InfoAut
Immagine di copertina per il post

Milano: occupata la Statale

Scolasticidio. Questo è il nuovo termine che gli esperti hanno dovuto coniare per definire quello che sta avvenendo al sistema educativo di Gaza.

Nel corso di questi mesi, sono stati uccisi più di 100 accademici, 4500 studenti, 250 insegnanti e più di 300 scuole sono state danneggiate o distrutte. Tutte le università della Striscia di Gaza sono state rase al suolo. Ad oggi Israele ha ucciso più di 50.000 persone e la sua furia genocida non accenna a placarsi. L’invasione via terra di Rafah non può che portare ad ulteriore morte e distruzione a cui noi tutti dobbiamo opporci.

Come Giovani Palestinesi d’Italia e di Milano abbiamo raccolto l’appello dell’università di Birzeit, in Palestina, facendo nostro l’esempio dei compagni e delle compagne negli Stati Uniti e in tutto il mondo. Gli effetti del 7 ottobre non si sono infatti riverberati solo in Palestina o nel mondo arabo, ma hanno raggiunto l’intero pianeta, spingendo soprattutto i giovani e gli studenti a mobilitarsi in solidarietà con la Resistenza palestinese e contro il genocidio perpetrato da Israele. Tramite un effetto boomerang, le pratiche coloniali di Israele si sono inoltre riversate anche nei contesti politico-sociali dei paesi suoi alleati e finanziatori, primi fra tutti gli Stati Uniti e l’Europa, Italia compresa. L’insieme di queste pratiche coloniali repressive ha un nome ben preciso: fascismo. Da mesi ci mobilitiamo in tutta Italia per denunciare la complicità delle università con il sistema coloniale israeliano, ma dalle nostre istituzioni non abbiamo ricevuto se non promesse vuote e inconsistenti.

La nostra volontà è chiara: fuori Israele dalla Statale di Milano. Nessuna complicità con il sionismo.

Intifada studentesca!

Il movimento studentesco di lotta sta mettendo sotto stress questo sistema, mostrandone tutti i punti deboli e preludendo una mobilitazione di massa contro i governi portatori di valori corrotti e di politiche doppiopesiste nei confronti della situazione in Palestina, oltre che complici – se non vero motore propulsore – del progetto coloniale sionista in terra araba palestinese. La violenza più inaudita si è vista infatti nelle ultime settimane, con lo scoppio della Intifada studentesca negli Stati Uniti. Nonostante ciò gli universitari continuano nella loro lotta, più determinati che mai. E noi lotteremo con loro e con la Resistenza palestinese!

L’ingresso dell’esercito israeliano a Rafah, che segna l’avvio della fase finale del genocidio, ci spinge ad attuare tutta la pressione possibile sulle università e sul governo italiano affinché cessino immediatamente la loro complicità con questi crimini di guerra. Ora è il momento per gli studenti – e non solo – di scendere in piazza per fermare concretamente il massacro. Ormai il volto dell’oppressione è scoperto. Il sistema coloniale israeliano può essere fermato solo con un boicottaggio totale, come è stato fatto per il Sud Africa. Visto che governi e istituzioni non accennano a fare marcia indietro, questa iniziativa può partire solo da noi.

Dalle nostre tende ci uniamo agli studenti di tutta Italia per avanzare delle richieste chiare.

Pretendiamo che università e governo smettano di essere complici nei crimini di guerra e nei crimini contro l’umanità perpetrati da Israele contro la popolazione palestinese:

  1. Alle università italiane chiediamo di denunciare l’aggressione militare israeliana in corso nella Striscia di Gaza, esprimere solidarietà alla popolazione palestinese e fornire assistenza con tutti i mezzi possibili per sostenere le comunità accademiche e tutte le persone colpite;
  2. Alle università chiediamo anche la risoluzione immediata di tutti gli accordi con atenei e aziende ubicate in Israele, oltre che gli accordi con aziende che sono direttamente complici del genocidio in corso come Eni e Leonardo;
  3. Al governo italiano chiediamo la risoluzione immediata dell’Accordo di Cooperazione nel campo della Ricerca e dello Sviluppo Industriale, Scientifico e Tecnologico tra Italia e Israele siglato nel 2000;
  4. Al MUR chiediamo anche l’istituzione di un fondo per finanziare misure di sostegno per studenti, ricercatori e docenti palestinesi affinché possano continuare a svolgere la propria attività accademica presso enti di ricerca italiani. L’Intifada studentesca inizia nell’Università Statale di Milano il 10 maggio alle ore 14:30 in via Festa del Persono 7, accampandoci nello spazio del cortile centrale, che dichiariamo solennemente “zona liberata” e che ridenominiamo “Cortile Refaat Alareer”, in onore del poeta e professore palestinese ucciso brutalmente dall’esercito di occupazione sionista il 6 dicembre 2023 – nel contesto del genocidio in atto nella Striscia di Gaza – per il suo attivismo e la sua forte dedizione alla causa del popolo e della resistenza palestinese.

Dall’Italia agli Stati Uniti e fino alla Palestina, continueremo a mobilitarci finché le nostre richieste non saranno soddisfatte. Non ci fermeremo finché la Palestina non sarà libera, dal fiume al mare.

Giovani Palestinesi Milano
Giovani Palestinesi Italia

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi transitiTag correlati:

acampadafree palestineintifada studentescapalestinastudent

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina libera, Taranto libera

Riceviamo e pubblichiamo da Taranto per la Palestina: Il porto di Taranto non è complice di genocidio: i nostri mari sono luoghi di liberazione! Domani, la nostra comunità e il nostro territorio torneranno in piazza per ribadire la solidarietà politica alla resistenza palestinese. Taranto rifiuta di essere zona di guerra e complice del genocidio: non […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gaza è Rio de Janeiro. Gaza è il mondo intero

Non ci sono parole sufficienti per descrivere l’orrore che ci provoca il massacro di oltre 130 giovani neri, poveri, uccisi dalla polizia di Rio de Janeiro, con la scusa di combattere il narcotraffico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

I “potenti attacchi” su Gaza ordinati da Netanyahu hanno ucciso 100 palestinesi

I palestinesi uccisi ieri dai raid aerei israeliani sono un centinaio, tra cui 24 bambini, decine i feriti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Monza: martedì 4 novembre corteo “contro la guerra e chi la produce”

Martedì 4 novembre a Monza la Rete Lotte Sociali Monza e Brianza e i Collettivi studenteschi di Monza hanno organizzato un corteo “Contro la guerra e chi la produce “.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cosa c’entra Leonardo con il genocidio a Gaza?

Gianni Alioti, ricercatore di The Weapon Watch – Osservatorio sulle armi nei porti europei e mediterranei, ha scritto per Pressenza un approfondimento, con notizie inedite, sulle responsabilità di Leonardo nel genocidio a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Libano: continuano gli attacchi israeliani nonostante la tregua del novembre 2024. Due persone uccise

Ancora bombardamenti israeliani nel sud del Libano, nonostante l’accordo di tregua concordato nel novembre 2024.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Coloni lanciano attacchi coordinati contro agricoltori e terreni della Cisgiordania

Cisgiordania. Negli ultimi giorni, gruppi di coloni hanno lanciato una serie di attacchi coordinati contro agricoltori e terreni agricoli palestinesi a Betlemme, al-Khalil/Hebron e nella Valle del Giordano settentrionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Occupazioni e proteste per la Palestina: gli aggiornamenti da Napoli, Torino e Verona

Proseguono le mobilitazioni in solidarietà con il popolo palestinese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cina, le linee guida del plenum sul piano 2026-2030

Si è conclusa la quarta sessione plenaria del XX Comitato centrale del Partito comunista. Fissati gli obiettivi generali del XV piano quinquennale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Torino: cariche alla manifestazione in solidarietà alla popolazione palestinese e contro il governo Meloni “Blocchiamo Tajani”

Una manifestazione indetta per contestare la loro presenza come esponenti del Governo Meloni, complice di Israele nel genocidio in Palestina.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Occupazioni a Torino: cronaca di un mese senza precedenti.

Una cronaca dalle occupazioni e autogestioni delle scuole torinesi del mese di ottobre.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Un opuscolo su riarmo, genocidio e logistica della guerra

Ripubblichiamo un opuscolo realizzato dall’assemblea cittadina torinese STOP RIARMO.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Guerra alla Guerra! Blocchiamo Tutto!

Di seguito il comunicato di GUERRA alla GUERRA rispetto a valutazioni e prospettive del percorso.