InfoAut
Immagine di copertina per il post

Suicida per non essere stuprata dall’ufficiale: il Rojhelat curdo insorge!

Ferinaz Xosrowanî, che lavorava come cameriera in quell’albergo, stava cercando di sfuggire al suo persecutore – un ufficiale dei servizi di intelligence iraniani (Itlaat) che avrebbe promesso riconoscimenti al direttore dell’hotel se fosse stato soddisfatto del suo “soggiorno”.

Diffusasi in città la notizia, verso le 6 di pomeriggio la popolazione si è radunata ai piedi dell’albergo reclamando i nomi dei responsabili del suicidio della ragazza affinché potessero essere portati a processo. Le autorità hanno risposto schierando le forze di sicurezza, le quali non hanno esitato a sparare sui convenuti gas lacrimogeni e proiettili nel tentativo di disperderli. I violenti scontri che ne sono seguiti – con un bilancio di due morti e decine di feriti tra la folla ed una decina di feriti tra i poliziotti – sono culminati nella messa a fuoco dell’hotel da parte dei manifestanti, nell’arresto del direttore Seyid Murteza Haşimi  e nella ritirata delle forze di sicurezza da Mahabad.

Le autorità iraniane, chiuse nel silenzio durante gli eventi, dopo la diffusione di resoconti ed immagini degli eventi di Mahabad (anche tramite gli hashtag #JusticeForFerinaz, #Mahabad e #BijiSerhildanaRojhelat) da una parte hanno dichiarato lo stato di emergenza in città, dall’altra hanno fatto invano appello alla calma ed all’individuazione dei colpevoli.

Fatalità vuole che i disordini cadano alla vigilia delle commemorazioni di Shirin Alam Hooli, Farzad Kamangar, Ali Heidarian e Farhad Vakili, quattro militanti curdi del PJAK (Partito della Vita Libera in Kurdistan, gemellato con il PKK ed il PYD) e dell’attivista persiano Mehdi Eslamian; giustiziati cinque anni fa dai boia della Repubblica Islamica, e le cui famiglie attendono tuttora la possibilità di poterne visitare le spoglie. Mentre il KJAR (organizzazione delle donne del kurdistan orientale), rivolgendo le proprie condoglianze alla famiglia di Ferinaz, ha fatto appello alle donne kurde di sollevarsi allo stesso modo di come le donne afghane abbiano fatto a seguito dell’episodio di Farkhunda, la giovane linciata dopo la falsa accusa di aver bruciato pagine del Corano.

Man mano che le proteste si espandono in altre città del Rojhelat e perfino nei territori curdo-iracheni (scoraggiate però dal PUK di Barzani al potere) e turchi, e si moltiplicano gli appelli di solidarietà e lotta, incombe sui sonni dei dirigenti di Teheran lo spettro della Repubblica di Mahabad del 1946: l’entità autonoma curda sconfitta ed occupata dalla repressione dello Shah e dei suoi protettori occidentali. Che appare ora in procinto di prendersi una storica rivincita.

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

rojhelat

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Militarizzazione: la Sicilia sempre più al centro degli interessi bellici di Stati Uniti e NATO

La Sicilia sarà il primo luogo al di fuori degli Stati Uniti dove verranno formati i piloti degli F-35.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Zohran alza la temperatura

Una sorpresa dagli Stati Uniti governati da Trump: la vittoria di Zohran Mamdani alle primarie democratiche per la carica di sindaco di New York, che ha da subito scatenato il delirio islamofobo della destra e l’allarme nell’establishment democratico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: I popoli dell’Oaxaca convocano un Incontro Nazionale contro la Gentrificazione

I popoli e le comunità dell’Oaxaca hanno convocato l’Incontro Nazionale contro la Gentrificazione, davanti alla necessità di organizzazione “per far fronte al saccheggio” territoriale e culturale provocati dalla gentrificazione e turistificazione nel paese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

In Italia le prove NATO di guerra nucleare, chimica e batteriologica

Escalation bellica planetaria ed i reparti d’élite della NATO si addestrano in Lazio alla guerra nucleare, chimica a batteriologica. A fine giugno si è conclusa l’esercitazione multinazionale “Black Poison 2025”, una complessa attività addestrativa condotta dalla Combined Joint Chemical, Biological, Radiological and Nuclear Defence Task Force (CJ-CBRND-TF) della NATO, dal 1° gennaio di quest’anno sotto […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Stop Riamo: giornata a Torino contro riarmo, guerra e genocidio in Palestina

Riprendiamo il programma della giornata dal canale telegram @STOPRIARMO, percorso cittadino e territoriale che intende costruire una dimensione ampia di attivazione contro la guerra, contro il piano di riarmo e vuole opporsi al genocidio in Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Smilitarizziamo Sigonella. Contro guerra, riarmo, genocidio

Fermiamo il genocidio del popolo palestinese
Impediamo la terza guerra mondiale ed il riarmo europeo
Smantelliamo le basi Usa-Nato – Smilitarizziamo Sigonella.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Guerra alla guerra

Un appello per la costruzione di un percorso contro la guerra, il riarmo e il genocidio in Palestina Facciamo appello a tutti e tutte coloro che sentono la necessità di sviluppare un percorso largo e partecipato contro la guerra, contro il riarmo dell’Europa e il genocidio in Palestina. A tutt coloro che già si mobilitano […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Haaretz: soldati israeliani sparano deliberatamente contro richiedenti aiuti disarmati vicino ai siti di distribuzione sostenuti dagli USA a Gaza

“È un campo di sterminio“, ha detto un soldato. “Dove ero di stanza, venivano uccise da una a cinque persone ogni giorno. Vengono trattate come una forza ostile”

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vertice Nato: servili o complici?

Entro il 2035 la spesa militare dei 32 paesi della Nato dovrà raggiungere il 5% del PIL.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Russia formalmente sostiene l’Iran, ma mantiene un difficile equilibrio nello scacchiere mediorietale.

Con l’Iran la Russia ha un accordo strategico che però non prevede l’assistenza militare reciproca formalizzato nel Trattato di partenariato strategico del gennaio 2025, in realtà  è un accorod molto più all’insegna del pragmatismo e degli interessi reciproci anche perchè Mosca continua ad avere buone relazioni con Israele non fosse altro perchè un sesto circa della popolazione israeliana è costituito da russi di origine più o meno ebraica.