
Open the Border: continuano gli scontri a Idomeni
La risposta brutale della polizia macedone, che, tra l’altro, ha pure sconfinato, è stata quella di sparare proiettili di gomma e gas lacrimogeni ad altezza uomo. I migranti, a questo punto, hanno reagito tirando sassi. I proiettili di gomma e i candelotti di gas lacrimogeno hanno ferito decine di persone tra cui anche alcuni bambini. Il tentativo è stato respinto anche se in alcuni punti la barriera è sata pesantemente danneggiata.
Lo stesso tentativo di forzare il confine è stato respinto due giorni fa sempre con l’uso di gas e proiettili di gomma quando un gruppo di migranti ha cercato di passare la barriera di filo spinato utilizzando le coperte.
A Idomeni, tra Grecia e Macedonia, vivono più di 11mila persone bloccate in seguito alla chiusura dei confini sulla “rotta balcanica”, utilizzata per raggiungere i paesi del nord Europa. Molte delle persone che vivono nel campo fuggono dalla guerra in Siria e dall’Iraq ed esplicitamente sottolineano le responsabilità gravissime dell’Unione Europea tanto nella guerra quanto nell’indifferenza (o freddo calcolo elettorale…) in cui vengono lasciate.
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