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Una Spagna nel segno del conflitto

Così anche ieri, dalla capitale Madrid alle piccole città, tante cose son successe, a partire dal secondo giorno consecutivo di sciopero dei funzionari pubblici, che da mezzogiorno son scesi in strada, lasciando gli uffici vuoti. Da lì, il solito tam tam nei networks, il passaparola, la solidarietà che caratterizza la gente iberica ha fatto sì che nuovamente migliaia di persone usassero una vertenza particolare come leva per farsi sentire rabbiosamente in piazza. Già dalle 16 erano in alcune migliaia a bloccare la via davanti alla sede del Partido Popular madrileno, desiderosi di fargliela pagare, e cara, al burocrata di turno che fosse uscito da quei cancelli con la sua vettura blindata e la scorta della Guardia Civil al seguito.

La fiumana di persone è divenuta eccedente per il terzo giorno consecutivo nella capitale, e la sera si riversava nuovamente tra Sol, cuore pulsante della prima esperienza del 15-M e la Gran Via, arteria della metropoli, nonchè sede di alcuni tra i maggiori simboli del neoliberismo, con i suoi grattacieli sullo sfondo, le multinazionali del cibo in ogni lato, le prostitute anche di giorno, i giganteschi Corte Inglès (centri commerciali simili a grossi casermoni). Come da un anno a questa parte, la gente torna nelle strade, e lo fa nel segno del conflitto sociale diffuso.

La “casta” politica (guarda caso questa definizione ha preso piede anche lì) lo sa, e ieri ha disposto i suoi cani da guardia intorno ai siti strategici; il Congreso (Parlamento) è stato blindato da grosse recinzioni metalliche, scenario che non poteva che rimandare indietro nel tempo all’immagine del Congreso argentino del dicembre del 2001 (faceva molto caldo anche allora). La manifestazione, dalla sede del Partito Popular, ha raggiunto poi la sede del Partido Socialista Obrero (PSOE), mostrando un fortissimo risentimento anche per chi ora siede all’opposizione parlamentare. La polizia ha impedito che la folla si avvicinasse ulteriormente alla sede, caricando in modo cruento la testa composta da attivisti e giovani, perlopiù disoccupati.

Il bilancio di queste prime cariche è stato di almeno tre detenuti e vari feriti. Tra le persone detenute, una signora di 58 anni che aveva il merito di portare un cartello di denuncia contro i tagli. L’arzilla manifestante è divenuta in brevissimo tempo la beniamina della piazza, sia di quella fisica che di coloro che seguivano gli avvenimenti nella rete. “Sono qui ad aspettare quella gentucola che si nasconde in quel palazzo lì, ha dichiarato ad un giornalista.. Abbandonati i dintorni di Ferraz, sede del PSOE, con contenitori e cassonetti bruciati lungo il cammino,i manifestanti si accalcavano in Gran Via, divenendo sempre più, puntando il Congreso. All’altezza della fonte del Neptuno, son partite ripetute cariche, che han portato ad altri arresti e feriti.

L’ultimo episodio della giornata si è consumato a notte inoltrata, con alcune centinaia di manifestanti che ha provato a bloccare il traffico sempre nella Gran Via, ma son stati dispersi. Altre manifestazioni dal tono minore si sono registrate in più città ,da Barcellona a Valencia a Valladolid, oltre allo sciopero degli operatori e delle operatrici sanitarie nelle caldissime Asturie. Un week-end poco festivo e all’insegna della lotta,dunque,che aprirà ad una settimana dove già si annunciano mobilitazioni settoriali in svariate comunità, a cominciare dalla Galizia dove la CIG (Confederaciòn Intersindical Galega) ha convocato lo sciopero per giovedì 19, banco di prova dello sciopero generale che prende sempre più piede per settembre..Paesi vicini e simili, Italia e Spagna, ma sicuramente ai poli opposti se guardiamo alla determinazione dei sindacati di base e alla spinta dei suoi militanti..

Tra le note di ieri, una breve menzione merita il comunicato emesso da un ramo sindacale de Los Mossos d’Esquadra, la polizia catalana, in cui alcuni poliziotti rendevano pubblica l’intenzione di non sottostare più agli ordini impartiti dall’alto di reprimere manifestanti in un momento di sofferenza generalizzata, estesasi anche a questi reparti a seguito del taglio della tredicesima..risentimento o coda di paglia?

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