InfoAut
Immagine di copertina per il post

Rojava. L’Operazione Til Hemis e Til Berak è conclusa, la lotta continua

Il Comando Generale delle YPG ha rilasciato una dichiarazione contenente informazione dettagliate sulle operazioni nel cantone di Cizîrê del Kurdistan occidentale, Rojava.

La dichiarazione afferma che l’operazione lanciata il 21 febbraio per liberare le città di Til Hemis eTil Berak e le aree rurali circostanti è stata completata con successo come era stato pianificato. Le YPG hanno dichiarato che l’operazione in questione ha visto la partecipazione attiva di component curdi, arabi, siriaci, assiri che costituiscono la popolazione del cantone di Cizîrê, di organizzazioni amiche come le forze Asayesh in coordinamento con la coalizione internazionale anti-ISIS.

Il Comando Generale delle YPG ha evidenziato che tutti i contrattacchi di ISIS sono stati spezzati e che la minaccia costituita da ISIS per la regione è stata in larga misura eliminata.

Osservando che i popoli curdo, arabo, siriaco e assiro hanno combattuto fianco a fianco contro le bande di ISIS, la dichiarazione afferma; “La provocazione che forze e poteri oscuri volevano creare tra la popolazione della regione è stata sconfitta grazie alla sensibilità dei popoli e alla resistenza dei componenti che costituiscono le YPG.”

Il Comando Generale delle YPG ha sottolineato che con questa operazione le YPG ancora una volta si sono confermati come la forza di difesa dell’intera regione, che include arabi, curdi, cristiani e assiri e altri gruppi. “Tutti i popoli e component della regione, in primo luogo i nostri fratelli arabi, hanno sostenuto attivamente questa nostra operazione. Questo sostegno attivo allo stesso tempo ha evidenziato fino a che punto arriva l’adesione al progetto di vita comune.”
Valutando il conseguimento dell’operazione come il successo del vivere insieme nell’uguaglianza, le YPG hanno enfatizzato che “Alla base del successo delle YPG c’è l’adesione e la partecipazione del nostro popolo e di tutte le componenti nella gloriosa resistenza. Nessuna forza e nessun attacco sarà in grado di indebolire le YPG fino a quando questo sostegno continua e tutti continuano a unirsi attorno alle YPG. Questa nostra operazione è finita, ma nostra lotta contro il terrore di ISIS continuerà d’ora in avanti in un modo più forte.”

Osservando che la lotta conquista all’interno delle YPG rivela anche chiaramente il mosaico di popoli, il Comando Generale delle YPG ha commemorato i martiri che hanno svolto un importante ruolo nel conseguimento di questa operazione.

La dichiarazione recita; “Bagok Serhed (Ashley Kent Johnston) dall’Australia, Kemal (Konstandinos Erik Scurfield) di origine greca e proveniente dall’Inghilterra, il comandante Baran Amara (Udey El Ubeyd) di origine araba che ha lottato a lungo nei ranghi delle YPG da quando la sua intera famiglia è stata massacrata da ISIS, Dawid Cindo Anter, il comandante delle forze assire che combattono contro gli attacchi di ISIS a Til Temir, e la combattente dell’MLKP Avaşin Tekoşin Güneş (Ivanna Hoffman) di origine africana e proveniente dalla Germania, vivranno nelle nostre lotte come i comandanti dei nostri popoli.”

Commemorando ancora una volta tutti i caduti con rispetto e gratitudine, il Comando Generale delle YPG estende i suoi ringraziamenti a tutte le forze e aree che hanno contribuito a questa conquista.

La dichiarazione si conclude sottolineando che “Crediamo che la strada intrapresa dalle YPG sarà la strada illuminata della Rivoluzione della Siria Democratica.

Il Comando generale delle YPG ha reso noto un bilancio della battaglia nelle città di Til Hemis-Til Berak nel cantone di Cizîrê Canton del Kurdistan occidentale, Rojava. L’operazione per liberare entrambe le città e le aree rurali circostanti è stata lanciata il 21 febbraio e completata con successo il 9 marzo.

Secondo il bilancio, un’area di 2,940 km2, che comprende 390 villaggi e centinaia di borghi, è stata ripulita dalle bande di ISIS e liberata come risultato dell’operazione. Il Comando Generale delle YPG ha riferito che un totale di 245 componenti di ISIS sono stati uccisi e 134 dei loro cadaveri sono stati posti sotto sequestro durante l’operazione durata 17 giorni. Altri 5 componenti delle bande sono stati catturati vivi.

La dichiarazione afferma che le forze di difesa hanno sequestrate anche una notevole quantità di munizioni e armi appartenenti alle bande, tra cui 1 carro armato, 3 veicoli armati, 5 veicoli corazzati di tipo Hammer, 7 pick-up, 3 camion militari, 2 minibus, 1 ambulanza, 2 motociclette due veicoli carichi di esplosivi TNT. Tra i materiali sequestrate ci sono anche computer, telefoni, un ospedale da campo, un camion di medicine e migliaia di pallottole e un cospicuo numero di armi.

da Uiki Onlus

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

kurdistanRojavaTil BerakTil Hemisypg

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele-Iran è guerra totale: appunti per orientarci

Domenica 15 giugno 2025.  Com’è noto, nella notte tra giovedì 12 e venerdì 13 giugno, Israele ha massivamente attaccato l’Iran. L’offensiva ha avuto successo colpendo innumerevoli basi scientifiche e militari, portando alla morte di figure chiave dell’establishment politico (capo dello stato maggiore e capo dei pasdaran) nonché di almeno nove scienziati chiave del programma nucleare […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Fuck ICE! Note sulla rivolta.

Da giorni Los Angeles è sotto assedio, una vera e propria invasione poliziesca contro i lavoratori migranti ha scatenato un’odata di proteste e resistenza popolare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Medio Oriente: Israele dà fuoco alla regione. Attacchi multipli all’Iran

Raid pure in Libano e Palestina. Teheran: “è una dichiarazione di guerra”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Global March to Gaza: migliaia di persone in marcia nel Convoglio Sumud dalla Tunisia e da molti altri Paesi del mondo

Di seguito il comunicato della Global March to Gaza che vede l’adesione e il ricongiungimento anche con il Convoglio Sumud partito dalla Tunisia lunedì 9 giugno e alcuni aggiornamenti e corrispondenze dalle carovane.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Anche con l’avvenuto scioglimento del Pkk, la fine del conflitto curdo-turco appare lontana

Nonostante il PKK si sia auto-dissolto con il XII Congresso, da parte di Ankara non si assiste a comportamenti speculari.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

2025. Los Angeles. California

Il 6 giugno, agenti dell’ICE hanno condotto blitz in vari punti della città: Fashion District, Home Depot e una grossa azienda tessile. Oltre cento arresti. da Nodo Solidale Le strade hanno risposto: molotov, blocchi di cemento, barricate e auto in fiamme. I manifestantihanno resistito con determinazione, trasformando la città in un campo di battaglia contro […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Los Angeles: ICE si scioglie davanti al fuoco

Riemergono le contraddizioni di un’America fondata sull’espropriazione degli ultimi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

SCELTE DISARMANTI | Lotte e Percorsi per un’Europa di Pace

La logica di investimento in caserme verdi, aeroporti azzurri e porti blu, non riesce a mascherare l’opera di devastazione ambientale e sociale che la militarizzazione dei territori comporta.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

FREEDOM FLOTILLA COALITION: “La nave civile Madleen attaccata dall’esercito israeliano, equipaggio rapito in acque internazionali”

La Freedom Flotilla Coalition conferma che la sua nave civile, Madleen, che trasportava aiuti umanitari a Gaza per rompere il blocco degli occupanti israeliani, è stata abbordata dall’esercito occupante israeliano “alle 3:02 CET in acque internazionali, coordinate:  31.95236° N, 32.38880° E” La nave è stata abbordata, il suo equipaggio civile – disarmato – rapito e […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vittoria dei portuali di Marsiglia e Genova. Rimaste a terra le mitragliatrici, la nave cargo diretta ad Haifa viaggia vuota

La nave è dovuta ripartire vuota di armamenti israeliani, e vuota farà tappa sabato a Genova soltanto per un “rifornimento tecnico”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Pkk annunciato lo scioglimento della struttura organizzativa e la fine della lotta armata

Il Partito dei Lavoratori del Kurdistan, il Pkk, ha annunciato di avere tenuto a inizio maggio il 12/mo congresso, che ha deciso di sciogliere la struttura organizzativa e porre fine alla lotta armata.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kurdistan: appello storico di Ocalan. “Tutti i gruppi devono deporre le armi e il PKK deve sciogliersi”

cL’atteso appello del leader e cofondatore del Partito dei Lavoratori del Kurdistan, Abdullah Ocalan, è stato diffuso oggi pomeriggio, giovedì 27 febbraio 2025, ma senza l’atteso video-messaggio, evidentemente bloccato da Ankara. A parlare quindi deputate-i del partito della sinistra curda e turca Dem che si sono recati recata sull’isola-carcere di Imrali, dove Ocalan è detenuto da 26 anni. […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

150 realtà politiche e sociali si incontrano a Vienna per la People’s Platform: alcune valutazioni sulla 3 giorni

Riprendiamo da RadioBlackout: Centinaia di organizzazioni politiche e sociali, per un totale di 800 delegati/e, si sono incontrate a Vienna tra il 14 ed il 16 febbraio in occasione della People’s Platform Europe. Si è trattato di un incontro internazionalista organizzato da collettivi e realtà vicine al movimento di liberazione curdo con l’obiettivo di creare […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Intervista esclusiva all’Accademia della Modernità Democratica e Foza Yusif, membro del comitato di co-presidenza del Partito di Unione Democratica (PYD)

Abbiamo avuto l’occasione di realizzare questa intervista all’Accademia della Modernità Democratica con al suo interno un contributo (citato tra virgolette) di Forza Yusif, membro del comitato di co-presidenza del PYD..

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’escalation di Erdogan contro il Rojava

La Turchia e le milizie islamiste filo-turche, in particolare l’Esercito nazionale siriano (SNA), stanno sfruttando lo spostamento di potere a Damasco per colpire le aree di autogoverno controllate dai curdi nella Siria settentrionale e orientale. Ankara giustifica queste azioni sostenendo che i gruppi che operano nella regione, in particolare le Unità di difesa popolare curde […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Malpensa: bloccati i check-in di Turkish Airlines in solidarietà con il Rojava. Violenze contro i manifestanti

Ieri mattina, 9 gennaio 2025, in risposta ai continui attacchi della Turchia alla Amministrazione Autonoma Democratica del Nord Est della Siria (Rojava, DAANES), molti giovani hanno bloccano il check-in del volo a Milano Malpensa.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: attacchi continui (ma respinti) dei turcojihadisti tra Manbij e la diga di Tishreen. L’aggiornamento con Jacopo Bindi dell’Accademia della Modernità Democratica

Nella Siria del Nord e dell’Est, dove da una dozzina d’anni è attiva l’esperienza rivoluzionaria dell’Amministrazione autonoma (Rojava), continuano gli attacchi incessanti contro le Forze democratiche siriane. Aerei da guerra turchi e droni dal cielo, oltre ai mercenari turcojihadisti via terra, colpiscono i fronti sud ed est di Manbij, per cercare di avanzare nella regione della […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gli USA minacciano la Siria: via le sanzioni solo se Damasco abbandonerà Teheran

Caduta Aleppo, si combatte intorno a Hama. Ieri migliaia di miliziani di Ha’yat Tahrir al Sham (Hts) e di altre formazioni jihadiste appoggiate dalla Turchia hanno ripreso ad avanzare verso la città un tempo roccaforte dell’islamismo sunnita. Incontrano la resistenza delle forze governative che sembrano aver in parte ricompattato i ranghi dopo il crollo ad […]