Momenti di tensione stamani davanti all’ingresso del Parlamento, la cui sicurezza è affidata da questa notte all’esercito dopo che il presidente tunisino Kais Saied ha dimissionato il governo sospendendo il parlamento per 30 giorni, revocare l’immunità ai deputati e licenziare il premier Hichem Mechichi. Si sono formati due gruppi contrapposti, da un lato i sostenitori del presidente e dall’altro quelli del partito islamico Ennhadha, che ha parlato di “colpo di stato” e chiamato a raccolta i suoi elettori .
Presente anche il presidente del Parlamento e leader del partito islamico Ennahda , Rashid Ghanouchi, che resta nella sua auto davanti ai cancelli. Questa notte l’esercito gli aveva impedito di entrare, secondo gli ordini di Saied. Diverse sedi del partito di Ghanouchi sono state vandalizzate. La polizia ha fatto irruzione negli uffici di Al Jazeera chiedendo ai giornalisti di lasciare la redazione. La situazione è inedita e gli esiti sono imprevedibili.
Sta di fatto che da mesi le persone scendono in piazza a causa della grave crisi economica aggravata dalla pandemia. Arianna Poletti giornalista indipendente da Tunisi Ascolta o scarica
Renata Pepicelli, docente di storia dei Paesi Islamici e islamistica, all’università di Pisa Ascolta o scarica
Potrebbe interessarti
-
Cerchiamo di capire qualcosa di più sul vaiolo delle scimmie di cui sui giornali si parla a spizzichi e bocconi e cerchiamo di
-
Diversi paesi del Nordafrica importano materie prime, in particolar modo cereali, dall’Ucraina. Una situazione dovuta, in parte, alla scelta di puntare sulle monoculture,
-
Levante: su Radio Onda d’Urto la rubrica dedicata all’Asia orientale.
Ogni terzo lunedì di ogni mese, all’interno della trasmissione “C’è Crisi”
-
L’anno 2021/2022 è stato segnato fin da subito da un autunno – principalmente romano – costellato da decine di occupazioni degli istituti superiori della
-
Come redazione di Riscatto Pisa condividiamo il reportage che abbiamo portato avanti negli ultimi mesi con lə studentə