InfoAut
Immagine di copertina per il post

PALESTINA. Dissidente ucciso durante un raid della polizia dell’Anp nella sua casa

||||

Nizar Banat, noto critico del presidente Abu Mazen e candidato alle presidenziali sospese dall’Autorità nazionale palestinese, è morto stamattina dopo un violento arresto. La famiglia denuncia: è stato brutalmente picchiato. Attivisti e partiti politici chiedono un’indagine indipendente

 

Roma, 24 giugno 2021, Nena News – “Nizar Banat è stato assassinato”. Questa è l’accusa che da questa mattina gira sui social e tra tanti palestinesi della diaspora e dei Territori Occupati: l’attivista palestinese, duro critico dell’Autorità nazionale palestinese di Abu Mazen, ha perso la vita stamattina nella sua casa di Dura, vicino Hebron, durante un raid delle forze di sicurezza dell’Anp.

La sua salute “è derivata durante l’arresto”, il commento laconico del governatore di Hebron Jibreen al-Bakri, una dichiarazione che non dice nulla e che la famiglia di Banat rigetta: è stato picchiato, dicono, dai poliziotti venuti per arrestarlo. Una detenzione che non è isolata: non solo Banat era stato arrestato più di una volta nella sua vita, ma sono diversi i casi di critici e oppositori della linea di Abu Mazen, ma anche semplici utenti dei social, finiti in manette in Cisgiordania nell’ultimo periodo.

Secondo quanto riportato da Middle East Eye, Muhannad Karajah di Lawyers for Justice aveva ricevuto una telefonata di Banat ieri, durante la quale l’attivista aveva raccontato di essere stato oggetto di minacce da parte dei servizi di intelligence palestinesi. Un mese fa inoltre uomini armati avevano sparato 60 volte contro la sua casa di Dura, mentre la famiglia era all’interno.

A condurre l’arresto, stanotte alle 3.30, sarebbero stati ben 25 membri della Preventive Security and General Intelligence, che hanno buttato giù la porta con un ordigno, svegliato Banat con spray urticante in faccia – racconta il cugino – e picchiato con dei bastoni di legno. E’ stato poi spogliato e portato via su un veicolo militare.

Subito la famiglia ha preso contatti con le varie sedi dei servizi segreti a Hebron per sapere dove fosse stato portato, senza successo. Solo un’ora e mezzo dopo hanno saputo della sua morte su WhatsApp, senza ricevere comunicazioni ufficiali. Banat è stato dichiarato morto all’ospedale governativo di Alia, ma il suo corpo lì non è stato trovato, facendo sospettare che sia morto in una caserma dei servizi.

“Quello che è successo è un omicidio”, ha commentato Karajah, mentre crescono le richieste di un’inchiesta indipendente – dal Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina ad Hamas fino alle organizzazioni per i diritti umani – che individui i responsabili della sua morte. E crescono le critiche dure verso l’Autorità, considerata un governo sempre più repressivo delle voci critiche e incapace di confrontarsi con gli oppositori.

La cancellazione delle elezioni presidenziali e legislative previste per maggio e luglio 2021 è ritenuta da molti la prova della deriva. Lo stesso Banat era candidato alle parlamentari con la lista Freedom and Dignity e, dopo il rinvio del voto a data da destinarsi, era stato tra i firmatari di un appello diretto alla Corte europea dei diritti umani in cui si chiedeva la fine dei finanziamenti all’Anp.

L’omicidio di Banat giunge in un periodo di grave crisi per Fatah, il partito di Abu Mazen, e per l’Anp. Il presidente non ha saputo gestire l’escalation di questi mesi, a partire dal movimento popolare di protesta nato intorno ai minacciati sgomberi di famiglie palestinesi dal quartiere di Sheikh Jarrah a Gerusalemme est; è quasi scomparso durante l’offensiva militare israeliana contro la Striscia di Gaza; e insiste a mantenere una carica senza più alcuna legittimità, vista l’assenza di elezioni dal 2006. Una debolezza che danneggia il movimento palestinese di base e di cui stanno approfittando soprattutto le forze islamiste, a partire da Hamas, che sta incrementando i consensi in ogni angolo della Palestina storica. Nena News

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

anppalestina

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Campeggio no base 5-6-7 settembre – Comunicato conclusivo

Il campeggio territoriale No Base del 5-6-7 settembre è stato un momento fondamentale nella crescita della lotta del movimento No Base, aprendo nuovi spazi di organizzazione e di lotta, unendo persone e realtà differenti nell’obiettivo comune di fermare la base militare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: “Blocchiamo tutto”. Mobilitazioni diffuse nel paese contro l’austerity di Macron

Intensa giornata di mobilitazione mercoledì 10 settembre in Francia, dietro la parola d’ordine “Bloquons Tout”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

A Gaza il colonialismo occidentale è stato smascherato

Attraverso Israele e l’ideologia del Sionismo, le élite occidentali hanno reinventato il loro orribile Sistema di Controllo Razzista e lo hanno spacciato per una causa “morale”. Ora la partita è finita.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Manifestazione a Ronchi dei Legionari – Leonardo fabbrica di morte

Al fianco del popolo palestinese, contro la tendenza globale alla guerra

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Secondo drone incendiario in 2 giorni contro la Global Sumud Flotilla

Secondo attacco a un’imbarcazione della Global Sumud Flotilla, nella tarda serata di martedì 9 settembre, ancora in acque tunisine.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cina: dallo SCO alla parata militare a Pechino

Riprendiamo due interviste da Radio Onda Rossa e Radio Blackout che fanno il punto della situazione dopo i due eventi che hanno visto protagonista Pechino.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Sulle macerie e sulle coste – Dal colonialismo genocidario israeliano alla villeggiatura in Sardegna

I fatti, più o meno, li conosciamo. La popolazione palestinese sta subendo un genocidio da parte dello stato di Israele, appoggiato da complici occidentali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Renoize 2025, Narco-stato e fascismo criminale in Messico

Un’analisi di contesto e poi specifica sulla “governance criminale” che si perpetua anche sotto i governi progressisti, con numeri drammatici di vittime negli ultimi anni.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: colpita dal cielo a Tunisi la “Family Boat”, imbarcazione della Global Sumud Flotilla

Un drone ha attaccato e colpito la Family Boat, una delle principali imbarcazioni della Global Sumud Flotilla.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: Livorno sa da che parte stare

Da tempo non si vedeva una manifestazione così partecipata a Livorno.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: comandante dell’FPLP ucciso dall’esercito israeliano a Gaza

Il Fronte Popolare di Liberazione della Palestina (FPLP) e la sua ala militare, le Brigate Abu Ali Mustafa, hanno annunciato la morte del comandante dello Stato Maggiore delle Brigate, Dawoud Ahmed Abbas Khalaf.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Appello all’azione! Prigionieri politici palestinesi in sciopero della fame dalla Gran Bretagna agli Stati Uniti

Abbiamo tradotto questo appello in solidarietà ai prigionieri politici Casey Goonan, attivista per la Palestina americano, e T. Hoxha, attivista inglese di Palestine Action in sciopero della fame dal sito del collettivo Samidoun: Palestinian Prisoner Solidarity Network

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La solidarietà con la Palestina blocca la Vuelta a Bilbao

Ieri 3 settembre, dopo giorni di proteste contro la partecipazione della squadra israeliana alla Vuelta, in varie località, la mobilitazione a Bilbao su appello dell’Iniziativa Gernika-Palestina è stata tale da obbligare gli organizzatori ad annullare i risultati della tappa..

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo: 26 e 27 settembre “Alza la voce, alza la testa!” Due giorni di festival per un cambiamento radicale

A Quarticciolo il 26 e il 27 settembre si terrà una due giorni di festival per un “cambiamento radicale”, ancora una volta la realtà romana alza la voce e alza la testa per portare i propri contenuti, le proprie istanze di lotta per una vita dignitosa, per un quartiere sicuro. A partire da questi temi […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

E’ iniziato il campeggio studentesco al presidio di Venaus

Prende avvio il campeggio studentesco No Tav nello storico presidio di Venaus. Questa mattina si è tenuta l’assemblea contro la guerra, il riarmo e contro il genocidio in Palestina, occasione per discutere a partire dalle scuole itinerari di attivazione contro la guerra e per mobilitarsi sui territori in vista del corteo nazionale dell’8 novembre a Roma, lanciato questo luglio durante il Festival Alta Felicità.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

In Piemonte è nato il Coordinamento Regionale per la Palestina!

Ripubblichiamo di seguito la piattaforma lanciata da Torino per Gaza e da molte altre realtà che dà avvio al progetto di Coordinamento Regionale piemontese per la Palestina e che chiama a due appuntamenti per le prossime settimane: sono previste iniziative diffuse sul territorio piemontese il 13 settembre e una grande manifestazione regionale a Torino il 20 settembre.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Killers are not welcome: Tel Aviv – Olbia: soldati in vacanza, bambini sotto le macerie

Ripubblichiamo il comunicato uscito in seguito all’iniziativa tenutasi all’aeroporto di Olbia ieri durante la quale moltissime persone hanno preso parte a un’iniziativa in solidarietà alla Palestina con l’obiettivo di bloccare l’arrivo dei voli di provenienza Tel Aviv.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: dal porto di Genova al Lido di Venezia, decine di migliaia di persone in piazza contro il genocidio

Molte decine di migliaia (almeno 50mila) di persone, sabato 30 agosto, hanno partecipato a Genova alla fiaccolata per la Palestina, organizzata per salutare le imbarcazioni in partenza domenica 31 agosto dal porto ligure per prendere parte alla “Global Sumud Flotilla”.