InfoAut
Immagine di copertina per il post

Siria: “il disastro e la carota”

di Martina Iannizzotto per Nena News

L’agenzia di stampa ufficiale SANA ha pubblicato martedì sul suo sito la seguente notizia: “il governo ha approvato decreti legislativi per cancellare la legge d’emergenza, per cancellare la corte suprema di sicurezza ed un provvedimento per regolare le proteste pacifiche”.

L’annuncio dell’approvazione di progetti di legge per abrogare la legge d’emergenza, adottata l’8 Marzo 1963 quando il partito Baath ha preso il potere dopo un periodo d’instabilita’ e colpi di stato, rimasta in vigore per 48 anni, che permette arresti arbitrari senza accusa, proibisce assembramenti pubblici e permette limitazioni della liberta’ civili, rappresenta un evento estremamente significativo dal punto di vista politica, una chiara concessione alle richieste delle proteste di queste settimane.

Ma “il diavolo e’ nei dettagli”, come dice un proverbio inglese. Secondo Wissam Tarif, la cancellazione della legge d’emergenza non e’ sufficiente senza la cancellazione del decreto legge n.64 del 30 settembre 2008 che garantisce impunita’ alle forze dell’ordine.

La corte suprema di sicurezza era la corte responsabile per giudicare i prigionieri accusati di reati d’opinione.

Il terzo provvedimento riguarda la regolamentazione di proteste pacifiche, dove il termine a cui prestare attenzione e’ l’aggettivo “pacifiche”, per le quali e’ in ogni caso necessario ottenere un autorizzazione del Ministero dell’Interno.

É stato approvato il decreto che riconosce e garantisce il diritto di manifestazione pacifica descritto come ‘diritto umano fondamentale garantito dalla costituzione della Repubblica Araba Siriana’. Al tempo stesso però questo diritto fondamentale per essere esercitato necessita di un previo permesso accordato dal Ministero dell’Interno.Alcuni commentatori fanno notare che l’adozione di questi provvedimenti segue l’annuncio contenuto nel discorso del presidente Bashar Al-Assad, dove egli avvertiva che “una volta che questo pacchetto di leggi sia adottato, non ci sara’ piu’ necessita’ di organizzare manifestazioni in Siria. Sara’ richiesto al Ministro dell’Interno di implementare queste leggi rigorosamente e di non tollerare alcun atto di sabotaggio. Con queste leggi abbiamo segnato una linea di distinzione tra le riforme ed il sabotaggio”.

Il Ministro dell’Interno ha dichiarato che esiste il pericolo di un’insurrezione armata fomentata da gruppi salafiti, in particolare ad Homs e Banyas, ed ha intimato ai cittadini di non partecipare ad alcuna manifestazione di qualsiasi tipo per permettere alle forze dell’ordine di espletare il proprio dovere.

Alcuni attivisti fatto notare che  la legislazione d’emergenza potrebbe essere re-introdotta per rispondere all’insurrezione.

SANA annuncia la notizia dell’uccisione, da parte bande armate, in un agguato avvenuto domenica, del generale Khodir al-Talawi insieme con due figli e due nipoti ad Homs i cui corpi sono stati mutilati.

Alcuni commentatori fanno notare che alcune delle notizie degli ultimi giorni pubblicati da SANA, come quella del sequestro del convoglio d’armi proveniente dall’Iraq e dell’uccisione di un altro militare domenica nel villaggio di Talbisieh, vicino Homs, sempre ad opera di bande armate, potrebbero servire a preparare il terreno per una repressione ancora piu’ violenta contro le proteste, considerate d’ora in avanti atti di sabotaggio.

“Continuano con la strategia riforme e repressione” commenta Seleucid, uno studente siriano, su twitter.

Homs, terza città del paese e importante centro industriale, è stata teatro delle repressioni del regime di Damasco sia domenica che lunedì in serata, quando migliaia di manifestanti si sono radunati in un sit-in nella piazza centrale dell’orologio, rinominata “Tahrir Square”, chiedendo la fine del regime, la liberazione dei prigionieri politici e l’abrogazione delle legge d’emergenza. L’esercito avrebbe circondato la città chiudendone tutte le vie d’accesso e avrebbe aperto il fuoco sui manifestanti, sparando anche gas lacrimogeni. Secondo le organizzazioni di attivisti, sarebbe stato impedito alle ambulanze e ai medici di prestare soccorso alle vittime e ai feriti; inoltre molti feriti non si recherebbero negli ospedali per avere le cure necessarie, per timore di essere arrestati o identificati dalle forze di sicurezza siriane.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

assademergenzasiria

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina libera, Taranto libera

Riceviamo e pubblichiamo da Taranto per la Palestina: Il porto di Taranto non è complice di genocidio: i nostri mari sono luoghi di liberazione! Domani, la nostra comunità e il nostro territorio torneranno in piazza per ribadire la solidarietà politica alla resistenza palestinese. Taranto rifiuta di essere zona di guerra e complice del genocidio: non […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gaza è Rio de Janeiro. Gaza è il mondo intero

Non ci sono parole sufficienti per descrivere l’orrore che ci provoca il massacro di oltre 130 giovani neri, poveri, uccisi dalla polizia di Rio de Janeiro, con la scusa di combattere il narcotraffico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

I “potenti attacchi” su Gaza ordinati da Netanyahu hanno ucciso 100 palestinesi

I palestinesi uccisi ieri dai raid aerei israeliani sono un centinaio, tra cui 24 bambini, decine i feriti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Monza: martedì 4 novembre corteo “contro la guerra e chi la produce”

Martedì 4 novembre a Monza la Rete Lotte Sociali Monza e Brianza e i Collettivi studenteschi di Monza hanno organizzato un corteo “Contro la guerra e chi la produce “.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cosa c’entra Leonardo con il genocidio a Gaza?

Gianni Alioti, ricercatore di The Weapon Watch – Osservatorio sulle armi nei porti europei e mediterranei, ha scritto per Pressenza un approfondimento, con notizie inedite, sulle responsabilità di Leonardo nel genocidio a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Libano: continuano gli attacchi israeliani nonostante la tregua del novembre 2024. Due persone uccise

Ancora bombardamenti israeliani nel sud del Libano, nonostante l’accordo di tregua concordato nel novembre 2024.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Coloni lanciano attacchi coordinati contro agricoltori e terreni della Cisgiordania

Cisgiordania. Negli ultimi giorni, gruppi di coloni hanno lanciato una serie di attacchi coordinati contro agricoltori e terreni agricoli palestinesi a Betlemme, al-Khalil/Hebron e nella Valle del Giordano settentrionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Occupazioni e proteste per la Palestina: gli aggiornamenti da Napoli, Torino e Verona

Proseguono le mobilitazioni in solidarietà con il popolo palestinese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cina, le linee guida del plenum sul piano 2026-2030

Si è conclusa la quarta sessione plenaria del XX Comitato centrale del Partito comunista. Fissati gli obiettivi generali del XV piano quinquennale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Torino: cariche alla manifestazione in solidarietà alla popolazione palestinese e contro il governo Meloni “Blocchiamo Tajani”

Una manifestazione indetta per contestare la loro presenza come esponenti del Governo Meloni, complice di Israele nel genocidio in Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: il bilancio degli scontri settari a Sweida sale ad almeno 250 morti. Israele bombarda anche Damasco

Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani il bilancio delle vittime degli scontri settari intorno alla città meridionale a maggioranza drusa di Sweida è di almeno 250 morti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Anche con l’avvenuto scioglimento del Pkk, la fine del conflitto curdo-turco appare lontana

Nonostante il PKK si sia auto-dissolto con il XII Congresso, da parte di Ankara non si assiste a comportamenti speculari.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Trump in viaggio in Medio Oriente

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta viaggiando in Medio Oriente come annunciato da giorni incontrando diverse personalità politiche e tratteggiando la sua strategia in politica estera. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Collaborazione tra industrie delle armi italiane e turche: lunedì mobilitazione a Torino contro il “Forum Turchia”

Lunedì 12 maggio a Torino si terrà il forum “Turchia: un hub verso il futuro”, promosso dalla Camera di Commercio con l’obiettivo dichiarato di “rafforzare la cooperazione economica” tra Italia e Turchia nei settori dell’aerospazio, dell’automotive e della digitalizzazione.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Intervista esclusiva all’Accademia della Modernità Democratica e Foza Yusif, membro del comitato di co-presidenza del Partito di Unione Democratica (PYD)

Abbiamo avuto l’occasione di realizzare questa intervista all’Accademia della Modernità Democratica con al suo interno un contributo (citato tra virgolette) di Forza Yusif, membro del comitato di co-presidenza del PYD..

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: attacchi continui (ma respinti) dei turcojihadisti tra Manbij e la diga di Tishreen. L’aggiornamento con Jacopo Bindi dell’Accademia della Modernità Democratica

Nella Siria del Nord e dell’Est, dove da una dozzina d’anni è attiva l’esperienza rivoluzionaria dell’Amministrazione autonoma (Rojava), continuano gli attacchi incessanti contro le Forze democratiche siriane. Aerei da guerra turchi e droni dal cielo, oltre ai mercenari turcojihadisti via terra, colpiscono i fronti sud ed est di Manbij, per cercare di avanzare nella regione della […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: le SDF resistono agli attacchi turco-jihadisti. Il punto con il giornalista Murat Cinar

Le Forze democratiche siriane continuano la propria resistenza agli attacchi di stato turco e milizie jihadiste del sedicente Esercito nazionale siriano, controllato da Ankara.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Comunicato dei combattenti italiani Ypg sulla situazione in Siria

Ripubblichiamo l’appello dei combattenti italiani Ypg uscito in questi giorni sulla situazione in Siria

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele e Turchia premono sulla Siria del Sud-Ovest e del Nord-Est

In queste giornate di repentini cambiamenti vogliamo fare il punto con Eliana Riva, caporedattrice del giornale di informazione Pagine Esteri, rispetto a due elementi di particolare pressione sul territorio siriano, ossia Israele da un lato e la Turchia dall’altro.