le aree di autogoverno controllate dai curdi nella Siria settentrionale e orientale. Ankara giustifica queste azioni sostenendo che i gruppi che operano nella regione, in particolare le Unità di difesa popolare curde […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: attacchi continui (ma respinti) dei turcojihadisti tra Manbij e la diga di Tishreen. L’aggiornamento con Jacopo Bindi dell’Accademia della Modernità Democratica

Nella Siria del Nord e dell’Est, dove da una dozzina d’anni è attiva l’esperienza rivoluzionaria dell’Amministrazione autonoma (Rojava), continuano gli attacchi incessanti contro le Forze democratiche siriane. Aerei da guerra turchi e droni dal cielo, oltre ai mercenari turcojihadisti via terra, colpiscono i fronti sud ed est di Manbij, per cercare di avanzare nella regione della […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele e Turchia premono sulla Siria del Sud-Ovest e del Nord-Est

In queste giornate di repentini cambiamenti vogliamo fare il punto con Eliana Riva, caporedattrice del giornale di informazione Pagine Esteri, rispetto a due elementi di particolare pressione sul territorio siriano, ossia Israele da un lato e la Turchia dall’altro.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Guerra globale, una sola egemonia da garantire

Ich kenne Schritte die sehr nützen und werde euch vor Fehltritt schützen Und wer nicht tanzen will am Schluss weiß noch nicht dass er tanzen muss Io conosco passi che sono molto utili  e che vi proteggeranno dai passi falsi  e chi alla fine non vuole ballare  non sa ancora che deve ballare (Amerika – […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gli USA minacciano la Siria: via le sanzioni solo se Damasco abbandonerà Teheran

Caduta Aleppo, si combatte intorno a Hama. Ieri migliaia di miliziani di Ha’yat Tahrir al Sham (Hts) e di altre formazioni jihadiste appoggiate dalla Turchia hanno ripreso ad avanzare verso la città un tempo roccaforte dell’islamismo sunnita. Incontrano la resistenza delle forze governative che sembrano aver in parte ricompattato i ranghi dopo il crollo ad […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: jihadisti filo-turchi entrano ad Aleppo. Attacata anche la regione curda di Shehba

In Siria a partire dal 27 novembre, milizie jihadiste legate alla Turchia hanno lanciato un’offensiva dalla regione di Idlib e raggiungendo i quartieri occidentali di Aleppo. Come sottolinea ai nostri microfoni Jacopo Bindi, dell’Accademia della Modernità Democratica, l’Esercito nazionale siriano, responsabile di attacchi nella regione di Shehba, è strettamente legato ad Ankara. Questo gruppo, che […]